mercoledì 26 giugno 2019

|Videorecensione| La Bambola Assassina (2019) / Il Culto di Chucky (2017)

Ed eccoci con una nuova videorecensione, dove per l'occasione metto sotto i riflettori l'ultimo film di Chucky, la Bambola Assassina, al cinema dal 19 Giugno. Di conseguenza è anche l'occasione perfetta per riprendere il discorso sulla saga, e di parlare anche de Il Culto di Chucky (2017), che avevo già recensito su questo blog, ma che in molti mi hanno chiesto dopo il video sulla retrospettiva (che hanno apprezzato in molti). Buona visione.



E per chi volesse fare un ripassino, di seguito la retrospettiva sull'intera saga di Chucky.


martedì 18 giugno 2019

|Top Ten| Shark Movies!

Bella l'estate vero? Il sole, il caldo, l'afa, ogni cosa che si scioglie o che scotta come l'inferno, l'aria condizionata, i reumatismi, l'acqua ghiacciata con conseguente corsa al bagno... Ma sopratutto ci sono loro, gli shark movies. Ho pensato che mancava una top ten sui migliori film dedicati agli squali, così mi sono rimboccato le maniche e...no, alla fine non ce ne sono tantissimi...


martedì 9 aprile 2019

|Recensione| Triple Threat

Come ben sappiamo, a volte il film lo fanno i grandi nomi. Quando la locandina è colma di nomi famosi, il film trova molto facilmente una distribuzione, perché riuscirà a portare a casa i soldi spesi, proprio grazie a quei nomi di richiamo. E' risaputo, è sempre stato così, fin dalla nascita dell'industria cinematografica. I nomi a volte richiamano un genere, un tipo di emozioni che lo spettatore vuole provare, ed ecco perché sotto sotto ci caschiamo sempre. Io sono un fanatico del genere horror e la mia condanna sarà quella di vedere ogni tipo di cagata solo perché nel cast figura un Kane Hodder, un Bill Moseley, un Bruce Campbell o un Robert Englund, ma da come vedo io, sembra che questo vale un pò per tutti i generi. Come l'action-movie. A volte va bene, basta pensare ai Mercenari - The Expandables, che ha generato una piccola trilogia e ha rilanciato le carriere di qualcuno, dimostrando che anche superati i 60 anni si può ancora dire qualcosa. A volte va così così, come xXx - il ritorno di Xander Cage, dove dietro tanta attesa, non siamo stati ripagati come volevamo (aspetto ancora una rissa tra Vin Diesel e Donnie Yen). A volte invece va malissimo, oltre la presa per il culo, come The Extendables, dove un Brian Thompson senza soldi vuole fare un film, con un operazione metacinematografica che non so bene se non l'ho capita io perché sono scemo o se era una specie di parodia colta fino al punto da non far ridere. Alla fine di tutto questo, cosa pensare di una locandina come quella di Triple Threat?


martedì 26 marzo 2019

|HorrorPills#2| Lavalantula, Johnny Gruesome, Enclosue, The Veil, Suburban Gothic

Benvenuti al secondo episodio di HorrorPills, dove vi parlo di ragni mutanti spara-lava, uno zombie metallaro bullizzato, una versione emo-impacciata di John Constantine, delle vacanze nel bosco di Fiona Dourif e di una versione nuova di zecca del massacro del reverendo Jacobs, ma stavolta colma di star. Buona Visione.


Come al solito, se apprezzate la rubrica, condividete, commentate & iscrivetevi.

giovedì 28 febbraio 2019

|HorrorPills#1| Blood Shot,House of the Witchdoctor, Extremity, FPS, Stalled

Benvenuti in una rubrica nuova di zecca: Horror Pills.



