mercoledì 31 gennaio 2018

|Che accidenti ho visto ultimamente?| Batman & Harley Quinn, John Wick 2, Your Name, Nightworld, My Little Sister, Nerve, Amityville Il Risveglio, The Midnight Man, Insidious 4, La Torre Nera

Tra i buoni propositi dell'anno nuovo c'era anche la missione di dedicare qualcosa in più a questo Blog, anzi a dirla proprio tutta, sono tantissime le attività alle quali vorrei dedicare più tempo, vedi la pagina facebook, il canale youtube, ma sopratutto i video, tra corti, classifiche e recensioni. Ma già che ci siamo, pensiamo anche al benessere, andiamo in palestra, lustriamo casa, facciamo la spesa, laviamo la macchina... E invece no. Sono messo peggio di prima, con tante cose da fare e pochissimo tempo libero, pertanto c'è da scegliere: Vedere i film - e di conseguenza ampliare il mio piccolo mondo, o promuovere le attività elencate sopra per il bene di qualcun altro. Ho scelto i film. Come risultato, c'è parecchia roba di cui parlare, pertanto di seguito i film visti sotto Dicembre. Buona Lettura.

BATMAN & HARLEY QUINN

Strano che sia arrivato in contemporanea in italia con l'uscita del bluray americano. Se ora importano tutti i lungometraggi animati della DCanimated, sono fregato! Tocca ricomprarli tutti, specialmente se hanno Marco Balzarotti. Comunque sia, il titolo la dice lunga. Poison ivy stringe alleanza col dottor Wudroue per creare un virus che trasformi tutto in piante e alberi. Batman deve intervenire, e per trovare Ivy decidono di contattare la sua ex-alleata, Harley Quinn. Il problema è che la ragazza cerca anche di rigare dritto negli ultimi tempi, ma quando si tratta di divertirsi e lanciarsi in azione, la Quinzel non si tira certo indietro. Scemo è scemo, su questo non ci sono dubbi. Sicuramente un prodotto leggero da vedere per farsi due risate. Avete presente l'episodio della serie animata anni '90 dove Harley viene rilasciata da Arkham e nel giro di un giorno combina un casino dietro l'altro? Ecco siamo da quelle parti. Gli sceneggiatori hanno cercato di mettere insieme il più possibile Harley con Nightwing e Batman, sottolineando in ogni momento i caratteri diversi. Poi ovviamente ci scappa di tutto: scoregge nella batmobile, vomito nel batwing, sesso (?), un musical, catfight, piante mutanti, e chi più ne ha più ne metta. C'è pure un momento triste che stona abbastanza con tutto il resto, lascio a voi la sorpresa. Comunque la mettiamo Harley rimane irresistibile, e questo cartoon è da vedere per tutti i fan che si dichiarano tali. Unica nota stonata, proprio la voce di Harley: sia in italiano, che in inglese non si può ascoltare. (si, hanno cambiato anche la doppiatrice americana) VOTO: 3 /5



JOHN WICK 2

Il primo John Wick era un buon action movie, e dimostrava che Keanu Reeves nonostante l'età che avanza, riesce ancora a prendere la gente a calci nel culo, specialmente se ha la luna storta. All'inizio di quel film gli moriva la moglie, poi in sequenza gli entrano in casa, gli rubano la macchina e gli ammazzano il cane. Un pò troppo, non trovate? Segue la vendetta, fatta di sparatorie forsennate, mescolate sapientemente con un buon mix di arti marziali. Qui c'è un numero due, pertanto come da prassi è necessario alzare il livello. Ecco allora che le sequenze d'azione diventano ancora più grandi, più elaborate, più spettacolari. Ed è questa la chiave di registro: Spettacolo. Non dovete dimenticarlo - la sospensione dell'incredulità deve regnare sovrana nella vostra testa durante la visione. Keanu in questo film si lascia ricattare da Riccardo Scamarcio, che lo conduce a Roma per ammazzare la sorella. Ovviamente il tradimento è dietro l'angolo e il povero John Wick si troverà con un esercito di serial killer che cercano di accopparlo in ogni momento della giornata. Pertanto ci saranno sparatorie ovunque, nella metropolitana, in un concerto, sotto dei tunnel, per strada, e ovviamente i passanti si fanno i fatti loro, che sono talmente abituati a vedere scazzottate e coltellate che ormai non ci fanno più caso. Se anche voi siete come loro, potete rifarvi gli occhi nel vedere l'eleganza di Keanu che affronta un sacco di tizi con il suo mix di jujitsu, judo, taekwondo con meno stacchi possibili, in caso contrario troverete un sacco di forzature (leggi "stronzate"). Cameo irrisorio di John Leguizano, molto più divertito invece Laurence Fishbourne. Pensate che avevo preso il film a scatola chiusa in bluray con il black friday e ho trovato solo ora il tempo di vederlo. VOTO: 3.5 /5


