venerdì 30 novembre 2018

|Che Accidenti Ho Visto Ultimamente?| Red Christmas, Party Night, Hell Fest, American Exorcist, The Last Sharknado, The Barn, La Vedova Winchester, Mayhem, The Nun, Cam

Bentornati all'appuntamento con la rubrica |Che accidenti ho visto ultimamente?| che potrebbe essere in fase di chiusura. Ho notato un calo drastico per quanto riguarda le visualizzazioni di questi post, segno che forse non sono più interessanti. Ho intenzione pertanto di scrivere l'ultimo per la fine dell'anno e passare a qualcosa di più convenzionale, scrivendo un post per ogni film, e magari solo per quelli di cui ho molto da dire,  evitando i film minori. Secondo me è un peccato, perchè mentre in giro potete trovare 1500 recensioni su Halloween o Predator, sono proprio i film più sconosciuti che dovreste vedervi. Cercherò di trovare altre soluzioni, magari che impieghino l'utilizzo della pagina Facebook o del canale Youtube, che in effetti ultimamente sono stati lasciati da parte. Ma parliamo dei film:

RED CHRISTMAS

Essere un appassionato di cinema è un pò una maledizione. Siete circondati da persone che probabilmente vi considerano uno stupido solo perchè non parlate di calcio come tutti gli altri, ma in compenso tutto peggiora se un giorno salta fuori durante una conversazione che vi piace il genere horror. Per il 90% delle persone comuni - "horror" è solo un genere di film, quello che serve a "far paura" e molti non capiscono che questa definizione è quella che potrebbe descrivere un bambino di 6 anni. Come sapete voi, l'horror è ricco di sottogeneri, tra cui lo slasher (uno dei miei preferiti) e i film in generale servono a raccontare storie, a volte solo per divertire, altre per dare veramente un messaggio allo spettatore. Andando sul nocciolo della questione, se qualcuno vi rompe i coglioni sul fatto che i film slasher siano stupidi, oggi abbiamo un altro titolo per difenderci e lasciarli di stucco: Red Christmas. Interpretato e co-prodotto da Dee Wallace, la mamma di E.T. e Cujo, ma anche protagonista in un sacco di film (l'ululato, Halloween di Rob Zombie), abbiamo un racconto ovviamente ambientato a Natale e trattandosi di uno slasher, aspettiamo solo che la situazione degeneri e che i morti fiocchino da un momento all'altro. Però c'è quello strano incipit che è già un segnale di allarme per costringerci a fare attenzione, con quell'esplosione vent'anni prima in una clinica di aborti. Ed è proprio questo uno dei due temi principali del film, l'aborto. L'altro è altrettanto delicato, come la sindrome di Down. E per raccontare questo, vi giuro - ci hanno costruito uno slasher movie. Come potrebbe essere altrimenti quando un feto viene buttato in un secchio, preso, salvato da un prete, cresciuto (malamente) e quando arriva il suo ventesimo Natale rintraccia la sua famiglia originale per vedere se gradiscono il regalo? Red Christmas non è certamente un capolavoro, però coinvolge fin dalla prima visione, è sicuramente qualcosa di fresco e diverso dal solito bestione ammazza-troiette, pertanto se vi capita tra le mani, dategli un occhio. VOTO: 3 /5


PARTY NIGHT

Ecco, con questo invece siamo nell'esatto opposto del film precedente. Party Night è uno slasher amatoriale che non serve decisamente a niente. Solito gruppo di amici -molto brutti- costituito da 3 ragazzi e 3 ragazze - che si recano nella solita casetta con il solito tizio con qualche rotella fuori posto che senza motivo inizia ad ucciderli. Un peccato che nella prima parte ci sia questa eccessiva voglia di costruire i personaggi con la loro voglia di scopare, e non ci sarebbe nulla di male se la sceneggiatura fosse decente, il problema e che ci si annoia di brutto, anche perchè questi ragazzi non credo che siano veri attori e di conseguenza non è che siano proprio bravissimi a recitare. Come se non bastasse, non sappiamo nulla del killer, un generico tizio mezzo smilzo che se ne sta seduto in un garage (?) con una vittima già uccisa nei titoli di testa. Chi era non lo sapremo mai. Gli omicidi iniziano nelle seconda metà, e sono tremendi. Veloci, poco splatter e senza inventiva. Finale moscissimo. L'unica cosa che si salva è la locandina, con quel bel Font che rievoca gli anni '80. Fiacco, svogliato, mal scritto e mal recitato. Evitare, prego. VOTO: 1 /5