Anche se in verità proprio nuovissima non è, in quanto cerco sempre di recensire velocemente gli ultimi film visti nel giro di un mese. Quindi, se volete, potete considerarla come una versione più ricca e potenziata della vecchia rubrica che andava su questo blog |Che accidenti ho visto ultimamente?|.
Vi lascio con il primo episodio, in compagnia di un vampiro che lavora per il presidente, Bill Moseley in chiave predicatore folle, una Haunted house, una cazzata in soggettiva e un poveraccio chiuso nel cesso con degli zombi che vogliono festeggiare il Natale.



mercoledì 13 febbraio 2019

|Recensione | Glass


Se c'è un regista che vale la pena di tenere d'occhio è M. Night Shyamalan. Nel 1999 aveva distrutto il botteghino con il Sesto Senso, e negli anni successivi ha ripetuto più o meno lo stesso risultato con Unbreakable e (un pò meno) con Signs. Nel 2004 con The Village è iniziata una parabola discendente che solo negli ultimi anni sembra riprendersi. Il nostro si definisce una specie di Hitchcock moderno anche se del vecchio Hitch non ha praticamente nulla. Di origini indiane, padre medico ma lui si appassiona da subito al cinema. Un bel problema, visto che i genitori non vedono di buon occhio la settima arte. Ovviamente si sono ricreduti quando hanno visto la faccia del figlio sulle riviste oltre alla vagonata di soldi entrata in casa.
I suoi film si basano tutti sugli stessi principi: Persone normali che alla fine si ritrovano a fare azioni straordinarie che non pensavano di riuscire a compiere. Che sia accettare qualcosa che era lì dal primo minuto, o sbloccarsi emotivamente da una paura che li teneva imprigionati. Registicamente ha uno stile semplice, quasi noioso: macchina da presa ferma. Molto ferma. Unico movimento di macchina che si permette ogni tanto è un leggero spostamento verso destra o sinistra, anche quello molto lentamente. Spesso poi la macchina da presa è fissa sulla star che sta ferma ad ascoltare, mentre un personaggio è di spalle. Anzi, porca miseria se gli piacciono i piani di quinta, diciamo che metà film è quasi costruito con un piano di quinta. Poi c'è il twist. Quella cosa in fase di scrittura che cambia tutto e rigira il finale come un coltello in un fianco. E questo per me è M. Night Shyamalan.

lunedì 4 febbraio 2019

|Cortometraggio| The Catskill Chainsaw Redemption


Partiamo con un flashback e torniamo nel Novembre del 2018: Ero a Oberhausen, all'House of Horrors Convention (QUI il report). Davanti a me l'attore Kevin Van Hentenryck, il protagonista della trilogia di Basket Case. Sul suo tavolo un mucchio di foto, la maggior parte proprio del buon vecchio Duane Bradley e del suo fratellone Belial.


Ad ogni modo, io mi ero portato la cover del dvd del primo Basket Case, e mi sono fatto autografare quella. Kevin, non aveva mai visto la cover italiana, e voleva una foto, quindi mi passa il suo cellullare e gliela faccio.

giovedì 31 gennaio 2019

|Recensione| Creed 2

Dal 25 Gennaio è nelle sale Creed 2, il sequel dello spin-off della mitica saga di Rocky Balboa



Come saprete infatti, il buon Rocky aveva appeso i guanti al chiodo già nel 1990 con il quinto capitolo della saga, ma dopo una serie di insuccessi commerciali, il suo alter-ego Sylvester Stallone decise di indossarli ancora una volta per Rocky Balboa (2006). Ecco, se vogliamo fissare un punto della rinascita di Stallone, è proprio con il film del 2006, perché tra la fine degli anni '90 e i primi del 2000 era incredibile come non azzeccasse più una pellicola. Una caterva di insuccessi commerciali: forse ok l'intro di Taxxi 3, ma fiacco con La rivincita di Carter, pessimo su Driven, pernacchie su Spy Kids 3, e di cose come Avenging Angelo meglio non parlarne - a voler trovare qualcosa di buono in quel periodo forse posso tirare in ballo D-Tox, ma credo che l'abbiamo visto in 5. Il fatto è che doveva riconciliarsi con quello che era, e Rocky era quella scelta. Poi certo, la trama di Rocky Balboa è una barzelletta, con la scommessa virtuale e il match tra un sessantenne che vuole solo riposarsi e un giovane scattante che vuole rimanere all'apice, eppure rivedere quei personaggi, quel quartiere, e sentirsi di nuovo in compagnia di Rocky ha premiato largamente Sly. Da lì ricomincia la sua carriera, la sua seconda vita se vogliamo, con tutto quello che verrà dopo (tipo I Mercenari).