martedì 5 dicembre 2017

|Report| HOUSE OF HORRORS 2017

A volte ritornano.
Le maledette convention. Prometti ogni volta che è stata l'ultima, che hai speso troppo. Però allo stesso tempo pensi "cavolo, mi sono divertito" e allora perchè non rifarlo? "Ma solo ed esclusivamente se ne vale la pena" ripeti a te stesso. Anche se alla fine ti ritrovi ogni volta che devi partire colmo di rabbia - per poi divertirti come uno scemo, e ritornare alla vita di tutti i giorni... cioè di nuovo colmo di rabbia.



NELLE PUNTATE PRECEDENTI:
Se vi siete persi la lunga telenovela del festival horror di Oberhausen, vi aggiorno subito: 
C'era una volta una grande convention, chiamata Weekend of Horrors, composta da tre organizzatori. Dopo un paio d'anni si separano tutti e tre, tentando ognuna le proprie strade. Il Weekend of Horror diventa Weekend of Hell, sempre ad Oberhausen, mentre a Botrop l'altro festival col nome Weekend of Horror si triplica, aggiungendo i mini-eventi con star non-horror, e un altro solo sui vampiri... Fallendo miseramente in tutti e tre. Io sono stato sempre fedele a quello di Oberhausen, semplicemente perchè ho imparato il tragitto, i voli, gli alberghi, i negozi dove comprare acqua e schifezze a pochi spiccioli e così via. Bene, quest'anno il Weekend of Hell si sdoppiava: un evento "piccolo" ad Aprile, al quale ho partecipato ed è andata come è andata (cioè molto bene, lo leggete qui), ed un altro niente meno che a Londra, verso Dicembre - che prometteva Kane Hodder, il cast di AmmazzaVampiri, quello di Human Centipede e le 3 Ladies di Evil Dead. Peccato che succede un vero e proprio macello proprio verso Febbraio. Il creatore dell'evento finisce in bancarotta, perde il nome dell'evento e la possibilità di usare la location di Londra. Un collaboratore, che intanto gestiva anche il German Comic Con (un altro triplice evento annuale) fiuta l'occasione e usa il nome "Weekend of Hell" per un'altra convention tutta sua, ma con la location di Dortmund, e invece l'organizzatore vero (diamogli un nome, si chiama Thomas!) ritorna sui suoi passi e fa di tutto per portare la solita convention nella Turbinenhalle di Oberhausen, mentre allo stesso tempo cerca di restituire tutti i soldi dei biglietti già venduti, sia per l'evento di Londra, ma anche per un altra convention chiamata Days of Anarchy, che come immaginate era per i fans di Sons of Anarchy (anche quella prima slittata e infine annullata). Un po' di soldi li ha tirati su con la convention "Power of Force", che invece era a tema Star Wars, ma attenzione, c'erano solo piccoli attori e stunt di nicchia, in particolare di Rogue One ed episodio 7.

COSA & COME DECIDERE:

Alla fine noi non ci abbiamo capito un cazzo. Controllavamo ogni giorno su facebook, sui rispettivi siti, e non si capiva dove andare. Ripetevamo a noi stessi: "aspettiamo fino all'ultimo, poi scegliamo dove andare." Arriva l'estate e la disposizione è più o meno questa: A Dortmund (mai stati) c'era Robert Englund , 3 tizi di American Gods, le due gnocche di Hostel e poco altro. A Oberhausen invece c'erano Michael Biehn, Danielle Harris e Shannon Elizabeth. Voi dove andreste? Puntavamo per Oberhausen.
Poi è successo di tutto. Litigi, ospiti cancellati o scambiati. La morale della favola era che una settimana prima del'evento, era cambiato tutto. Dortmund era diventato una signora convention, nonostante Robert Englund abbia cancellato la partecipazione una settimana prima, in quanto è caduto da una scala e il dottore gli proibito di prendere l'aereo. Mentre Oberhausen era molto "mhè".
Ospiti di Dortmund: Lisa Wilcox, Tuesday Knight, Shawnee Smith, mezzo cast di Aliens, il governatore di Walking Dead, ma sopratutto Danny Trejo e Andrew  Brianarski.
A Oberhausen invece nasce un megaflare dalla pagina di Shannon Elizabeth, che s'incazza come un'ape perchè non ha avuto il volo che voleva e inizia a dare all'organizzatore della merda, in quanto ha usato solo il suo nome per attirare le persone, ma non solo: ci tagga mezzo mondo, e con lei si porta dietro pure Danielle Harris (che si scusa per la prima volta aprendo una live - molto divertente- su facebook). All'ultimo molla pure Vinnie Jones, sbandierato come "il Big della situazione".
Ma ormai era fatta. Mancava una settimana, Dortmund era arrivato, i biglietti dell'aereo costavano un rene e non si poteva fare niente. Volevamo veramente andare là, abbiamo tentato di tutto, compreso il flixbus, ma proprio non c'era modo. E così, visto che comunque avevo preso quei 2 giorni di ferie e visto che avevo in parte ritirato qualche soldo, abbiamo optato per Oberhausen, anche se pure da lì, per pagare di meno dovevamo partire dall'aeroporto di Roma-Fiumicino (mai stato in vita mia).