YOUR NAME

Premessa: non guardo molti cartoni animati giapponesi, ma ogni tanto se mi arriva la voce che c'è qualcosa di meritevole, gli regalo una visione, anche se non è il mio genere. E questo Your Name decisamente non è il mio genere, eppure secondo me è un opera che tutti dovrebbero vedere almeno una volta. Poi ovviamente, se la tua ragazza va a comprarsi il bluray a scatola chiusa, è come se una forza ti dicesse "non puoi scappare." (si, la forza si chiama Pamela). La storia vede coinvolti una ragazza e un ragazzo, (come sempre) lui vive a Tokyo, è uno studente che vive con il padre, ha una vita normalissima, con tanto di amici, persino un lavoro in un ristorante italiano, mentre lei vive in un piccolo villaggio giapponese, dove la noia regna sovrana e la vita passa monotona, tra lavorare a maglia con la nonna e la sorella più piccola, e spostarsi in bicicletta per le strade, in cerca dell'unico distributore di caffè. Un giorno, dopo il passare di una cometa, i due si svegliano nel corpo dell'altro per 24 ore. E succederà più volte. Esatto, la classica storia di scambi che abbiamo visto in migliaia di fumetti e cartoni animati. I due in questo modo avranno modo di conoscersi, e mettersi alla prova finchè...no - aspettate, se non l'avete visto è giusto che non vi dica altro. Nella seconda parte c'è un pizzico di Final destination, ma nulla più. Qui si parla di sentimenti, di amore, e in generale di cose che cozzano parecchio con i miei gusti, che per lo più vedono donne nude squartate da qualche energumeno con un arma da taglio. Eppure mi è piaciuto molto, è scritto bene, i personaggi sono okay, i disegni sono qualcosa di perfetto, (ma è inutile parlarne visto che i giapponesi sono i maestri indiscussi dell'animazione) per il resto cosa volete, sarà la vecchiaia. VOTO: 4 /5


NIGHTWORLD


Robert Englund aveva pubblicizzato largamente questo Nightworld, su facebook diceva di essere "very proud" del risultato ottenuto. Capite allora che un fan deve iniziare a costruirsi un aspettativa. Che prontamente ogni volta viene demolita. Questo Nightworld non è nulla di nuovo, è realizzato in totale povertà, e si vede. Un colloquio a buon fine porta una guardia di sicurezza a badare ad una strana porta nei sotterranei di una grande villa, monitorata continuamente dalle telecamere. Cosa accidenti nasconde quella porta? Non ci è dato saperlo fino alla seconda metà del film, quando entra in scena Englund nei panni del custode precedente, ora un non vedente. Io posso capirlo benissimo a Robert, che una volta arrivato ai 70 in ogni ruolo vuole essere diverso, e va benissimo così. Cosa c'è di più figo di un personaggio non vedente in un mondo dove gli occhi non servono? Nella seconda metà, si può dire - che tanto il trailer sputtana tutto lo stesso- scopriamo che la porta nasconde un vuoto, un buio totale, che fa da nesso tra questo mondo e un altro, possibilmente l'inferno, o comunque un altra dimensione. Insomma nasconde il finale di "..e tu vivrai nel terrore - L'aldilà" di Fulci (uno che lo spoiler te lo mette proprio nel titolo del film). In effetti fa figo vedere Englund, sta povera guardia che capisce benissimo che la sua presenza scenica non vale un cazzo davanti al grande Freddy, e l'immancabile femmina di turno, come dei viandanti che si muovono nel vuoto alla Insidious (ops - altra cosa già visitata). Però finisce lì. Idea vecchia, usata molto meglio in altri film, per la serie "se non ho i soldi, perchè lo devo fare peggio degli altri?". VOTO: 2 /5


