giovedì 31 maggio 2018

|Che accidenti ho visto ultimamente?| Black Panther, Wilding, Batman Ninja, Death Wish, The Strangers 2, Deadpool 2, Feral, Atomica Bionda

Ed eccomi qui! Un pò in ritardo questo mese, ma alla fine arrivo, un pò come trenitalia. E mentre questo Giugno che sembra già Agosto surriscalda a meraviglia la ventola del mio pc (è ora di distruggerlo...ve l'ho mai detto che lavoro con un computer del 2002?), è tempo di consigliarvi qualche filmaccio, o comunque di condividere il mio parere con ciò che sono riuscito a vedere nel tempo libero. Pronti? E andiamo:

BLACK PANTHER

Non sono mai stato un fan di Black Phanter, e in tutta sincerità non lo conoscevo nemmeno troppo bene. Di conseguenza non è che scalpitavo di fronte ad un ennesimo film di due ore per questo personaggio di casa Marvel. D'altra parte, (ammettiamolo) non conoscevo troppo bene nemmeno il Dottor Strange o Ant-Man, ma visto che i rispettivi film di questi due tizi mi avevano divertito parecchio, non vedo perchè non dare una chance anche al re del Wakanda. Il risultato, è sempre sui soliti livelli del classico marvel movie, al quale ormai siamo stati abituati negli ultimi 10 anni. L'eroe in questione è leggermente diverso da quelli affrontati, ha radici decisamente nobili, non ha problemi di soldi e nemmeno grandi traumi infantili. Nonostante tutto, ha una bella responsabilità il nostro T'challa (si scriverà così?) - è l'erede naturale di un impero che comanda un intero stato fantasma, che vive in piena autonomia nascosto dal mondo, tutto grazie alla tecnologia del vibranio, lo stesso materiale che piace tanto ad Iron Man, e del quale è costituito persino lo scudo di Capitan America. Ovviamente la minaccia non si farà attendere più tanto, quando spunta un giovane desideroso di sedersi al trono. E un film decisamente diverso dagli altri, pieno di usanze particolari, tribali, cori e visioni mistiche, che cozzano incredibilmente quando vedi sbucare un astronave o dei computer. In tutta sincerità non ho gradito molto le perfomance degli attori protagonisti, in particolare per i loro accenti (ho visto il film in lingua originale), e il più disastroso è proprio T'challa, mentre ovviamente nulla da dire sui nomi più famosi, come Andy Serkis (forse il più divertito del gruppo) e Michael B. Jordan, che da Creed in avanti sta riuscendo a diventare un attore come si deve. Poi, si, c'è la Michonne di Walking Dead, l'immancabile Forest Whitaker, Angela Basset, ma nel calderone non basta buttare nomi a casaccio per tirare fuori un grande film. Le musiche sono insopportabili, pieni di canti africani o simili, e in certi momenti più che un film di Supereroi sembra di vedere un documentario su qualche popolazione antica. Con gli armamenti per la terza guerra mondiale. VOTO: 2.5 /5



WILDING

Quando vedi il logo della IFC Midnight all'inizio di un film horror, devi sempre fare un enorme salto di fede - stai per addentrarti in un prodotto a basso budget, spesso senza grandi nomi e ancor più spesso senza una idea che sia una. In questo Wilding, almeno fin dall'inizio possiamo contare su Brad Dourif, che incanta lo spettatore con la sua voce splendida e inquietante allo stesso tempo. Tiene segregata una bambina in una soffitta, la chiude a chiave ogni sera, la sottopone a dei trattamenti con delle siringhe, ma allo stesso tempo, gli racconta le favole, gli porta da mangiare e la mette in guardia sul mondo. Cosa pensare? Non ne abbiamo il tempo, perchè nel giro di pochi minuti Dourif si pianta un colpo in testa. O almeno ci prova, perchè dopo uno stacco siamo in un ospedale, con la bambina che scopre il "padre" ricoverato e fuori pericolo, ma in stato di fermo dalle forze dell'ordine. Un pò ridicolo a dir la verità, con quel cerotto sulla guancia (ma dove cazzo mirava?). Intanto la piccola sta per essere affidata alla poliziotta che l'ha trovata, ovvero Liv Tyler, classica sbirra milfona che...no, un momento la Tyler poliziotta madre single è un pò difficile da mandare giù. Comunque, senza togliervi troppo il divertimento, scoprirete che la ragazzina non è in realtà ciò che sembra,è una Wilding, e che Dourif sapeva esattamente quello che faceva. C'è tutto quello che serve, la famiglia, la metafora del cambiamento, (è una parola a spiegargli cosa sono le mestruazioni), c'è anche tempo per l'amore forse, ma alla fine quello che vogliamo vedere, è se c'è l'happy ending o no. E di certo io non ve lo dico. Un prodotto semplice, lascia il tempo che trova, da vedere una volta per i fan di Brad Dourif, che grazie a Dio continua a fare qualcosa. VOTO: 3 /5