HELL FEST

Ogni tanto ci piace andare al cinema e puntare i soldi su qualche film di cui magari non sappiamo niente e che in cuor nostro sappiamo già che finirà nel dimenticatoio il giorno dopo. Li chiamiamo "film minori", quelli che se vedi o no di sicuro non ti cambia la vita. Cose come "Solo 2 Ore" o "Il custode", dentro di te ci vai solo perchè c'è Bruce Willis sulla locandina o perchè porta la firma di Tobe Hooper, ma sai già che all'interno della sala del cinema sarete al massimo in 5. Bene, la sera del 31 Ottobre non avevamo un accidente da fare, ma era pur sempre Halloween e il giorno dopo non si lavorava, quindi poichè che avevamo già visto le ultime gesta di Micheal Myers, abbiamo buttato 5 euro per questo Hell Fest. Che infatti non è nulla di speciale, ma non mi sento neanche di definirlo "una perdita di tempo". Dalla nostra parte, Tony Todd, che avevamo visto nel trailer e che aspettavamo di vederlo spuntare in qualche cameo (tanto per questi attori ormai funziona così), contro di noi però, un canovaccio usato mille volte come quello dello slasher movie, senza una novità che sia una. Abbiamo il solito gruppo di amici in questo parco giochi a tema Horror, con il solito svitato che li prende di mira e li accoppa uno alla volta. La costruzione è buona, e gli omicidi sono anche godibili solo che si gioca tantissimo (troppo) sulla location e troppo poco sul serial killer, che non mette alcun timore. Buone un paio di intuizioni, come la stanza con le maschere bianche, e in generale ottima la fotografia però secondo me doveva spingere di più sul gore e sull'action, specialmente nell'ultimo atto di film, magari nelle scene di massa. E' stato più divertente vedere le reazioni del pubblico, con una sala colma di ragazzi e ragazze, che stranamente non facevano chiasso, ma urlavano ad ogni jumpscare (per altro telefonatissimi). Si vede che non sono abituati, ma è stato bello comunque. Per quanto mi riguarda, tirando in ballo di nuovo Tobe Hooper, un film come "Il tunnel dell'orrore" gli da dieci piste a questo Hell Fest. E tra i film moderni con lo stesso tema (almeno 4 quest'anno), consiglio Blood Fest (la recensione qua). VOTO: 3 /5


AMERICAN EXORCIST

Ennesimo prodotto horror a basso budget - che in america ne sfornano almeno 2 a settimana - ma con la partecipazione di Bill Moseley (5 minuti su schermo), giusto per assicurarsi di vendere bene il dvd piazzando il nome sopra al titolo come se fosse il protagonista. Ironia a parte, American Exorcist si lascia guardare tranquillamente e la trama non è per niente male. Si parla di un palazzo dove in passato era avvenuta una strage, quando una donna armata di fucile aveva preso l'ascensore per arrivare nell'ufficio del marito, che ovviamente la stava cornificando con la segretaria. Come immaginate gli spiriti sono ancora li ad infestare il luogo, e Chop Top/Bill Moseley, oggi ne è il custode. Arriva poi questa ragazza che vuole essere una specie di John Constantine in gonnella, anche lei con diversi scheletri nell'armadio, come il rimorso di aver perso il suo boss in un caso di esorcismo andato proprio male. Più determinata che mai, eccola alle prese con "il mistero del grattacielo infestato". Molte le scene "da spavento", con mani che escono dal pavimento, e le stampanti che iniziano a macinare fogli per comporre uno strano mosaico con la faccia di un demone (una cosa che nella vita reale ci vorrebbe più di una notte). Ci scappa pure una citazione dal corto originale di Light's Out, ma veramente nulla di originale. Un occhiata e via. VOTO: 2 /5 


THE LAST SHARKNADO

E se vogliamo è finita. Perchè il giochino è divertente quando è breve, è la saga degli Sharknado è andata avanti fin troppo a lungo. In questo ultimo capitolo ci si gioca il tutto per tutto, tirando in ballo i viaggi nel tempo, partendo quindi dalla preistoria e passando prima al medioevo e poi al rinascimento fino ad arrivare al futuro post-atomico. E ovviamente la parola chiave è "parodia", con armi di plastica e barbe finte, contornata da tanta (orrenda) Computer Graphic. E su questo punto, la ricostruzione delle epoche, vince sicuramente il nostro SuperFantozzi. Per chi segue questa lunga telenovela magari si diverte pure, visto che ritorniamo anche agli eventi del primo capitolo - esatto, sul peschereccio visto all'inizio del primo film- chiudendo quindi un cerchio iniziato 6 anni fa. Eppure i limiti si mostrano, fin troppo anche - con dei protagonisti che non ce la fanno più, grandi assenze (dov'è Dolph Lundgren? Ah si doveva fare Creed 2 e Aquaman), e lo scontro finale più trash della storia, con gli attori che si trovano palesemente davanti ad un green screen, mentre un programma tipo Premiere li sposta qua e la come dei ritagli di giornale. Sembrava di vedere qualche fan movie su youtube, e non un prodotto televisivo con gente pagata. Perchè Sy-Fy è un canale vero, giusto? VOTO: 1 /5


