martedì 9 aprile 2019

|Recensione| Triple Threat

Come ben sappiamo, a volte il film lo fanno i grandi nomi. Quando la locandina è colma di nomi famosi, il film trova molto facilmente una distribuzione, perché riuscirà a portare a casa i soldi spesi, proprio grazie a quei nomi di richiamo. E' risaputo, è sempre stato così, fin dalla nascita dell'industria cinematografica. I nomi a volte richiamano un genere, un tipo di emozioni che lo spettatore vuole provare, ed ecco perché sotto sotto ci caschiamo sempre. Io sono un fanatico del genere horror e la mia condanna sarà quella di vedere ogni tipo di cagata solo perché nel cast figura un Kane Hodder, un Bill Moseley, un Bruce Campbell o un Robert Englund, ma da come vedo io, sembra che questo vale un pò per tutti i generi. Come l'action-movie. A volte va bene, basta pensare ai Mercenari - The Expandables, che ha generato una piccola trilogia e ha rilanciato le carriere di qualcuno, dimostrando che anche superati i 60 anni si può ancora dire qualcosa. A volte va così così, come xXx - il ritorno di Xander Cage, dove dietro tanta attesa, non siamo stati ripagati come volevamo (aspetto ancora una rissa tra Vin Diesel e Donnie Yen). A volte invece va malissimo, oltre la presa per il culo, come The Extendables, dove un Brian Thompson senza soldi vuole fare un film, con un operazione metacinematografica che non so bene se non l'ho capita io perché sono scemo o se era una specie di parodia colta fino al punto da non far ridere. Alla fine di tutto questo, cosa pensare di una locandina come quella di Triple Threat?


Nel posterone figurano l'eroe dei The Raid (Iko Uwais), il protagonista dei Ong Bak e The Protector (Tony Jaa), Michael Jai White (Spawn, Universal Soldier 2), Scott Adkins (Universal Soldier 4, Undisputed 4) e the Man of Tai Chi (Tiger Chen).
Può uscire un bel film? Se per l'horror si chiede non tanto la paura, ma almeno un sacco di sangue, qui si gli spettatori si aspettano scazzottate e sparatorie. Sono più che felice di dirvi che non mancano nessuna delle due. 

TRAMA & RECENSIONE
Nell'esile trama abbiamo Micheal Jai White con il suo team spedito in Indonesia per liberare il loro compagno, uno Scott Adkins imprigionato con una barba finta e lucida, ma mai come la parrucca da cosplayer stile Old Boy del 2003. E già partiamo così così. Per riuscire nell'intento, si sono serviti di due mercenari del posto, appunto Tony Jaa e Tiger Chen. Nella grande scena action iniziale, ci rimane secca la fidanzata di Iko Uwais. Cosa ci facesse in un accampamento vicino a dei prigionieri americani, non ci è dato saperlo, ma rimane il fatto che sia la scusa perfetta per Iko Uwais,per iniziare a menare.


Becca subito Chen e Jaa, che intanto tirano su soldi extra con match illegali di Muhay Thai, e dopo una prima sfuriata (leggi=scazzottata) apprende che anche i due sono stati traditi dagli americani. Nasce una piccola alleanza tra i tre, che dovranno sventare l'omicidio di una tizia che doveva fare una donazione per non ho capito bene cosa. Tutto questo tra il continuo alternarsi di alleanza di Iko Uwais, che non si capisce bene da che parte sta per almeno 2/3 volte. Come non si capisce cosa ci faceva in quell'accappamento, nè quella donna cosa significava per lui? Moglie? Compagnia? Badante? Chiaro che scherzo, la trama può ruotare anche su una disputa se la penna su quel tavolo sia rossa o blu, basta che vedo volare i calci.


Il film è tutta una corsa, e per i primi 45 minuti non lascia respirare. Questa è una cosa buona, ottima. C'è una bella sequenza in una stazione di polizia, qualche combattimento veloce (sempre e solo Muhay Thai), un paio di inseguimenti, sia a piedi che in macchina, tutto nella norma, prima di addormentarsi nella parte centrale, dove in teoria arrivano gli spiegoni, ma è chiaro che l'attenzione media dello spettatore è di circa 5 minuti se non c'è un pò di pepe tra una scena e l'altra, specialmente con tutta questa gente famosa per come mena. 


Bello quindi? Insomma, manca qualcosa, non è un film perfetto, manca di credibilità, gli riesce difficile far entrare lo spettatore in questo mondo per 96 minuti. E credo perchè hanno dovuto scegliere dove buttare i soldi: Un esplosione vera in una baracca, o un duro make-up per 60 secondi? Tirare giù una stazione di polizia costruita in studio con 30 poliziotti - stuntman all'interno, o usare uno studio che tanto i calcinacci che volano si fanno in computer graphic? Possiamo ricondurre tutto questo al solito, motivetto del basso budget?  No. perchè alla fine nell'ultimo atto, quando bisogna tirare le somme ci sono tutti i duelli che volevamo, eppure anche lì manca qualcosa.

CONCLUSIONE

La location è bella, è illuminata/fotografata con grazia. Michael jai White è ancora cazzuto come dice di essere, e Scott Adkins in una sequenza con i suoi famosi calci multipli tiene testa contemporaneamente a tutti gli eroi. Finale tagliato con l'ascia, che aveva fatto meglio la Ohu Yeah Production con Shadow Bastards. Davvero, lì almeno gli eroi dopo la missione si riuniscono, qui si siedono e ridono come se fossero sicuri del sequel. O forse proprio perchè non faranno il sequel, chissà. Ad ogni modo, sappiamo tutti come funziona, i fan- seguaci di questi signori lo vedranno lo stesso, perchè è come un obbligo, un comandamento. Gli altri se non impazziscono per l'action low budget, possono astenersi. VOTO: 3 / 5

2 commenti:

  1. Scusa collega, vado un attimo ot, ma sono curioso, che mi dici del trailer del remake di Chucky???

    https://bloody-disgusting.com/videos/3556412/childs-play-trailer-reveals-chuckys-new-voice-origin-story-video/

    Io non so che pensare, è strano, ci sono cose fighe e altre meno fighe.

    Le cose fighe: Da quello che si vede le morti sembrano belle cruente quindi penso che il film sarà rated r e non pg 13 e da noi quasi sicuramente vm 14. Dal punto di vista della regia, fotografia, montaggio ecc... pare un prodotto ben curato, inoltre i produttori sono quelli del nuovo It che per me è stupendo quindi se pure qui ce il gruppo di ragazzetti sboccati e cazzuti la cosa mi gasa assai, ultimo ma non ultimo, la voce di Chucky del grande Mark Hamill pare ottima e molto simile a quella di Brad Dourif anche se a noi pubblico italiano cambia poco, anzi a parte gli USA della voce ci frega poco assai.

    Le cose brutte: da quel poco che si vede il look di Chucky pur simile non è figo e accattivante come quello originale inoltre cazzo troppa tecnologia, cioè lui che muove gli oggetti elettronici stile la TX di Terminator 3, uhm... mi dice poco.

    Aspetto tuo parere.

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  2. non avremo altra scelta che essere intimiditi dai https://filminstreaming.me/ film, mantenere la calma

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