BATMAN NINJA

Io lo capisco che l'esperimento di Batman - Gotham by Gaslight sia andato pure bene, però giocarsi un Batman nel Giappone feudale forse è un qualcosa di troppo. Cioè, l'idea in sè non è neanche brutta, e il character design per qualche personaggio (il JOKER) è veramente figo. Hanno semplicemente cagato fuori dal vaso dopo il primo atto, dove credevano che inserire ogni singolo clichè di qualunque anime giapponese doveva essere un obbligo. Altrimenti non parte neanche male, con Batman e Catwoman che affrontano il gorilla Grodd ad Arkham, che riesce ad azionare un dispositivo in grado di portarli indietro nel tempo, c'è chi viene coinvolto dal raggio prima e chi qualche secondo dopo, e quei pochi secondi significheranno anni una volta lì. E lo straniamento di Batman di trovarsi nel Giappone in mezzo a dei tizi con le katane con le maschere di Joker, è impagabile. Ancor di più quando tira fuori il rampino e si accorge che non c'è nulla a cui aggrapparsi. E' sul primo scontro alla base del joker con la batmobile (che è stata convenientemente inghiottita nel vortice temporale) dove tutto inizia a diventare surreale, visto che ad ogni acciacco l'auto si trasforma, diventa un aereo, e infine una moto, mentre affronta Bane in tenuta da sumo, e la pagoda gigante di Joker & Harley, diventa una specie di robot al quale spuntano le gambe e le braccia. Ma nulla sarà in confronto all'ultimo atto, dove veramente si riesce a toccare le vette del trash, tra un milione di scimmie che si incastrano per formare una mega/mecha-scimmia gigante per affrontare un assemblaggio di pagode di alcuni villain (il Pingino, Due Facce, Poison Ivy), ma non solo, ad una certa arriveranno anche dei pipistrelli che formeranno...no, meglio non rovinarvi il gusto della sorpresa, se un giorno ci incappate. A me sostanzialmente non è piaciuto, ho trovato solo delle animazioni da paura, e dei combattimenti corpo a corpo (quei 2 all'inizio e alla fine), veramente fighi, come solo i giapponesi sanno fare. Ma per il resto, non lo salverei. VOTO: 2 /5


IL GIUSTIZIERE DELLA NOTTE

Ma cosa gli facciamo a Eli Roth? Era la nuova promessa dell'horror, a battesimo con Lynch per Cabin Fever, seguito dall'amico Tarantino per Hostel, Hostel 2, Grindhouse, poi l'omaggio all'altro amico Deodato con Green Inferno, e infine per i cavoli suoi insieme alla futura moglie con Knock Knock. Tanti tipi di horror, splatter, cannibal, torture porn, home invasion, eppure non mi sarei mai aspettato che ad una certa avrebbe mollato. Certo, c'era Aftershock che era un catastrofico, ma comunque non diretto da lui, e alla fine sempre con risvolti horror. Ma come gli ha preso di fare un remake di Death Wish? Con Bruce Willis poi! Un film che attenzione non è neanche male, anche se riprende per filo e per segno quanto già visto nel film di Micheal Winner con Charles Bronson. Cast di tutto rispetto (Dean Norris, Elizabeth Shue), e con quell'obbligatorio pizzico di attualizzazione, dato dai telefoni cellulari, da youtube, e via dicendo. Parlandone così sembra anche un buon lavoro, cosa che in effetti è. Però rimane quell'amaro di fondo, il buon Bruce Willis ormai è a suo agio con tutto e va col pilota automatico. Nessun momento alto, tutto fila liscio come dovrebbe, tra una sparatoria e una preparazione, una copertura e un pizzico d'ironia, che non deve mancare mai nel cinema di Roth. Stranissimo il momento con lo split screen alla De Palma, con il dottore che da una parte toglie le pallottole dalle vittime, mentre dall'altra le carica nella pistola. Sempre forte Dean Norris, non troppo lontano dalla sua controparte in Breaking Bad. Ma alla fine quell'ultima inquadratura che scimmiotta Bronson, già vista nel trailer, tra l'altro, a me fa ancora storcere il naso. A proposito, il prossimo film di Eli Roth, ha come titolo La casa degli orologi a muro o qualcosa del genere. Sembra  un enorme stronzata per bambini con tanto di Jack Black.
Che ti è successo Eli? VOTO: 3 /5