MY LITTLE SISTER


L'horror italiano ha bisogno di rinascere. Federico Zampaglione (Shadow), Raffaele Picchio (Morituris) e Gabriele Albanesi (il bosco fuori) ci avevano provato, c'erano riusciti, ma per qualche ragione sono ritornati al nulla. E oggi l'italia è ancora lontana dai fasti Argentiani o Fulciani, certo - ha provato i cinecomics (Jeeg Robot, il ragazzo invisibile), ma alla fine ritorna sempre alle commedie. L'unico genere in grado di incassare cifre così astronomiche che sorpassano i kolossal hollywoodiani. E qui mi chiedo: "Cosa cazzo ci vuole a fare uno slasher?" Cosa ci vuole a mettere 4 giovani in un bosco che vengono fatti a pezzi da un tizio con l'ascia? Ci vuole molto poco, ecco. E allora quando sotto le feste natalizie mi trovo davanti ad un 3x2 all'unieuro, e devo scegliere se prendere il bluray dell'ultimo capitolo del Pianeta delle scimmie, o il dvd di My little sister, perchè cazzo ero così indeciso? Ve lo dico io perchè. Perche' da una parte c'è un film che anche se non l'hai visto, conosci bene gli altri sette, e quindi quanto potrà essere meglio (o peggio), mentre dall'altra...uno slasher italiano che potrebbe far compagnia a quei tizi che ho menzionato prima. In fondo a volte basta il passaparola se un film è valido. A me non mi è arrivato niente, magari ero il primo. Oppure no. Il film non parte neanche tanto male con un tizio che gioca a fare faccia di cuoio staccando la faccia ad una vittima come un francobollo, eppure già quasi da subito qualcosa non va. Come il doppiaggio. Io lo ammetto, non ce l'ho fatta, e dopo 5 minuti, massimo 7, ho messo l'audio in inglese con i sottotitoli italiani. Doppiaggio fatto in cameretta, probabilmente, a livello amatoriale come tutto il resto.
La storia non è nulla di speciale, e questo killer vuole essere minaccioso camminando come un vecchietto con la sciatica. Ah, è anche mingherlino, contrariamente a quello che vuole suggerire la locandina. La ragazza protagonista ci prova, e va benissimo, ma tutto il resto è veramente bruttarello. Apprezzo molto il tentativo di creare un personaggio schizzato, ma questo qui non ha proprio nulla di buono, non fa paura, non è appariscente, recitazione pessima, specie quando si mostra in faccia. Un background così cretino che bisogna vederlo per crederci. No, niente da fare, nemmeno come trash mi divertirebbe. Bocciato. VOTO: 1 /5