L'ESPERIENZA:

E' brutto da dire ma la partenza era controvoglia. Impossibile non pensare all'altro evento. In aggiunta, David Lynch è passato nella stessa settimana praticamente a un tiro di schioppo da noi...e io ero a lavorare. Morale a terra. Anzi- Sottoterra. Come se non bastasse, il lunedi a lavoro mi cambiano mansione per la prima volta e finisco a leggere i contatori a Esanatoglia sotto i tombini. Significa andare in aperta campagna, aprire i tombini, calarsi dentro e leggere i contatori dell'acqua, in mezzo a ratti, lucertole, forbicette e così tanti tipi diversi di ragni da scriverci un libro. Sperando di non incontrare Pennywise o un CHUD. Il prezzo di fine serata era un incredibile mal di schiena, che mi accompagna tutt'ora. Ma aspettate. Il bello deve arrivare. Il giorno prima della partenza, mio padre mi telefona -"Luca hai sentito? Annunciano uno sciopero generale!" E io "no-no-no-no..." e vado a controllare su internet. Ed era così. Treni, autobus e aerei erano tutti fermi per le città più grandi, Torino, Milano, e ovviamente Roma. Comincio a tirare giù i santi uno per uno. Volo con la macchina fino all'agenzia per chiedere come fare, e mi assicura che la compagnia Eurowings è comunque tedesca, quindi non dovrebbe scioperare (il condizionale era d'obbligo), mentre il vero problema era arrivare a Roma, in quanto il treno regionale al 90% non ci sarebbe stato. Alla fine ci siamo fatti rimborsare il biglietto del treno per l'andata, e avremmo cercato di raggiungere Roma Fiumicino con mezzi propri. 
Non mi dilungo più di tanto che alla fine sono dettagli noiosi, ma solo per dire che c'era qualcuno che proprio non voleva farmi partire. Una volta raggiunto l'aeroporto di Roma Fiumicino, e dopo aver visto l'aereo  fisicamente è stato tutto più semplice. Di poco. Perchè il culo stretto, bene o male l'abbiamo sempre tenuto, visto che tutto il weekend prevedeva piogge e tempeste, e la piccola turbolenza in aereo era come un modo per dire "ve la siete cercata, stronzi". Ah, la turbolenza, sarà durata 8 secondi, ma sembrava mezzo minuto. Pamela mi strizza il braccio vedendomi mezzo assonnato: "Oh! ma non hai paura?" e io con l'espressione a metà tra Steven Seagal e Bruce Willis "si." 
Atterriamo, e ovviamente piove. Prendiamo lo sky train e arrivati in stazione sbagliamo treno. Perchè in Germania le scritte e le stazioni sono fatte apposta per incasinarti il cervello. Scendiamo alla prima fermata, e in 60 secondi prendiamo il treno giusto, utilizzando lo stesso biglietto. Arriviamo all'albergo, baciamo per terra. Avevamo il biglietto totale per la convention, quello da tre giorni, però il primo era sprecato, in quanto eravamo arrivati nel pomeriggio. Decidiamo lo stesso di passare, se non altro per prendere i biglietti per le foto. 