THE STRANGERS - PREY AT NIGHT

Bisogna ammetterlo: il trailer di annuncio di The Strangers 2, ha lasciato tutti un pò di stucco. Sono passati ben 10 anni dal primo capitolo, che non era neanche un capolavoro del genere. Era necessario? Non era una domanda importante, visto che prometteva un gran divertimento, tra inseguimenti finalmente all'aperto e una canzoncina innocente come "i think we're alone now" di Tiffany (che persino io trovavo perfetta per uno slasher, tanto da metterla in un mio corto lo scorso anno). Non ricordate nemmeno il primo film? Non vi biasimo, ma dubito che avete cancellato completamente quel pseudo home invasion movie con Lyv Tyler, tutto ambientato in una casa, dove questi tre psicopatici a volto coperto (un uomo con un sacco e due ragazze con delle maschere da bambola) facevano la festa ad una coppia innocente che volevano solo riallacciare i rapporti e magari farsi una scopata. Il punto che ho sempre odiato: Quando la Taylor chiede alla bionda psicopatica "Perchè ci fate questo?" e la risposta "Perchè eravate in casa." Non esiste una risposta più stronza. Stai per morire e ti lascia con una frase così. Ma 10 anni dopo il sequel. Che fare? Semplicemente raccontare la stessa cosa, ma con un ritmo un pò diverso. Ed è un ottima idea, perchè il ritmo è tutto. Stavolta abbiamo una famiglia intera (papy, mamy, figlio maschio alpha e figlia outsider) che vanno a trovare i nonni, ma una volta in casa li trovano morti. Il motivo è chiarissimo, lo vediamo nei titoli di testa, i 3 tizi li hanno presi di mira. Ben 40 minuti di niente. Quaranta dannati minuti dove due genitori anonimi si prendono un figlio a testa per cercare di dare un po di empatia col pubblico verso questi personaggi. Fallendo miseramente. Non c'è mordente, non c'è interesse. E anche i primi 2 attacchi dei cattivoni non hanno nulla di speciale. Ma nell'ultimo atto del film, precisamente a partire dalla scena della piscina, succede qualcosa. Qualcosa che a parer mio rivolta completamente tutto il film. Si trasforma in un vero slasher fatto di inquadrature storte (bellissimo il primo piano dell'ascia che striscia sul pavimento, come il remake di The Crazies), musica anni '80, colori vivaci, luci forti, e anche un pò di sangue. E per parlarne per bene devo spoilerare, quindi fermatevi a leggere se avete intenzione di vederlo. Capito? SPOILER! La mossa vincente è quella di uccidere i cattivoni senza nome. Non mi aspettavo minimamente di vederli morire per mano dei due ragazzini, in un inseguimento tutto posto negli ultimi minuti che ruba letteralmente da un sacco di film. C'è una fuga a piedi su un ponte con un furgone in fiamme sotto una musica fatta a tastiera, che richiama ovviamente a Christine la macchina infernale di Carpenter, e cosa dire dell'ultima vittima che ferma un passante e salta sul suo furgone mentre il pazzo con l'ascia colpisce il bordo? Impossibile non pensare al primo Texas Chainsaw Massacre. Ma il momento più bello per me, è forse quando la bambolina bionda si becca una fucilata nello stomaco, viene smascherata e alla vecchia domanda "Perchè ci fate questo" risponde in una maniera ancora più stronza, con un bel "Perchè no!". Solo che stavolta si becca una seconda fucilata in faccia. Novanta minuti di Applausi. VOTO: 3.5 /5


