domenica 30 settembre 2018

|Che Accidenti Ho Visto Ultimamente?| Lake Placid Legacy, Mandy, Office Uprising, Circus Kane, Blood Fest, Frenzy, PuppetMaster The Littlest Reich, Summer of '84, Boar, Corbin Nash, Ghostland, Upgrade, Dead Shack

Ci siamo: Ottobre è alle porte, e come ogni anno Cinema, tv, internet e l'atmosfera stessa, si avvicina per un pò al nostro genere preferito . Proprio al cinema sono in arrivo diverse cose che hanno già la mia curiosità dal primo trailer - non parlo di The Nun, che già l'hanno visto anche i muri - escluso il sottoscritto, ma più che altro mi riferisco al nuovo Halloween e The Predator. Due icone della mia infanzia in due film nuovi di zecca, come resistere? Ci sarebbe anche Venom, ma già lì ho il morale sotto i piedi, che la dicitura PG-13 è un pò come il marchio "Senza Glutine", sai già che non avrà quel sapore che volevi. Anzi a dirla tutta persino per The Predator non è che abbia letto proprio cose lusinghiere. Staremo a vedere. Nelle serie tv invece il colosso Netflix ha deciso di fare una vera e propria orgia di horror, sguinzagliando diverse serie a tema di cui nemmeno ricordo i titoli. Però mi sembra che in una ci siano le manine di Mike Flanagan, quindi anche lì qualcosa andrà recuperato. Ricomincerà pure The Walking Dead, anche se non so per quanto intendono camminare ancora. Poi c'è Rob Zombie che presenta una serie di film stile Zio Creepy in qualche canale americano, c'è Eli Roth che se ne esce con una serie a documentario che indaga sull'horror in generale, con guests di tutto rispetto. Insomma il piatto è ricchissimo. E io non posso non partecipare senza spararvi un fiume di film tutti visionati per voi in preparazione a questo periodo, si - anche a costo di mangiarmi la promessa del mese prima. Vi ricordare che promettevo di dedicarmi ai film Mainstream visti in estate, ma riflettendoci bene - chi li vuole? Per quello che mi riguarda scivolano il prossimo mese. Ho deciso invece di parlarvi di quelli più interessanti, quelli che vi dovete cercare sudando e spendendo. Pronti? Let's go:


LAKE PLACID - LEGACY

Non c'è niente da fare, sono un debole. Quando vedo un sequel, un prequel, un reboot, o qualunque cosa che sia collegato ad una serie di film, sono sempre il primo che ci casca con tutte le scarpe. Attenzione, sono anche il primo che si lamenta come una vecchietta in coda alle poste quando vedo che le idee sono finite e non fanno che riciclare le stesse cose. Coerente, vero? Comunque sia, eccoci qua - giusto un paio di mesi fa prendevo il box con tutti i sequel di Lake Placid (ve lo mostro QUI nel video con la bella Pamy) e non faccio in tempo a trovargli spazio nella mensola che ne spunta un altro. Ovviamente il solito direct to video. Riesco appena ad ambientarmi con i personaggi che in meno di 15 minuti so già che aria tira, ovvero quella della serie "non ci sono soldi sul piatto, con un titolo così' i coglioni ci cascano sicuramente". E hanno pure ragione. Invece per qualche motivo ci sorbiamo un pippone con 4 ambientalisti / animalisti / greenpeace, che già nei primi minuti assaltano un palazzo per... appendere un tendone sul tetto di una corporazione. Quando il post su Facebook non basta. Poi vanno alla ricerca dell'amico in culandia che ovviamente non da più segni di risposta, e la soluzione ovviamente è che sta riposando dentro il pancione del coccodrillo dove non prende bene il wi-fi. Il problema più grande, quello che colpisce lo spettatore più "esigente", è che il coccodrillo non c'è per un buon 80% del film. Compare poco, prima l'ombra, poi qualche dettaglio, una zampa, una coda. Solo nell'ultimo atto lo vediamo in tutta la sua "magnificenza" pixelosa. Certo ormai è dal secondo film che siamo abituati alla brutta CG, e a dirla tutta nei film precedenti era in piena luce del giorno, mentre qui, grazie a quell'unico colpo di genio della sceneggiatura, il film sarà ambientato per una buona metà in una struttura chiusa, tra sotterranei e laboratori. In conclusione, non inguardabile, ma un minimo di umorismo non avrebbe guastato, visto che la creatura si vede poco. VOTO: 2 /5