Dovevano regalarci una borsa a testa (che non sapevo come portare in aereoporto, tra l'altro) e delle pennette usb, ma erano finite. Così ci regalano una paio di sconti in più per le varie foto (valore totale, 40€). Almeno quello. Buttiamo un occhio sulla sala vip, effettivamente ne mancano un pò, e impariamo in fretta a vedere il bene nel male: "almeno risparmiamo qualche soldo". Usciamo e andiamo a cena, al solito "CentroO", stesso Pub, il Louisiana, stesso piatto il "qualcosa chicken food". La sera ci vediamo Ricky e Barabba sul tablet, io mi prendo uno Xanax e dritti a dormir-NO. Non si dorme. Come nel 2015, alle 23:45 suona l'allarme nell'albergo. Scendiamo in pigiama e rischiamo la morte per la temperatura vicino allo zero.  Tutto questo per qualche ubriaco che si sarà fumato una sigaretta in albergo. Come concludere una giornata fantastica.

SABATO & DOMENICA - LA CONVENTION, FINALMENTE!

E qui inizia la vacanza VERA. Ci siamo rotti del McDonald, anche perchè ancora da qualche parte nello stomaco albergano le patatine e il panino presi la settimana prima al Mcdonald di Roma come cena mentre aspettavamo Dario Argento, pertanto e optiamo per la colazione in albergo. Madonna santa: costosa si. Ma ci abbiamo fatto anche il pranzo. Un piatto intero di uova e bacon arrostito, ma anche yougurt, cereali, latte al cioccolato, cappuccino, spremute, mini-salcicce, mini-polpettine, salamini, formaggi e formaggini. Più i dolci. E contate che abbiamo riempito il piatto 2 volte. Risultato, arriviamo alla convention rotolando, invece di camminare. Cerchiamo di non pensare alle bancarelle, anzi di evitarle proprio. Come non detto, appena entrati eravamo davanti agli stand: appena un occhiata. E volano via i primi soldi, meritatissimi però- Pamela adocchia il box fuori catalogo della trilogia de La notte dei Demoni, e costa solo 7€. Ci scanniamo un pò, ma alla fine lo lascio a lei, che tanto ho i primi due in un box spagnolo in bluray. Allora invece mi butto sui sequel -non eccelsi- di Hellraiser, ovvero le parti 7 e 8 (Deader e Hellworld), in maniera da chiudere per sempre la saga di Pinhead. Evitiamo di comprare action figure, anche se - rimanendo in tema Hellraiser, c'erano TUTTI i cenobiti della Neca di TUTTI i capitoli messi là senza scatola a 15€.  Mi sfiora più volte il pensiero di prendere Chatter, Butterball la Female Cenobite (non ha un nome vero?) e perchè no, anche Angelique. Ma alla fine mollo tutto. Pamela invece piange per non uno, ma ben due Ash giganti, uno della McFarlane e quindi del 2001, e l'altro freschissimo della Sideshow. Il problema non era tanto i soldi, ma farli passare in aereoporto. E allora cerchiamo di dimenticare, e il modo migliore è - rompere le palle agli ospiti.



Il primo è Lou Taylor Pucci, il simpaticone che apre il Necronomic Naturom Demondum nel remake di Evil Dead, ma visto anche su Carriers e Spring. Un ragazzo simpatico, ci chiacchieriamo un pò e ci parla della sua esperienza in Italia, in particolare avvenuta su Spring, tutto girato in Puglia. Successivamente nello star talk, gli chiediamo un pò sugli effetti speciali di Evil Dead, in particolare l'effetto della siringa nell'occhio, e -senza motivo- prova anche a trattenere il pubblico con qualche trucco di magia con le carte. Fallendo miseramente. E diceva che a quindici anni lo chiamavano "Loudinì". In realtà voleva solo ammirare le cosce della volontaria per scegliere le carte secondo me.