DEADPOOL 2

Non era una sorpresa che Deadpool 2 sarebbe stato più pompato del primo. Più esplosioni, più effetti speciali, più scazzottate, l'aggiunta di nuovi personaggi come Cable e Domino, e una trama che per quanto lineare ha modo di lanciare così tante frecciatine verso la cultura pop, che il fan medio riesce a ridere come un idiota per il 90% del film. Deadpool è sempre lui, Ryan Reynolds alla massima forma e al massimo sforzo, e tra una sparatoria e l'altra, cerca anche di trovare spazio per la sua bella (Morena Baccarin) con l'intenzione di mettere su famiglia, almeno finchè un giorno per una brutta combinazione tra dei sicari più tenaci del solito e qualche pallottola di troppo, la dolce metà ci rimette la pelle. Ecco spiegato perchè il nostro Wade vorrebbe morire, e per quanto ci provi, il suo fattore rigenerante alla Wolverine non lo permette. Ci vuole una missione con gli X-Men per riuscire a puntare al prossimo passo della sua (lunga) vita. Sembra triste, ma credetemi, sono tutte risate, Wade è maturato parecchio, così come il suo alter ego, ormai incastrato nella parte. C'è questo personaggio che attendevamo tutti al varco, Cable, interpretato dal mitico Josh Brolin, che ovviamente non delude le aspettative. La sua missione è uccidere un ragazzino mutante, visto che nel futuro da dove proviene, ha perso la moglie e la figlia per colpa sua. Sulla carta sembra celebrale, sullo schermo invece è tutta azione, adrenalina, musica dubstep (ma anche Thunderstuck degli Ac/Dc fa la sua porca figura) e colpi bassi. Si ride, ragazzi, si ride. Camei di un certo livello, tipo Robert Maillet in prigione che non ho capito bene chi rappresenta...come? Non sapete chi è Mailett? L'avete visto come il pilota russo su Pacific Rim, ma forse lo ricordate come il bestione che picchia il re Leonida su 300. No, niente? Ma almeno riconoscerete tutto il team dell'X-Force, con le comparsate divertite di Terry Crews (vedi la trilogia de I Mercenari), Bill Skarsgard e il suo vomito acido (è il nuovo Pennywise di IT)e ...Brad Pitt! Tantissimi i momenti da ricordare, anche se sostanzialmente Cable quasi riesce a rubare la scena, (doppiaggio di Pino Insegno a parte), come la lotta tra Colosso e Fenomeno, ma forse la cosa più spettacolare sono proprio le 2 scene dopo i titoli di coda, che riescono a mettere pace su tutto. Ma su proprio tutto, oh. VOTO: 4 /5


FERAL

Altro filmetto anonimo IFC con tanto di salto di fede alla Assassins Creed per sto Feral, che ho accettato di vedere solo per la presenza di quella gnocc di quella bravissima attrice che porta il nome di Scout Taylor Compton, la laurie dei 2 Halloween di Rob Zombie. Anche se qui è tutto tranne che brava (o bella). Sono un classico gruppo da film slasher, questi 6 ragazzi tutti appena usciti dalla scuola medicina. Parlano tutti della specializzazione che prenderanno, ma il pubblico è attratto più dalla relazione della Compton, in quanto lesbica dichiarata, ai danni dell'ex fidanzato, lì proprio davanti a lei. Si, mentre si slinguazza la nuova fiamma. Comunque sia non c'è molto tempo per godersi la scena, arriva subito il primo omicidio, esattamente mentre si cerca di fare sesso, come vuole il genere slasher, solo che scopriremo che non si tratta quel tipo di film. Il villain è un infetto. Un individuo che afflitto da qualche strano virus, ha raggiunto uno stato bestiale, e ha puntato proprio quel gruppetto. In cerca di aiuto, prendono la porta dell'unico chalet di quei boschi, dove esce un Lew Temple col fucile, che li mette in guardia e fa capire con le buone, che è necessario terminare gli amici feriti dalla creatura con una fucilata in testa. Che sappia qualcosa? Parte come uno slasher, diventa un film assedio, che però racconta di virus. Bel minestrone! Non mancano i luoghi comuni o le cose già viste, come l'amica a letto stile Cabin Fever, o classica botola che fa tanto Evil Dead, però alla fine di tutto il film non è nulla di speciale. Insomma come quasi tutti i prodotti IFC. VOTO: 3/5