THE BARN

Preso a scatola chiusa dal Weekend of Hell di Dortmund (Esatto, ve ne parlerò a breve), questo progetto amatoriale che ha fatto tanto parlare di se (in america ovviamente). Realizzato col crowfunding, vuole essere un nuovo racconto da vedere sotto il periodo Halloweeniano. E non è neanche malaccio, sempre se apprezzate questo tipo di film fatti con due soldi, una recitazione amatoriale e una scarsa conoscenza dei mezzi cinematografici. La trama è classica - Notte di Halloween, granaio abbandonato sul quale grava una maledizione. Sembra che si sia una bocca per l'inferno o qualcosa di simile, dal quale proprio in quella sera escono 3 figure poco raccomandabili. Uno Spaventapasseri, una Testa di Zucca e un minatore Zombie. Tutti a caccia di vittime, proprio in mezzo a quei poveracci che vanno in giro per "Dolcetto o scherzetto". Amatoriale vi dicevo, questo è sicuro, eppure non ci sono tempi morti, molte le sequenza d'azione (leggi -di lotta), diversi gli omicidi (anche molto splatter), e camei di lusso. Come Ari Lemhan nei panni del Dottor Rock, un personaggio in televisione che rifà il Dottor Wolfenstein ne La casa dei 1000 corpi di Rob Zombie, e la mitica Linnea Quigley, nei panni di una mamma scazzata che non sopporta Halloween. Robetta, è vero - però magari io a realizzare una cosa simile...E pensate che stanno realizzando il sequel! Quindi i 5€ che ci ho buttato forse serviranno pure a finanziare la continuazione de sta roba! Solo in america. VOTO: 2,5 /5


LA VEDOVA WINCHESTER

Visto molto tempo fa e stranamente saltato su questa rubrica. Quasi ingiustamente, direi. La Vedova Winchester è una ghost story vecchio stampo, sul quale difficilmente ci puntiamo i soldi noi horror fan, vuoi perchè di "Suspance" e "The Hauting" hanno già detto tutto, vuoi perchè gli ultimi colpi di coda (pesanti) erano stati dati ai primi del 2000 con The Others e Il Sesto Senso, ma sopratutto sarà che James Wan ultimamente ha pigiato fin troppo il pedale del sottogenere, tra Insidious e Conjuring più i vari spin off. Eppure, nonostante la produzione non sia ricchissima come certi prodotti hollywoodiani, La vedova Winchester si difende molto bene, perchè è un film di classe, molto elegante nella messa in scena e persino con una storia che sta in piedi. Il cognome "Winchester" è proprio quello che pensate, la famosa azienda di fucili, maledetta proprio dai fantasmi delle loro vittime, che non gli lasceranno mai pace, figuriamoci se gli fanno ristrutturare casa. Come sempre in questi casi, si conta molto sui vari JumpScare, con presenze che appaiono qua e la quando non te lo aspetti, oggetti che si muovono, fino a vere e proprie esplosioni di poltergeist che si abbattono sulla signora. O magari era tutta soggezione, visto che il protagonista fa largo uso di droghe? Vi lascio nel dubbio, in ogni caso se decidete di guardarlo, per una volta evitare birra e pop corn, che un minimo di testa è necessaria. VOTO: 3 /5 


