lunedì 29 febbraio 2016

|Recensione| The Hateful Eight di Quentin Tarantino


Perchè ho dubitato?
Fin dalle prime notizie sul nuovo film di Quentin Tarantino, ero scettico, anzi più che altro scocciato.
"Una altro western? Ma ha appena fatto Django!" Era il mio pensiero.
Nella sua carriera ha brillato inizialmente con il gangster movie, ma dopo i primi 3 film capolavori, credevo che voleva dedicarne uno per ogni genere cinematografico. 



lunedì 1 febbraio 2016

|Che accidenti ho visto ultimamente?| Backcountry, Bone Tomahawk, Creed, Byzantium, Freaks of Nature, Grabbers

E stò Gennaio 2016 l'abbiamo staccato dal calendario. Ormai ci siamo ripresi dalle vacanze natalizie, abbiamo espulso tutti i pandori e panettoni, e siamo pronti per una nuova annata di cinema. Di seguito la prima infornata di quest'anno: 

BACKCOUNTRY

Un film preso praticamente a scatola chiusa, attirato solo dalla copertina raffigurante un orso incazzato, dalla struttura della cover, ovvero una steelbook edition, e dal prestigioso logo della Midnight Factory, che finora mi ha reso tanto contento (avete dato un occhio alla trilogia di VHS, si?) Di cosa parla Backcountry? Beh, dalle prime scene ricorda quello che abbiamo visto in un centinaio di film di genere, con una coppia che decide di farsi una bella gita in mezzo ai boschi. Quante volte è andata a finire bene? Qui, lui ha in mente un weekend da sogno, portando la sua bella in un lago incantato -rigorosamente fuori dal percorso di sicurezza del parco naturale- che si ricorderà per tutta la vita. Sicuramente quest'ultima parte risulterà veritiera. Come immaginate dalla locandina, i due finiranno alle prese con un orso bruno, ma attenzione, se decidete di guardare questo film solo per vedere un orso che fa a pezzi le persone, rimarrete delusi. Al centro dell'attenzione c'è la coppia, i loro problemi, le loro emozioni, il loro amore messo a dura prova dagli eventi. Il suddetto orso poi, compare dopo un ora buona, sbirciando in una tenda, e nonostante la tensione sia altissima, al pari della situazione tra la Weaver e lo Xenomorfo di Alien, alla fine è tutto già visto. L'attacco dell'orso c'è, è feroce, è dilaniante, è crudele. Gli effetti speciali di trucco ci sono, pochissimi, si contano su una mano, e sono inquadrati velocemente, ma fanno il loro dovere. E l'orso, è al 100% un vero orso bruno, niente fottuta computer graphic. Anche perchè alla fine ci troviamo ad un prodotto dal budget relativamente basso, due attori protagonisti non professionisti (uno è il cugino del regista), un vero attore più o meno mainstream (Eric Balfour, visto sul remake di Non aprite quella porta e Skyline), una location fatta di boschi e boschetti, e una telecamera sony red five. Più il fottuto orso, che io mai e poi mai mi sognerei di riprendere così da vicino. Il finale è quello che vi immaginate, e nonostante non vi soddisferà in pieno, ci ripenserete nei giorni a seguire. Backcountry è un buon film, e anche se non offre nulla di nuovo, o di speciale, merita comunque una visione. VOTO: 3,5 /5