ATOMICA BIONDA

Questo ci ha fregato un pochino, visto che lo credevamo un action duro e puro, magari con una regia ultrapop visto l'uso di quei font colorati, e poi è lo stesso regista che in questi giorni ci sta regalando le avventure di Deadpool, quindi cosa potevamo pensare? La realtà è leggermente diversa, in quanto Atomica Bionda è una spy-story e anche dannatamente buona. I clichè ci sono tutti, la vicenda è raccontata come un flashback durante un interrogatorio, ci sono intrighi, gente che fa il doppio gioco, non si sa mai di chi bisogna fidarsi...e poi c'è l'action. Fino a metà film mi sembrava buono, ma senza niente di speciale, nessuna scena particolarmente figa. E poi arriva. Una lunghissima sequenza d'azione (apparentemente) senza stacchi. Ma è proprio lunga eh. Inizia per strada, con un inseguimento in macchina, poi per le scale di un palazzo, fino a dentro un appartamento, tra scazzottate e sparatorie, con la Theron che man mano rimane ferita, e giustamente, sfinita. Bravo James McAvoy, e anche Bill Skarsgard anche se potevano dare un pò di più. Sprecato invece il grande John Goodman. Ottima la soundtrack, ricca di brani molto eighties, e forte anche la regia che passa da statica a dinamica in tante occasioni (sembrano 2 registi in effetti). Tutto ambientato alla fine degli anni 80 sullo sfondo della caduta del muro di Berlino, con una fotografia freddissima, un pò come la guerra stessa. VOTO: 3 /5

E anche stavolta ce l'ho fatta, e se siete arrivati fino alla fine, ce l'avete fatta anche voi, siete sopravissuti alla mia scrittura post-10-ore-di-lavoro. Se vi ho convinto a vedere qualcosa, condividete il blog, e fatelo conoscere ai vostri amici, e non dimenticate di commentare!

12 commenti:

  1. Con "The Strangers: Prey at Night" ho apprezzato un casino il cambio di registro (tutto molto figo, e poi c'è quella cazzo di zoomata da campo lungo nella scena in piscina che mi ha ricordato troppo il jump scare con le cesoie de "L'Esorcista III").
    Per quanto riguarda quel peracottaro di Eli Roth, il bello del "Death Wish" di Winner è che Bronson ammazzava gente a casaccio (e non per forza i diretti responsabili dell'omicidio dei suoi cari, quindi la sua violenza non portava fondamentalmente a niente), qui invece diventa un rape/revenge con Bruce nella parte della final girl (e poi oh, da quando ha fatto gli spot Vodafone sembra morto dentro).

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  2. Premesso che non ho visto il death wish originale (ma solo un paio di sequel pessimi) la versione di Roth a me è piaciuta, un revenge movie divertente e fracassone, a mio avvviso Roth è un regista molto sottvalutato, i primi due Hostel sono validissimi, con Knock Knock si è destreggiato bene nel campo del thriller psicologico e con questo death wish ha realizzato un buon film d'azione, inoltre si vede che è uno di quei registi nerd che ama cio che fa e lo fa per passione e non per vil denaro, quindi per quello che mi riguarda Eli Rocks!!!!!!

    The Strangers 2 anche mi è piaciuto, molto meglio del primo che si era simpatico, ma è il classico filmetto che lo vedi e lo dimentichi 5 minuti dopo. Il sequel è uno bello slasher con una mezz'ora finale veramente ben fatta, scorretta e cattiva, e come detto le musiche alla Carpenter e quei campi lunghi erano davvero azzeccati

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  3. L'idea di Eli Roth che fa le cose per passione e non per "vil denaro" è piuttosto romantica e molto ingenua (i fan movie girati nei ritagli di tempo sono fatti per passione, il buon Eli i soldi li vuole eccome e fa bene, perché è il suo lavoro).
    Io non lo trovo un regista particolarmente interessante, in parte per lo stile greve e la mano pesante, in parte per quell'aura da genietto dell'horror che vuole omaggiare ad ogni costo il genere ma senza riuscire a comprenderlo - un po' come quei bambini tonti che smontano un giocattolo per capire come funziona ma poi non sanno come rimontarlo.
    L'opposto di uno come Craig Zahler, insomma.