Il secondo che punto, stavolta solo io, è Jonathan Breck, il mitico Creeper di Jeepers Creepers. E niente, è un figo. Due photoshoot con lui, una dove mi afferra per il collo e mi sniffa, per annusare la mia paura. Ma forse sentiva solo la puzza di sudore. Mentre mi faceva l'autografo, gli chiedevo quale fosse il suo capitolo preferito. E ovviamente la risposta è il numero 1. Che è anche il mio favorito, con quel mix di road movie, mentre il secondo era un film assedio alla Carpenter- tipo Distretto 13. O tipo lo Squalo, mi corregge lui. E io, ci provo- gli chiedo dettagli sul terzo capitolo. Mi risponde che uscirà per ora solo in USA in qualche sala, ma non sà nulla della distribuzione. Gli dico che ho visto una clip su facebook, quella dell'impalamento, e gli rivelo che il fatto che sia tutto di giorno lo rende meno pauroso. "Tranquillo, non sarà tutto di giorno" mi dice. Come cazzo dovevo dirgli che avevo visto il film due giorni prima e che mi ha fatto incazzare di brutto? Ma dal modo di come mi ha rassicurato che il primo è il migliore, penso che sotto sotto, lo sà anche lui.



A fianco al Creeper c'era Kristina Klebe. La stupenda Kristina Klebe, al quale avevo pure scritto in chat su facebook se riusciva all'ultimo a convincere Danielle Harris. Durante le foto appena la saluto in italiano mi dice "Ah sei Luca! Mi hai scritto su facebook!", Si - eravamo gli unici italiani. Ai tavoli parliamo esclusivamente in italiano, e gli chiedo alla fine "Kristina,ma quante lingue sai?" Troppe, lei dice solo inglese, italiano e francese, ma io ricordo con Nishimura di averla sentita anche dire qualcosa in giapponese. La parte più bella con lei? tante. Abbiamo parlato del videogioco di Venerdi 13 (Doppia lei il personaggio di Jenny Myers), e ci ha invitato a giocare insieme a lei, dandoci il suo nickname. Gli ho ricordato anche l'episodio di Terrified di Adam Green, dove ricorda il pauroso volo per l'italia. Pamela si fa fare l'autografo.



Il prossimo ancora era Tony Moran, il Michael Myers del primo Halloween di John Carpenter, almeno nella scena dove punta Jamie Lee Curtis, e lei gli strappa la maschera. Persona squisita, nell'autografo mi scrive "dolcetto o scherzetto" e gli racconto quanto cacchio è stato bello rivedere il primo Halloween di Carpenter al cinema (cioè qualche giorno prima). E abbiamo parlato di come sia un classico senza tempo -"Like, Psycho, do you know Psycho?" A me chiede se conosco Psycho, capito? "I love Norman Bates." -"Exactly, it's a masterpiece, a no-time classic". Quello che non sapevo di Tony Moran, è che ogni tanto si alzava e andava a fare i tatuaggi. Li in mezzo agli stand. 



Un tavolo a parte con tanto di telone era esclusivamente per Steve Dash, il Jason di Venerdi 13 parte 2 (tranne che per l'entrata dalla finestra, che è di Warrington Gillette, e i piedi nella scena iniziale, che sono di una donna!) La foto e l'autografo erano d'obbligo. Chiedo se ha mai provato il videogame di Venerdi 13: "Certo, ci gioca sempre mio nipote, il mio è l'unico Jason in grado di correre." Cerco di correggerlo - "Veramente corrono anche quelli di parte 3 e 4". "No, no, corro solo io." Ok, meglio non contraddirlo. C'era anche la possibilità di fare una foto di lui con il costume di Jason, o meglio, con un cosplay di Jason. E neanche uno bello, il sacco di iuta sembrava appena uscito da un negozio! E anche i vestiti stessi, tutto troppo pulito,troppo stirato. Insomma non era per niente come il costume di CJ Graham (cioè una riproduzione con pezzi originali).



Tom Savini & Gaylen Ross. In teoria doveva esserci la reniunion di Zombi, ma se Scott Reigner stava male, Ken Foree ha semplicemente detto all'ultimo che preferiva andare in un'altra convention nelle stesse date (viva la sincerità). La morale, Gaylen Ross è rimasta sola, pertanto gli hanno affiancato il mitico Tom Savini, che aveva dato buca almeno 3 volte negli ultimi anni. Io l'avevo già incontrato a Nettuno nel 2013, ma è inutile precisare che ero stracontento di incontrarlo di nuovo. Durante il photoshoots volevo una foto con lui da solo, e Gaylen Ross si era afflosciata, pensando: "che palle tutti solo per Tom", immaginate come si è accesa quando gli ho detto che volevo anche lei! Un sorriso a 32 denti. Carinissima, anche se purtroppo non ci ho parlato molto. 