MAYHEM

Altro film visionato tempo fa, ma del quale ho preso il bluray recentemente (sempre al WoH). Mayhem è un altro film che si colloca nel recente sottogenere dell' Horror da Ufficio, inaugurato con Severance, e che negli ultimi anni è esploso con Bloodsucking Bastards, Redd Inc e The Belko Experiment. E se la trama più o meno è sempre quella con "impiegati chiusi in uffico che si ammazzano tra di loro", qui abbiamo dalla nostra una regia energica, a cura di Joe Lynch (Wrong Turn 2, Everly) e un cast molto buono che ha per protagonisti Steven Yuen (il Glen di Walking Dead) e la bella Samara Weaving (The Babysitter). Al centro della vicenda abbiamo un virus rilasciato nel palazzo che rende le persone molto violente, e nonostante vengano prese tutte le misure di disintossicazione, mettendo in quarantena la struttura con tutti gli occupanti e rilasciando l'antidoto nei condotti di areazione, servono 8 ore perchè gli effetti passino, e tutto ritorni alla normalità. Peccato che ci sia in atto una legge che tutela gli infetti, e che li rende intoccabili per qualunque azione, compreso l'omicidio. Metteteci che il personaggio di Steven Yuen è stato licenziato proprio qualche ora prima, e che Samara Weaving sta perdendo la casa, ed ecco cosa otterrete. Un mix di elementi pulp ed exploitation, che lo rendono un b-movie godibile, ma privo di quel tocco "serio" che invece aveva dato The Belko Experiment. Sul gore nulle di speciale. Non un must-see, ma divertente. VOTO: 3 /5


THE NUN

Nuovo tassello dell'universo creato da James Wan, oggi dietro a lavori mainstream come Fast and Furious 7 e il prossimo Aquaman, ma che per un pò è stato un enfant prodige dell'horror, con un esordio pazzesco che inizia con Saw e Dead Silence. E se la saga di Insidious, giunta al quarto capitolo inizia a diventare leggermente monotona, quella dei Conjuring prosegue benissimo, sopratutto grazie ai vari spin off ufficiali che Wan continua a produrre, dai due Annabelle e ora con questo. The Nun è ambientato prima di The Conjuring, precisamente nel 1959 e ovviamente inizia con una tragedia - la morte di una suora, per cause ancora da dimostrare. Sembra infatti che si sia impiccata "alla Omen", e pertanto dalla Città del Vaticano mandano un prete con una giovane suora per indagare. Ero scettico, ma alla fine ho trovato in The Nun un film più che valido, per nulla noioso e con una storia leggermente diversa una volta tanto. Certo, la "paura" arriva dai soliti clichè - apparizioni improvvise, movimenti sullo sfondo, esorcismi, però non manca nemmeno qualche cadavere putrefatto e incredibile a dirsi, c'è persino un pizzico di ironia, che non guasta mai. Taissa Farmiga, direttamente dai vari American Horror Story, non è che faccia chissà quale interpretazione, però regge bene come novizia che deve ancora capire che accidenti deve fare. E il collegamento con The Conjuring alla fine era obbligatorio. Ah, ci sono anche citazioni quà e là, una su tutte - il colpo che sfonda una bara arrivando vicino alla testa di un vivo, proprio come aveva fatto il nostro Lucio Fulci. Godibile. VOTO: 3.5 /5


CAM

Nuovo film giunto su Netflix con il tema della rete e le sue insidie. A farne le spese questa volta è Lola, una ragazza che organizza show piccanti su un applicazione via chatroom. I maiali dicono cosa vorrebbero vedere e se versano abbastanza soldi lei sceglie se accontentarli oppure no. E credeteci, Lola prende molto sul serio questa cosa: prepara ogni volta il suo set, sceglie le luci giuste, passa ore dal parrucchiere, il tutto con un solo scopo: quello di arrivare in prima posizione. Un gioco abbastanza difficile, visto che la concorrenza gioca pesante fornendo al pubblico spogliarelli e giochini di coppia. E anche se la determinazione di Lola non vacilla, un giorno succede qualcosa: il suo account sembra hackerato, ma c'è qualcuno che continua a fare video con la sua faccia, e ovviamente non è lei. Inizieranno delle indagini piuttosto confuse, che mettono sulla strada di Lola altri account di persone morte, qualche fan schizzato e un mistero che effettivamente non sembra dipanarsi. Più che i vari Unfriended e Friend Request, siamo dalle parti di un episodio di Black Mirror, dove però non tutto è spiegato, e forse va bene così. VOTO: 2.5 /5

3 commenti:

  1. oddio la vedova winchester l'ho visto proprio l'altro ieri su sky e l'ho trovato osceno, un film ridicolo che vuole prendersi sul serio e diventa quasi un comico involontario soprattutto nel finale.

    Hell Fest simpatico dai, nulla di che, ma la scena finale, proprio quell'ultimo istante prima dei titoli di coda l'ho trovato azzeccatissimo.

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  2. e quello che ci dà il cinema https://tantifilm.live/ è la comprensione. La vita è sacra. È il valore più alto a cui tutti gli altri valori sono subordinati.

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