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    1. ahahaha allora vorrà dire che sono un romanticone ingenuo XDXD
      Scherzi a parte, ovvio che Roth si fa pagare e ci mancherebbe, ma è innegabile che è uno che si diverte e ci mette la passione, non è il classico mestierante di turno che fa un film su commissione ecc..., poi ovvio sono gusti, a me il suo stile pazzoide, gore, scorretto e a tratti ironico piace, poi ovvio che non è un maestro, ma rimane un regista in gamba IMHO e in questi anni dove su 10 horror che escono 9 sono ghost story pg 13 piene di jump scare prevedibilissimi e noiosi ben venga il cinema di Roth.

      Zahler pure è in gamba ;-)

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    2. d'accordissimo su questo, Roth è un'alternativa più divertente e selvaggia rispetto all'horror medio da multisala (a posteriori, il suo "Knock Knock" mi è piaciuto parecchio e anche "Aftershock" non era niente male - anche se lì figurava come produttore, ma la sua zampata c'era tutta).

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    3. Vero, anche aftershock non era male ;-)

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    4. Qui però nessuno fa caso che il suo prossimo film in uscita è una cosa PG-13 con Jack Black.
      Se finisce nel cimitero dei registi horror finiti a fare tutt'altro mi dispiacerebbe.
      Non sarebbe tremendo vederlo nei prossimi anni a firmare qualche cinecomics senza la sua "mano pesante"? Molti finiscono così! Tipo John Watts, da Clown a Spiderman Homecoming, o Scott Derrickson che da Emily Rose, Sinister, Hellraiser 5 mi va a fare Dr. Strange. E ancora James Wan che da Insidius o Conjuring arriva a Fast 8 e Aquaman :-/ Raimi, vabbè almeno è l'unico che riesce a far vedere il suo stile in qualunque film, tra zoomate, carrellate ed inquadrature nevrotiche. Tutti gli altri? Dubito che in quella casa degli orologi si parlerà di scopate o ci sarà qualche schizzo di sangue. Su Death Wish l'unico momento alla Roth è la scena della palla da bowling secondo me :-(

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  4. No, non sarebbe terribile. Sarebbe plausibile. :-)
    Magari è pure quello che vuole, vai a sapere.
    Secondo me, però, qui ci sta un ragionamento: gente come Derrickson, Wan e Watts sono talmente dei fuoriclasse da essere stati "promossi" al mainstream più becero grazie al loro talento indiscusso e al semplice fatto che, dove li metti, quelli ti portano a casa il risultato. Sono registi che magaro nascono con l'horror, ma si trovano a loro agio anche con altri generi (quant'è bello "Cop Car" di Watts?).
    Con Eli il discorso è diverso: lui inizia e finisce con l'horror. E pure quello - a mio avviso, badate bene - non è che gli riesca sempre coi fiocchi.
    Figuriamoci il resto.

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  5. Cioè, lo dico con zero cattiveria, ma secondo me porello ogni tanto non ce la fa.
    Quando penso al cinema di Eli Roth, la prima cosa che mi viene in mente è VIVA LA FICA scritto col pennarello sulle pareti di un treno in "Hostel 2". Assurdo, ma è così.
    A suo favore: se invece di Rodriguez e quella roba da semi-ritardati di "Machete" avessero deciso di sviluppare il fake trailer di "Thanksgiving", ci saremmo divertiti di più tutti quanti.

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  6. So che verrò lapidato ma a me James Wan ha rotto le palle, è stata una delusione, era partito alla stragrande col primo Saw e con Death Sentence, poi si è venduto facendo horrorini pg13 visti e stravisti, io sto gran clamore intorno a Conjuring e Insidious proprio non lo capirò mai, ok non sono brutti film, sono girati bene, curati ecc... ma a fine visione non lasciano nulla, infatti io li confondo pure, anche perchè usa gli stessi attori per entrami i film, poi ora si è svenuduto totalmente con cazzate come fast & furious, il telefilm di mcgayver e ora acquaman....
    Quindi ok, magari Roth ha uno stile più grezzo, i suoi film sono meno raffinati e artisitici, ma lo preferisco mille volte e infatti per tornare al post di pincio piango assai al pensiero che abbia fatto la favoletta per pargoli con Jack Black (che essendo un rockettaro mi è simpaticissimo), ma se anche Roth mi passa dal cinema gore a quello commerciale e perlopiù per famiglie mi cascano le braccia.

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  7. ast & furious, il telefilm di mcgayver e ora acquaman....

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  8. un gran numero di musicisti diversi, l'hanno illuminata sulla musica mondiale, hanno portato nuove idee e anche https://www.cineblog01.land/ il cinema.

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