Con Tom invece ci ho chiacchierato un pò al tavolo. E' stato male tutti e due i giorni, forse con la febbre, gli abbiamo ricordato che ci siamo incontrati a Nettuno, e la sua reazione è stata "davvero un bel festival, invitatemi di nuovo, che ci vengo con piacere!" E continua con "alla fine in italia non ho visto nulla, sono di origini abbruzzese e non ho mai visto l'abruzzo, sono stato solo 3 volte a Roma!" E noi gli spieghiamo com'è la situazione con i festival in Italia. Gli chiedo inoltre come mai ha dato la maschera di Leatherface a Sergio Stivaletti, e lui mi spiega che era un regalo dovuto, in quanto Sergio ha dato a lui la maschera del film -La maschera del Demonio. Ambè! Nessun autografo, che ne avevo già 4. E me ne pento ugualmente, che un quinto con quelle foto che aveva al tavolo ci stava. Il nostro amico Hans gli ha regalato un dvd fatto da lui con un documentario su Romero...e lui giustamente gli regala un autografo! Niente, Tom Savini è un mito.



C'era anche Chrystal Lowe, la fighetta bruna su Final Destination 3 che finisce cotta nel lettino abbronzante, vista anche su Black Christmas (remake) e Wrong Turn 2, ma incredibilmente non me la sono filata di striscio. Anche perchè dall'altro lato della tavolata, c'era l'altra fila di ospiti. Si inizia con Ian Whyte, l'ingegnere di Prometheus nonchè i Predator protagonisti di Alien Vs Predator 1 e 2 (ovvero Scar nel primo e Wolf nel secondo). Cosa dire, è ovviamente altissimo, e il momento esilarante è stato quando un cosplayer di predator gli si è avvicinato... e gli arrivava sotto al petto. Gli ho chiesto quale fosse il suo preferito e ...si, gli è piaciuto di più girare AvP Requiem (!).



A Fianco a lui c'era Ruggero Deodato con Francesca Ciardi, la protagonista di Cannibal Holocaust. il delirio. Ruggero ci riconosce, sarà perchè l'abbiamo già incontrato in Ancona, a Orvieto, 2 volte a Nettuno, a Rimini e a Botrop, pertanto sono baci abbracci, e in generale mezz'ora buona di stronzate, in barba ai poveretti che nel mezzo passavano per gli autografi. Chiede pure una foto con noi, da mettere nel suo cellullare. "Oh! questi sono i miei fans italiani!!!". "Ja." "JAAaaa? Ma come Ja!!!" e ancora quando gli spulciavamo le foto: "Guarda che casino, m'avete mischiato tutto-non ce se capisce più un cazzo..." Abbiamo parlato di quando cavolo vedremo in dvd Ballad in Blood, abbiamo parlato di che persona squisita sia Carlotta Morelli, dell'albergo, del posto, dell'organizzazione, del fatto che ha scritto un film per Francesco Mandelli (ma perchè?) oltre alla possibile cena coi vip che si sarebbe fatta: "Ah ma c'andate pure voi? allora me tocca andacce!" Cosa poi non fatta in quando abbiamo scoperto che era a 30km dal posto. E quando torniamo a dirglielo: "apposto, allora non ce vò manco io." E infatti il giorno dopo abbiamo visto le foto e non c'era! (come metà degli ospiti). Lo interroghiamo e "ma chemme frega, so stato in albergo, al caldo, una bella zuppa..." e si interrompe alla visione di una ragazza in cosplay da...bhò... poliziotta sexy? Era sicuramente poco vestita, e tra l'altro mostrava numerosi tatuaggi. Ruggero la prende per mano, ignorando il fidanzato di 2 metri e mezzo li a fianco, e gli dice "bella...bellissima...guardatela, non è bella? non sembra manco germanese." E li io e Pamela quasi scoppiamo dalle risate. No, niente Ruggero è fortissimo! Interroghiamo anche Francesca - scherzosamente "Francesca, dì la verità- è na cappella lavora con Ruggero?" "a voja..." Coppia mitica.



