giovedì 7 dicembre 2017

|Report| Milan ComicCon 2017 : The Englund Experience


Le promessa vanno mantenute. Sempre.
Ho conosciuto Robert Englund nel 2010 a Orvieto, in una manifestazione del tutto gratuita che ormai non esiste più. Una foto velocissima ed un autografo striminzito, eppure quando l'anno successivo mi sono fidanzato, quella foto è stata una fonte di invidia per tantissimo tempo.


il guanto si era scollato proprio 5 minuti prima della foto, sotto il pianto di quei 4 fans.


Firma su un tristissimo blocco note. Fatta sotto la pioggia, con tanto di sbavature.

Tutto questo fino ad ora.

Pamela voleva davvero incontrare Robert Englund. Era l'icona della sua infanzia insieme a Bruce Campbell, un pò come lo è per tutti noi, solo non credeva che sarebbe mai riuscita a trovare l'occasione, anche perchè quando vai verso i 70 è difficile che trovi ancora la voglia di partire per l'altra parte del mondo allo scopo di incontrare gli stessi fan appiccicosi che trovi sotto casa. E fu per questo che gli promisi che prima o poi ci sarebbe riuscita. Non è stato immediato, è vero. Ma le occasioni in questi 5 anni non sono state tantissime. Metteteci che lo scorso anno doveva venire in Germania, ma proprio una settimana prima ha fatto un video dove mostrava la gamba ingessata, mentre quest'anno - esattamente 3 mesi fa, è caduto dalla scala battendo la testa, annullando un paio di eventi sia in Europa che in America, con tanto di nuovo video di scuse.


Ovviamente non significa che non deve fare il coglione.
Però alla notizia che sarebbe arrivato a Milano per Dicembre, come passare inosservati? Non si trattava di prendere l'aereo e non ci voleva nemmeno l'albergo, era lì a 4-5 ore di treno, per di più in una data comodissima, tra sabato e domenica. Neanche dovevo prendermi un giorno di ferie. Era quella l'occasione, cosa chiedere di più? Bhè, dalla mia parte che ci fossero altri ospiti che valeva la pena conoscere, ma in quel caso mi è andata male. 



Il Milan ComicCon è un evento che si è svolto nei giorni 2 e 3 Dicembre, nato da un organizzazione di Svedesi, presso il Superstudio Più di Milano. Gli ospiti annunciati erano Robert Englund, Billy Boyd, Kim Koates, Addy Miller, John Rhys-David,Invid Deila, Christopher Judge, Lou Ferrigno, Daniel Naprous e Alistair Petrie. L'unico che poteva interessarmi oltre ad Englund era Ferrigno, ma ovviamente è stato l'unico ad essere cancellato. Sugli altri ospiti non volevo crederci: Addy Miller è per lo più una youtuber che ha avuto la fortuna di essere la prima zombie apparsa su The Walking Dead, ma il premio "non sono un vero guest" lo vince Invid Delia, che ha prestato la faccia per il motion capture della principessa Leila giovane nel finale di Rogue One. Partenza quindi con l'aspettativa di una missione, quella di far incontrare a Pamela il suo eroe. Poi ovviamente una volta lì, avrei approfittato anch'io per farmi nuovi ricordi, come foto ma sopratutto autografi. E questo giro su materiale vero, e non su un insipido foglio bianco.



Partenza sabato mattina alle 4:30 con treno alle 5:00. Un viaggio discreto, certo - ogni tanto gli occhi si chiudevano, almeno fino alle 8:00, dove abbiamo iniziato a gustarci sul tablet pezzi di "Autostrada per L'inferno". Arriviamo a Milano alle 9:20 e prendiamo in considerazione l'idea di prenderci un albergo per stare anche la domenica, avremmo visto durante la giornata. Facciamo i biglietti della metro e in 8 fermate arriviamo al Superstudio Più, che potevi riconoscere facilmente dalla fila fuori dai cancelli.
Qui la prima sorpresa, in mezzo alla fila, riconosciamo subito Emanuele di Evil Dead Italia, che dovevamo incontrare anche per dargli l'autografo di Lou Taylor Pucci preso a Oberhausen il mese prima. Emanuele ci ringrazia, e scambia l'autografo con Pam dandogli un peluche di Ash, dopodichè ci presenta il suo amico Alessio e il gestore della pagina Non Aprite Questo Blog, che ci regala due spille.
Durante la fila, chiacchieriamo del più e del meno e di come sarà questa convention.