NERVE


La tecnologia è sicuramente un bene, ci aiuta nella quotidianità, fornisce svariate scappatoie ai nostri lavori e se utilizzata bene è indubbiamente un ottima cosa. Ma come tutto, un utilizzo improprio può diventare un incubo, come dimostrano le 4 stagioni di Black Mirror. Prendete i social network. Ditemi a cosa servono, se non a fornire informazioni (spesso sbagliate), scambiare opinioni con altra gente in maniere virtuale, ma sopratutto per mettersi in mostra. Mettete lo strumento in mano a degli idioti, come dei teenagers, ed ecco che sapranno trasformarlo in una corsa a chi ha più visualizzazioni. C'è Emma Roberts (Scream 4, Scream Queens), che inizia a competere con un amica realizzando video dove viene sfidata a fare determinate azioni. Tutto questo perchè ha rotto con il fidanzato in quanto era "noiosa". In questo tipo di applicazione, gli utenti propongono le sfide che possono essere accettate o meno, e vengono pagate profumatamente in base al rischio. Si inizia da baciare uno sconosciuto, a scoreggiare in pubblico, fino a rubare nei negozi, guidare ad occhi chiusi e così via. Ovviamente va a parare su altre cose, ma il messaggio rimane che siamo tutti schiavi di questa tecnologia inutile, e di conseguenza siamo degli idioti. Spero che non sia così. Il film comunque non è male, sembra proprio una lunga puntata di Black Mirror con la Roberts e Dave Franco. VOTO: 3 /5


AMITIVYLLE - IL RISVEGLIO


Quante cose brutte avevo sentito per questo film, ma fortunatamente non è poi così male. Sembrava che la produzione si sia trascinata per diversi anni mille problemi, che vanno dai cambi di sceneggiatura, di budget e persino di registi. Non sono esattamente un fan della saga di Amityville, in quanto ho visto solo i primi tre più il remake del 2005, che non sono nulla rispetto ai 15-18 sequel (ufficiali e non) di una saga sicuramente longeva, ma anche tra le più povere che si siano mai viste. La trama è sempre la stessa: c'è questa abitazione a Amityville che sembra "stregata", nel senso che in cantina, dietro a un muro chissà cosa avranno mai fatto tempo addietro. Oggi ogni persona che la compra o la affitta per "il prezzo ridicolo", finisce sempre per sentire delle voci o delle presenze che quando non dicono come comportarsi, decidono direttamente di possedere qualcuno per fare qualche strage. Era la trama del primo, del remake, e anche del secondo. Di "vero" c'è solo un libro, che testimonia una mattanza avvenuta anni fa quando l'abitazione apparteneva alla famiglia Defeo. Una notte il figlio grande ha preso un fucile e non l'ha messo più giù accoppando madre, padre, 2 sorelle e un fratello. Se volete un bel passatempo, recuperate il secondo film "Amitivylle Possession" che ripropone per bene questo racconto. E "il risveglio"? Serviva alla serie? Secondo me un bel Si. Il film parte benino, si prende un sacco di tempo (troppo, per i più giovani che vogliono un botto di sorround ogni 5 minuti) per costruire un pò i personaggi. C'è Jennifer Jason Leigh (The Hitcher) nei panni di questa madre pensierosa, con una figlia piccola, una più grande modello gotico, e uno in coma, che deve essere costantemente attaccato alle macchine. Una volta trasferiti nella magione maledetta (ovviamente), a scuola la ragazza è snobbata da tutti, tranne che da due nerd perchè "è troppo figo, vivi nella casa di Amityville" e mi sono caduti gli occhi quando uno di loro ha tirato fuori dallo zaino i dvd dei primi 3 film. Ad un certo punto si concedono anche una maratona notturna, mostrando praticamente i momenti salienti del primo capitolo. Si vedono pure Margot Kidder e James Brolin, avranno avuto i diritti alla Mgm? Comunque sia, come diceva Brad Dourif su L'Esorcista 3, "i catatonici sono così facili da possedere", pertanto ecco che il fratello in coma...si dai, lo immaginate. Insomma un pò metacinema, un pò Amityville, un pò Patrick. Per me il risultato non è proprio malvagio. Ah, c'è pure Kurtwood Smith, il Clarence di Robocop, che ad una certa si accorge che non è stato pagato abbastanza e si leva dalle scatole. VOTO: 3 /5