A fianco a loro c'erano i due matti di Mad Max 2. Ovvero lord Humungus e Wez. Che sarebbe Kjel Njelsson e Vernon Wells. Quest'ultimo anche nei panni dell'indimenticabile Bennet su Commando con Schwarzenegger.
Al primo abbiamo chiesto un videomessaggio per Alessio della Sq-Team, mentre al secondo una minaccia di morte per il fratello di Pamela. Che figoni.



C'erano poi Nick Corri, il Ron del primo Nightmare, e Rodney Eastman, ovvero Joey di Nightmare 3 e 4. Il primo se devo esser sincero, ci è sembrato  veramente tanto freddo e distaccato. Neanche la dedica nell'autografo per Pamela. Mentre Rodney invece era molto più alla mano. "Italiani! Invitatemi in italia! C'è una convention a breve, giusto! Invitemi! parlate con quello là, ditegli -oh invitate Rodney-è figo! cavolo non sono mai stato in italia..." e poi anche più tardi, mentre parlavo con altri ospiti "Ehi scusa, ma quando sono le date? oh - ecco là il mio manager, dillo a lui!" E così via.



C'erano poi due tizi che sono stato felicissimo di conoscere. Parlo di John Dugan e Teri Mcminn, tra i protagonisti del primo Non aprite quella porta, in assoluto uno dei miei film preferiti. Sono anche dei sopravvissuti, in quanto ormai stanno tutti passando a miglior vita, come Gunnar Hansen (Leatherface), Marilyn Burns (Sally) e quest'anno anche il regista Tobe Hooper. Lei, Teri, è stata carinissima, molto "social", ci ha fatto una foto e l'ha messa su facebook, mentre provava la sua pronuncia in italiano di "nuon apriite qvella puorta", mentre con John abbiamo parlato più del discorso -sequel. "Hai visto l'ultimo di quest'anno?"  alludendo a Leatherface"Vediamo, si chiama in principio Texas Chainsaw Massacre. Questo è girato in Bulgaria, leatherface è inglese, i registi sono francesi...no, guarda non penso che mi interessa vederlo..." Confessa invece che gli è piaciucchiato quello prima (Texas Chainsaw 3D, dove faceva anche nuovamente il nonno). Gli indico una foto sul tavolo dove fa il cameo su Non aprite quella porta 4. "ah mi ricordo di questo..." gli dico. "Conosci quell'attrice?" mi fa. "Si, Reenee Zellweger". "Esatto". "Ah, ma allora questo ti era piaciuto?" "Mai visto in vita mia." Ahia. Meglio non menzionare Kim Henkle allora. Bellissimi gli autografi. E Bellissimi loro, che ci ringraziano anche l'ultimo giorno prima di andare via.



Da un altra parte dell'enorme stanza c'erano altri 3 ospiti. Courtney Gains, il Malachia del primo Grano Rosso Sangue, anche lui purtroppo, per mancanza di tempo/soldi non ce lo siamo filato, Larry Zerner, ovvero Shelly di Venerdi 13 parte 3, e la mitica Adrienne King, con il quale abbiamo chiacchierato 20 minuti buoni.
Di cosa abbiamo parlato? Dell'italia, dei posti che abbiamo, facendo riferimento alla sua visita a Venezia di qualche mese prima, del buon vino. 