Una volta dentro e ritirati i biglietti, ammiriamo velocemente l'atrio principale, dove erano esposte alcune auto - come la Delorean di Ritorno al futuro, la 01 di Starsky & Hutch e il Maggiolino tutto matto. Credo siano le stesse riproduzioni che abbiamo già visto a Rimini, a San Marino e in Ancona. Ci separiamo da Emanuele e i suoi amici e ci fiondiamo nell'area Ospiti. Sono tutti lì, ma l'unico che iniziava a raccogliere una fila era proprio Englund. E visto che Pamela iniziava a sudare, perchè non farlo subito? Ci inseriamo nella fila. E lui è sempre più vicino. Sempre di più. Dietro di noi arriva un'altra faccia conosciuta, la scrittrice Anna Silvia, che conosco dal 2005 su Horror.it e che abbiamo già avuto il piacere di girovagare insieme a Lucca per Romero e a Torino per Carpenter. Man mano che arrivavamo al tavolo buttiamo un occhio su Robert e i fan davanti a noi. E' sempre lui, è sempre il mito che conosciamo: si lancia nelle foto con la mano artigliata mentre muove avanti e indietro la lingua ed esclama "Welcome to prime time, bitch!" Pamela in quel momento ha un sussulto. 
Poi finalmente arriviamo al tavolo, e noto con piacere che è ben fornito di foto di tutti i tipi e di buona qualità: svariate immagini famose di freddy, ma anche di altri film e telefilm, come Streghe, Supernatural e Visitors. Sembra una cosa stupida, ma in realtà è importantissima - non è scontato che nelle convention ci siano foto simili. Ricordo che con Linnea Quigley c'erano da scegliere solo foto sfocate, o sgranellate o con i colori sballati, mentre con Brian Thompson c'erano solo immagini di Star Trek. Pertanto, partiamo con un sorriso, che si estende maggiormente quando oltre al cartello del prezzo dell'autografo (30€), c'era un altro cartellino con scritto "Selfie 20€". Una gradita novità.
I miei occhi poi hanno goduto in un momento particolare. C'è un signore sui 40-50. Poverino, è zoppo. Chiede di saltare la fila, e tutti lo lasciano passare, compresi noi. Ha in mano una mezza statua di Freddy, e qualche foto. Paga 2 autografi, e quando arriva davanti ad Englund, gli tira fuori una cartellina con dei ritagli di giornale del glorioso Dylan Dog Horror Fest del 92. Robert è meravigliato, e inizia a tirare fuori tutti i fogli, mostrando Linnea Quigley e Lance Henrikessen, esclamando "Questi sono i miei amici!" E inizia ad autografare anche quelli. Ma ecco che si accorge la ragazza dello staff che raccoglieva i soldi, che su tutte le furie ferma per una braccio a Robert: "Stop! Hai pagato solo 2 autografi, questo è già il terzo, che stai facendo???" l'avra ripetuto 4 volte, sia in italiano che in inglese, Robert si blocca, e il tizio dice "ha fatto tutto lui", lei ovviamente gli fa capire che doveva pagare anche il terzo, invece lui prende tutto e fila via. Il momento figo? Quando tenta di rimproverare Englund, e lui gli risponde "I can't be the bad guy. You must be the sheriff. Tell me when i must stop" Cioè, -non posso fare io la parte del cattivo, devi essere te la testa di cazzo, devi dirmi prima quando devo fermarmi. Silenzio totale. E indovina un pò a chi toccava dopo?  