THE MIDNIGHT MAN


Primo horror al cinema di quest'anno, su consiglio di Robert Englund che al Milan ComicCon ci aveva detto "i Think that Midnight Man will be good". Ci diceva che il regista aveva lavorato con lui in Behind the Mask, che Lin Sahye è grande, e insomma ci aveva alzato un pò l'aspettativa. Però qualche giorno dopo avevamo visto Nightworld, pertanto un pò ci siamo ridimensionati. E abbiamo fatto bene. The Midnight Man è un piccolo film. Piccolissimo, che non pretende assolutamente niente, non osa niente ma si lascia guardare e ti lascia con un vaffanculo prima di andare via. Inizia con l'inquadratura di una villa, che vedremo circa 300 volte in tutto il film, dove dei ragazzini giocano ad uno stupido giochino con gessetti e candele, invitando una specie di Freddy Krueger in casa, che ovviamente uccide 2 ragazzini su 3. Il secondo esplode in un gayser di sangue che Johnny Depp si sarebbe emozionato se avesse ripensato al primo Nightmare. Adesso che ci penso, muoiono 2 bambini nei primi 5 minuti di film, quindi si, qualcosa riesce ad osare. Poi c'è lo stacco ai giorni nostri, con la bambina sopravvissuta che ora è Lin Shaye, nei panni di questa vecchietta arteriosclerotica pazza, che darà parecchio filo da torcere alla nipote (Gabrielle Haugh, vista anche su Jeepers Creepers 3). Visto che i personaggi erano pochi, a metà film arriva l'amichetto numero uno, poi la comparsa numero due, e iniziano a giocare col tizio del titolo, che per un pò spaventa i ragazzi finchè non si scoccia che si è fatta una certa ora. Robert Englund interpreta un dottore, recita la sua parte con convinzione e classe, un pò come se fosse un moderno Peter Cushing, anche se sta meno di 10 minuti sullo schermo. Ma la parte del leone è comunque della Shaye, perennemente in bilico con il ridicolo. Per il resto la regia è buona, con pochi stacchi ed inquadrature fisse, le musiche sono valide, e il mostro...bhè, forse è qualcosa di già visto. Più e più volte. Il fatto è che cose come Bedevil, Bye Bye Man e ora questo Midnight Man (e prossimamente SlenderMan) sono tutte cose che lasciano il tempo che trovano. Film decenti, per carità, a livello di sangue ci siamo, gli effetti artigianali largamente utilizzati al posto di quelli digitali, impiegati invece come ritocchi o contorni, eppure sembrano tutti uguali. Alzate un pò i livelli quel tanto che basta per farci ricordare qualche battuta o qualche momento ultragore, echecazzo. VOTO: 3 /5


INSIDIOUS 4 : L'ULTIMA CHIAVE


E dopo MidnightMan, la domenica dopo di nuovo al cinema, di nuovo in una sala vuota, di nuovo 5€ di biglietto. Stavolta per Insidious 4, mettendo già le mani avanti perchè non leggo "diretto da James Wan" nella locandina. Siamo ancora dalle parti del terzo capitolo (anche se quello era diretto da Leigh Wanhell), alle prese con una storia che ruota stavolta tutto sul personaggio di Lin Shaye (anche qui!). Si inizia infatti con Elise, alle prime manifestazioni dei suoi poteri da futura medium, con la sfiga di avere un padre che lavorava come guardia carceraria in un penitenziario a 50 metri da casa. Immaginate che bellezza - ogni volta che qualcuno finiva fritto nella sedia elettrica l'unica persona che poteva vedere il fantasma bestemmiare mentre cammina in giro per la casa aveva dieci anni, con un fratellino spaventatissimo e un padre armato di cinta e birra scadente. Lo stacco ai giorni nostri vede sempre Elise, richiamata per un caso di apparizioni proprio nella sua ex-dimora. I colpi di scena non si fanno aspettare, peccato che in questo Insidious 4 ci sono due, se non addirittura tre storie diverse, tutte combinate. C'è la storia di Elise da bambina, con l'omicidio della madre, c'è la storia del nuovo proprietario della casa, più schizzato di quanto pensavamo, e poi c'è la storia del fantasma rinsecchito (il solito Javier Botet, vedi Mamà, Rec e via dicendo) che possedeva i vari malcapitati, compresa la nipote di Elise. Ci si para un pò le chiappe, collegando il primo film mostrando Dalton il una scena che non si capisce se sia messa lì a caso, o per puro fan-service, e già che ci siamo mostriamo un altra nipote con "il dono" di Elise di andare nell'aldiquà, o sottosopra, chiamatelo come volete. Tutto questo caso mai la Shaye decidesse di ritirarsi dal cinema o altro, e la Sony volesse spremere il franchise di Insidious per il direct-to video. Così Wan e Whanhell ci pagano l'abbonamento netflix e qualche altra cagata. Per me possono chiuderla qua, che tanto ormai si vede che non sanno più come procedere. VOTO: 3 /5 