Poi ci ha raccontato la storia del suo anello che aveva sul primo Venerdi 13 e che ha tutt'oggi... ma la parte migliore è stata durante il photoshoot, dove una volta arrivato al mio turno, ha dato un bacio a uno dei membri della crew. "Ehi, sono geloso" gli ho detto. "Ohh ma non devi" mi ha risposto. Ed ha allungato le mani sulle mie spalle, baciandomi prima una guancia, poi l'altra e poi ancora e ancora. Mi hanno riferito che mi aveva anche avvinghiato con una gamba, tipo polipo. Hanno riso un pò tutti quelli della crew, e anche la gente dietro in fila. Rideva un pò meno Pamela che sbracciava con un un "aAAooOOoohhHHH", "wow, adesso la mia ragazza ci ammazza" e lei "oops.", arriva il turno di Pam. "Hi Adrienne, my name is Pamelaaaa" (e la capite solo se avete visto il film). Ragazzi che figata.
Altri momenti di emozione quando l'ultimo giorno, verso la chiusura, dopo che Ian Whyte e Deodato erano già andati via, (stupendo Ruggero tutto imbacuccato con la valigia che dice "aò a me chi medeve accompagnà?") e vediamo un tizio che giocava col portatile al videogioco di Venerdi 13. Abbiamo scoperto molto dopo che era Randy Greenback, il produttore del videogioco, nonchè ideatore della campagna kickstarter che ha dato inizio a tutto. Non vi posso dire nulla, solo che sappiamo già uno dei personaggi che aggiungeranno ad anno nuovo. Di bello c'è che poco prima abbiamo assistito allo star talk con Adrienne King e Larry Zerner, e praticamente gli ho fatto le domande solo io, finendo per parlare tantissimo del videogioco. Sappiate che Zerner - che ora fa l'avvocato- gioca tantissimo al videogioco, ed è oltre al livello 100. 



Bhè, a una certa si avvicina a Greenback, e dice "oh fai giocare lei, è a livello 40". E Pam inizia a giocare, nei panni di Jason (parte 3) CON A FIANCO TOM SAVINI, LARRY ZERNER e ADRIENNE KING. Giusto un pò d'ansia, per la povera Pam, con un pubblico così. Però devo dire che ha fatto una discreta mattanza. Solo Adrienne però è rimasta fino alla fine, anche perchè parlandoci, mi ha detto che conosce poco il gioco, e vuole saperne un pò di più, non per nulla si è messa gli occhiali e scrutava per bene ogni uccisione che Pam eseguiva. Che gli abbiano chiesto di entrare a far parte del gioco con il personaggio di Alice? Vedremo...

CONCLUSIONI:

Cos'altro vi posso dire? Gli acquisti. Fin dall'inizio abbiamo cercato di darci una regolata, e il risultato è: una settimana dopo ci stiamo pentendo. Abbiamo lasciato fin troppe cose belle per paura di spendere troppo (oltre al fatto che potevamo ripetere la patetica scena dei bagagli fatta lo scorso aprile). Pam ancora ha lasciato un occhio sulle 2 statue da 35 e 45cm di Ash dell'armata delle tenebre. Io ho cercato di prendere lo stretto necessario in fatto di film, ma evitando ogni tipo di action figure. Ho preso qualche mediabook ultranecessaria, come quella di The Mangler con la versione Uncut, o The Deadly Spawn, rimandato da anni, e un box in legno con il primo Halloween di Carpenter. Ma per gli acquisti in dettaglio, vi linkerò il video che ha realizzato Pam, che è molto più esaustivo.
Per il resto, una volta finita la convention è stato tutto molto rilassante. Ci siamo rinchiusi in albergo, abbiamo fatto una cenetta romantica serviti dal solito cameriere gay ultra professional, e abbiamo cazzeggiato con il wi-fi.
Il viaggio di ritorno è stato molto semplice, nessun cataclisma o sfiga insuperabile, a parte un pò di febbre che mi ha colpito sull'aereo. Pam si gustava sul tablet il remake di Evil Dead, ma riusciva comunque a vedermi un pò stanchino. E infatti una volta messo piede nell'aereoporto di Fiumicino tutto inizia a girare con tanto di allucinazioni stile trainspotting. Meno male che Pam aveva la tachipirina. 2 minuti in bagno e tutto si sistema, mi sento nuovamente un terminator, pronto per tornare a casa. E una volta sul treno giusto mi sentivo da Dio. Tutto era iniziato nel peggiore dei modi ma come sempre, abbiamo trascorso ore meravigliose, e abbiamo un sacco di nuovi stupendi ricordi, che appunto ho pensato di scrivere qui, per condividerli anche con voi.
Un altra avventura conclusa divinamente e la prossima era...imminente! 

AGGIORNAMENTO - Disponibile anche il videoreport :


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