Arriva il nostro momento. Paghiamo 3 autografi a testa. Pamela inizia a farsi autografare la roba sua ovvero una foto dal tavolo, la copertina della videocassetta italiana di 976-Chiamata per il Diavolo, e la copertina bluray del primo Nightmare. La foto dal tavolo scelta era la famosa immagine promozionale per Nightmare 3, con Freddy in abito da sera con davanti Heather Lankenkamp. "Ahhh my favorite bitch!" esclama Robert! Ma Pamela era persa. "Say something!" Dico in inglese a Pamela così in maniera che capisse anche lui. "E cosa posso dire" mi dice lei con gli occhioni lucidi. E Robert sorridendo gli bacia la mano. Molto peggio. Quasi stà per piangere. Provo allora a rompere il ghiaccio e ricordo a Robert che ci siamo incontrati già in Orvieto 7 anni prima, e lui "ahh si, bellissimo evento, bellissimo paese, tempo fantastico! C'era pure Dario Argento!". Poi vedo una luce nei suoi occhi quando prende in mano la copertina della vhs di 976. Chiama la moglie: "Nancy, vieni qua!", e la moglie alza gli occhi dal tablet, avvicinandosi incuriosita: "Guarda, la videocassetta italiana ha pure questa scena" E indicava una delle foto nel retro della vhs. Poi si rivolge a noi: "Mi hanno tagliato un sacco di scene per questo film, e una è questa". Gli dico però che le vhs italiane sono fantasiose e spesso non tutte le foto che ci sono nel retro sono presenti nel film. Lui ci dice che comunque adora i film italiani, e - senza motivo- ci consiglia (ci sono arrivato dopo, rivedendo i video- perchè filmavo mentre parlavo) Bone Tomahawk, solo perchè è un western che nel finale esplode in un "italian cannibal" come l'ha definito lui. Ci consiglia anche di attendere Nightworld e Midnight Man. Gli dico che quest'ultimo non vedo l'ora, visto che uscirà al cinema! Una volta autografati i 3 articoli di Pamela ci facciamo un selfie, e io mi butto in mezzo. Il terzo incomodo, come sempre.



Robert ci saluta, convinto che io e Pam avevamo finito, e invece NO! Tocca ai miei 3 autografi... "ahhh no, go away, go away..." Sorride Robert. Poi mi chiede "For Pamela again?". "No, this time for Luca". "all for Luca?" "Yes". E sgaggiando con la sua voce fantastica alla Freddy -"Luca-Luca-Luca-ALL FOR LUCA!!!". E inizia a scribacchiare sulla foto che ho scelto io, ovvero quella promozionale di Nightmare 5, con Freddy vicino ad una culla. Ci ha scritto a fianco "Shhh. Luca sta dormendo" Grandissimo. Sulla copertina Bluray invece "Sleep Kills", ma il piatto forte è sull'autobiografia: si è preso il tempo per disegnare una sua caricatura. E niente, io ero già soddisfatto. 



Ma il bello doveva ancora arrivare.
Nella fila salutiamo Simone & Silvia della pagina HorrorDipendenza, anche loro avevano già incontrato Robert Englund ad Essen, in Germania, lo scorso anno, e ovviamente anche loro erano lì per il bis.



Io e Pam ci allontaniamo e lei si mette in cosplay. Nulla di particolare, indossa il pigiama di Nancy del primo Nightmare. Facciamo una velocissima ricognizione sulle bancarelle e scrutiamo l'unica nota dolente della convetion: Nessuno stand particolarmente figo. Tutta roba che si trova ovunque, in ogni fiera. Un solo stand di fumetti (Marvel, tra l'altro), mezzo stand con qualche bluray, 4 o 5 per le magliette, 4 per i cibi import, e ancora spille, gadget e robe fatte a mano. Ma ripeto, sono gli stessi stand che vedete alla Sticcon, per dire. L'unico momento dove ho tirato fuori il portafogli, è stato nella bancarella delle magliette che appunto conoscevo già dalla Sticcon/Starcon. Ne prendo una di Aliens, una di Killer Klowns from Outer Space e una molto carina con Freddy e Jason che rifanno il quadro American Gothic. Quando torniamo dalle parti degli ospiti, è incredibile: Tutti i tavoli degli altri attori continuano ad essere completamente vuoti, mentre l'unico con una fila lunghissima è proprio Robert. Silvia e Simone sono li davanti che stanno facendo gli autografi, pensavamo di filmarli un pò. Poi però, Englund si accorge di Pamela. Gli nota il pigiama. Si ferma, si alza e dice "Ecco, quello è il mio pigiama preferito!" poi gli indica di venire là da lui, e chiede a Silvia di scattargli una foto con Pam. E io intanto filmavo tutto con il cellullare. Brividi.