LA TORRE NERA


Ne avevo sentito parlare male, ma a vederlo è stato persino peggio. Io voglio molto bene a Stephen King, visto che i suoi incubi su carta ci hanno accompagnato (e continuano tutt'oggi) a diffidare di tombini, Plymounth Fury, teenager telecinetiche, invasati religiosi, scrittori, cani San Bernardo e chi più ne ha più ne metta. Ma mentre molti dei suoi racconti per quanto lunghi, sono progettati per essere a fiato corto, con un inizio, svolgimento e conclusione, questa Torre Nera sembra designata per essere un'avventura infinita creata apposta per una serie di libri, un pò come per Harry Potter o Il signore degli Anelli, e giustamente questo primo film è quello con l'ingrato compito di presentare i personaggi. C'è il solito ragazzo protagonista un pò outsider, orfano del padre, senza amici, perche è strano agli occhi di tutti in quanto sogna cose bizzarre, tipo un pistolero di colore con le fattezze di Idris Delba, ma anche Mattew McConaughy che sembra messo lì per fare cose cattive. Ovviamente c'è di mezzo un mondo più grande con un ennesimo cattivo che vuole entrare nella nostra dimensione per portare bla bla bla, ma per fortuna prima deve abbattere la Torre del titolo, e per farlo gli serve il ragazzino protagonista, in quanto è "l'eletto". Poi certo, il pistolero non è messo a caso, è il protettore dell'universo perchè "spara con il cuore". Mai sentito un cumulo di stronzate simili, e sono cresciuto alla fine degli anni '80. McConaughy per tutte le due ore non fa che imitare Christopher Walken su The Prophecy, veste uguale, uccide allo stesso modo e non ho fatto altro che mandarlo a cagare ad ogni comparsa. Lo preferivo con la gamba radiocomandata su Non aprite quella porta 4. Per il resto niente da fare, trama stupidina, protagonisti che non hanno un minimo di mordente, di appeal, non sono simpatici, non destano interesse, non hanno motivo di esistere. Dubito che faranno la parte 2. VOTO: 2 /5

E siamo alla fine del primo mese di questo 2018. Si prospetta un anno decisamente interessante, sia per il cinema, che per altre cose. Restate nei paraggi se vi va.

2 commenti:

  1. Uhm no con tutto il bene che voglio al DIO Robert NO Midnight Man non è affatto good, è pessimo sotto ogni punto di vista, al cinema io e i miei amici eravamo increduli, soprattutto nell'ultima parte scritta veramente coi piedi, con personaggi e dialoghi al limite del ridicolo, peccato perchè l'inizio coi bimbi splattati prometteva bene, ma poi il film si perde per strada... è davvero triste vedere come il grande Robert non azzecchi più um film da secoli, so che lui non vuole più interpretare Freddy, ma forse è il caso che ci ripensi e si rimetta il guanto e il cappello, solo così secondo me potrebbe tornare ai fasti di un tempo, in fondo ha 70 anni non 100, se Sly anch'egli 70enne fa ancora Rocky e Schwarzy 70enne fa terminator perchè Robert non può rifare Freddy, come ruolo è anche meno fisico e meno faticoso del pugile di Philadelphia o del T-800 ;).

    John Wick 2, figata super ;-)

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    1. Pensiero più che giusto. Però non lo so, forse è stufo e vuole robe diverse.

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