Intanto arrivano le 12:00 e decidiamo di andare a mangiare, ci incontriamo tutti nell'area ristoro, dove saluto Giacomo Muraglia (complimenti ancora per le tue opere), e vediamo Pietro Ubaldi che passa a mangiucchiare qualcosa. Io mi prendo birra e toast, Pam al solito, un insalatona, chiesta su misura in quanto non erano attrezzati per i celiaci. Durante il pranzo facciamo un megagruppone, Io, Pam, Silvia, Simone, Emanuele, Alessio, Anna Silvia e Joe, iniziando a parlare di tutto quello che ci passa per la testa. Ma non finisce qui, arriva anche Hans Ulrich di Gorehouse, il nostro amico svedese che abbiamo incontrato tutte e 4 le volte che siamo andati in Germania.



Adesso si che eravamo un super-gruppo macina horror da battaglia. E le 14:45, ovvero l'ora del photoshoot professionale con Robert - arrivano in un baleno. 



Ci mettiamo in fila, parliamo delle cose più disperate, dalla convention fino a H.R. Giger, salutiamo Ivan King, anche lui giunto solo per Englund, e concordiamo su come l'amarezza di Leatherface 2017 sia passata in fretta in confronto a quel macello di Jeepers Creepers 3



Arriva la foto con Englund, Anna Silvia scalpita ed esce soddisfattissima. Mi fanno notare che c'è anche il monitor per vedere l'anteprima. Peccato che senza occhiali da lontano non vedo nulla. Mi avvicino a Robert, lui mi appoggia la lama del dito indice sotto la gola e fa la sua espressione alla Freddy. Sono sincero, credevo che la foto fosse una schifezza, tanto che ho perso qualche secondo avvicinandomi (sempre senza occhiali) ai monitor, ma vedevo sfocato, quindi mi ero messo il cuore in pace. Una bella sorpresa quando vedo la foto stampata e risulta...bellissima!



C'è da dire che il tempo di attesa non è stato poco (un ora buona), ma è anche vero che per Robert erano parecchi, e molti in fila erano abbastanza maleducati. Una cosa che Hans, ha sottolineato più volte, oltre al fatto che pochi masticavano bene l'inglese. 
Comunque il più era fatto. Cosa rimaneva da fare? Salutare Robert. Rifacciamo la fila, ora che era fattibile, e paghiamo un altro selfie. Bellissimo anche questo. 



C'è da dire che c'è stata un altra magia: Robert non aveva il guanto con se, per le foto professionali un fan ha ceduto il suo della Neca per tutta la durata dei photoshoots. Pam si era portata un guanto, solo per farglielo indossare in caso non ce l'avesse. Così quando gli chiediamo il selfie e gli diamo il guanto, LUI inizia ad autografarlo. Io stò cercando di dire - "No, aspet-fermat-moment-" ma non riesco mai a finire la frase. Ovviamente avevo paura che ce lo facesse pagare. E invece la tipa della crew era distratta da Hans, e dal suo inglese-svedese. La morale, guanto autografato aggratis, che Pam mi cede gentilmente per il servizio fotografico che gli ho fatto.


Bellissimo. Grazie Pam.
Una cosa che hanno fatto in pochi, ma che secondo me per un attore con il quale sei cresciuto è il minimo, è lasciargli qualcosa. Pamela gli ha comprato una bottiglia di vino marchigiano, mentre io ho photoshoppato una foto nostra in cosplay, che è stata stampata ed incorniciata. 



Ovviamente Robert ringrazia. Era il momento di farsi una birra, così vado a provare quella artigianale, ma non so perchè ne ho presa una che sapeva di piscio. (gradazione 6%).
E dopo questo ci prepariamo a salutare tutti. In principio volevamo stare due giorni, ma prendere un albergo, lasciarci un centone e ritornare il giorno dopo non aveva molto senso. Poteva averne se c'erano 15 ospiti o tanti stand, ma alla fine in un paio d'ore avevamo già fatto tutto. Aveva molto più senso allora decidere di visitare il Bloodbuster, altro leggendario negozio al pari del Profondo Rosso di Roma, sempre sentito dire, ma mai visitato. E allora, insieme a Silvia e Simone, facciamo la strada fino alla stazione, prendendo la metro, parlando di film horror, di convention, di cortometraggi, lavori amatoriali, del fattore nostalgia per il nostro genere preferito. Una volta lì ci salutiamo e cerchiamo il Bloodbuster, nel modo più classico: chiedendo la via ai passanti, visto che il cellullare di Pamela (l'unico con internet) era morto. una mezz'oretta buona, invece che dei 15 minuti previsti, ma raggiungiamo l'obbiettivo.



Grazie a Dio che c'era poco tempo, dico solo questo. Dio solo sa quanti stipendi potevamo lasciare la dentro. Non ho neanche visto un 5% dei film nelle mensole. Più che altro un occhiata veloce alle riviste, ai fumetti, ai libri, alle magliette e ai gadget. Ai film ci guardava Pam. In 20 minuti dovevamo andar via, che dovevamo cenare, fare i biglietti e prendere il treno, così ci sbrighiamo. Mi sono ritirato con pochissima roba ma buona, il bluray di Deathgasm (uscito ora e presente in tutti i mediaworld, tranne nel mio che con il black friday si sono portate via pure le mensole), 2 numeri di Nocturno (dossier sui vampiri e quello con il dizionario degli zombie-movie), il libro di Paolo Zelati "American Nightmares", ma sopratutto la recente ristampa che raccoglie i due volumi di Greatest Illusions di Tom Savini.


Alla fine il bottino totale era questo.
Ripartiamo a razzo verso la stazione e assediamo il primo ristorante, con delle cameriere gentilissime e carinissime. Pam prende un bicchiere di vino rosso e una bistecchina con patate arrosto. Dovevate vedere quella carne. Piatto enorme, zero sostanza. Però dice che era buona, anche se credo che neanche sia passata per lo stomaco. Io invece vado sul sicuro, 2 moretti doppio malto medie (la prima non ho fatto in tempo a vederla) e una pizza margherita. Ci alziamo, andiamo in bagno, paghiamo e...ci offrono il limoncello. Io non avevo calcolato: una birra alle 13:00, una alle 16:00 e 2 alle 19:00. Zero acqua. E ora il limoncello. Adesso non voglio dire che ero ubriaco, ne che parlavo a sproposito. Solo che il tragitto dal ristorante alla stazione sembrava il videogioco di Max Payne quando sei stordito. Comunque nessun problema, biglietto, intercity notte e...il viaggio più lungo di sempre. Praticamente 5 ore. Io cercavo di dormire, mentre Pam non so come gli ha preso, si vedeva Nightmare 2.



Siamo arrivati a casa all'1:20 ed ero completamente disidratato.
Dopo aver mandato giù un litro d'acqua e aver intasato il water, entro nel letto e ci resto per quelle 4-5 ore scarse. 
Quando ci alziamo Pamela non è sicura di quello che è successo, se è tutto vero oppure no, però ci sono le foto e i video a confermare che ha veramente conosciuto e toccato l'incubo di elm street, lo squartatore di Springwood... E niente, passiamo la mattinata a cazzeggiare, pranzo di lusso, giro sulla ruota panoramica in centro, cena nuovamente con la pizza, ma per entrambi questa volta. Un sorriso per il film che mettiamo su "Amore all'ultimo morso" di John Landis. C'è Kim Coates, e non ce lo caghiamo nemmeno lì'.

AGGIORNAMENTO - Disponibile il videoreport: 


4 commenti:

  1. ahhahahh cazzooooooooooooooooooooo fighissimo, prima o poi riuscirò anche io ad incontrare il DIO Robert.... però almeno mi son visto Chucky al cinema ;-)

    Per caso Robert ha detto quando e se tornerà in Italia?????

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    1. Guarda, ogni apparizione che fa è segnalata mesi prima sul suo sito. L'ultima per quest'anno è questo sabato/domenica, al German Comic Con, una signora convetion dove ci saranno pure Peter Weller (Robocop) e Christopher Lambert (Highlander). Per dire. Il prossimo anno non si sà. C'è da dire però che si muove tantissimo, in un anno ne fa almeno una decina, di cui un paio (anche 3) in europa.

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    2. ah benissimo dai, spero vivamente che torni in italia una foto con Freddy la DEVO fare assolutamente ;-)

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