venerdì 23 dicembre 2016

|Recensione| Rogue One - a Star Wars Story


Dicembre. Tempo di Natale, tempo di regali. E tempo di Star Wars. Sembra infatti che dopo l'acquisizione della Disney, ci troveremo ad ogni Dicembre un film sulla saga, un sogno che sembra realtà per tutti i trent'enni cresciuti a pane e Guerre Stellari. Ed eccoci al primo di questo esperimento, che già sta ottenendo il successo sperato: un sacco di critiche positive, fan in brodo di giuggiole, e qualche bastian contrario. Il film di Gareth Edwards (nato con "Monster" e diventato qualcuno con il Godzilla del 2014) stà semplicemente eseguendo il suo compito - fare da contentino in attesa del vero sequel della saga in uscita il prossimo anno. E io? Come mi è sembrato? Come ne sono uscito?

IL FILM

Un pò perplesso. Era Il mio stato all'uscita del cinema. Mentre il mondo è entusiasta per questo nuovo Star Wars, io sono qui a domandarmi la sua necessità, o meglio, il "perchè ora". Lo scorso anno abbiamo visto Il Risveglio della Forza, che proseguiva gli eventi di episodio 6 (il Ritorno dello Jedi), dando vita ad una nuova trilogia, del quale ora aspettiamo la continuazione. Ritornavano i vecchi personaggi e se aggiungevano dei nuovi, c'era un nuovo cattivo che ha raccolto un sacco di pernacchie e fischi, e momenti simpatici, c'era ironia, senso dell'avventura, dell'azione, quello che è. Bello o Brutto che sia, era inevitabile che avrebbe sollevato domande, tra i neofiti e gli amanti della "sacra trilogia": non è esattamente una passeggiata buttare giù uno stile registico bilanciato tra vecchio e nuovo. Il Risveglio della forza era decisamente sul "nuovo", mentre non abbiamo dubbi che Rogue One sia sul "vecchio". E non è un male, assolutamente. La trama è semplice: Si colloca tra l'episodio 3 e 4, a cavallo tra trilogia vecchia e nuova. Ci verrà spiegato come nasce la Morte Nera, e chi ha portato il messaggio con il punto debole ai ribelli di episodio 4. Da li in avanti sappiamo tutto. Insomma, una storia di collegamento, una cosa semplice. Non c'era bisogno neanche dei classici titoli a scorrimento a quanto pare (scelta già di per se discutibile). Tuttavia ci sono altre cose che non mi hanno del tutto convinto. 

I CONTRO:

Per prima cosa i personaggi: Nell'universo di Guerre Stellari, ma in generale in ogni film che si rispetti, i personaggi sono sacri. Ti piacciono, vuoi vederli nelle loro avventure, piccole o grandi che siano, e per affezionarti a loro, hai bisogno di tanti input - capire come pensano, come parlano, e per questo spesso occorrono più film. Non è il caso di Rogue One, che inscena un gruppetto di avventurieri del quale (massima sincerità- non ricordo neanche i nomi, a parte Jean e il robot K-2) ci sono attori molto bravi, che fanno parti incredibilmente povere. Come Forest Whitaker e Donnie Yen. Il secondo in particolare lo adoro, ma non ho ben capito chi sia nel film, nè cosa cerca, nè tantomeno il perchè si unisce al gruppetto. Sono contento solo che sia riuscito ad infilare UNA scena d'azione con le arti marziali, altrimenti sai che spreco? Meglio con l'Hannibal televisivo, allora, ma solo perchè ha una parte più importante, nonostante compaia lo stesso pochissimo. Poi ci sono le musiche. Per metà film non c'è una pista sonora che mi abbia fatto rizzare i peli, niente, nisba. Poi succede un qualcosa che preferisco non spoilerare e parte il tema portante del film, che sarà riproposto anche nel terzo atto. Ma il classico tema di Star Wars c'è solo nei titoli di coda, per il resto -le musiche non sono di John Williams e mi dispiace, si sente. Parliamo della minaccia: Il villain più grande è un tizio biancovestito incontinente di poco conto. Uno che nello scontro finale si presenta da solo con blaster, e si risolve tutto in una manciata di secondi. Il finale del film vero e proprio ce lo aspettiamo tutti, ma il pre-finale, potevamo aspettarci qualunque cosa. E invece no. Abbiamo avuto da Qui-Gon e Obi Wan contro Darth Maul, fino a Rey contro Kylo Ren. Qui invece c'è una sparatoria abbastanza meccanica dove succede quello che succede e che tutti sappiamo come andrà a finire.

I PRO

I fan sono una razza di psicopatici. Puoi strapazzarli un ora e mezza con quello che ti pare, basta che non li tradisci. E in un certo senso Rogue One non tradisce. In molte scene c'è un senso di artigianale, di sincero, e anche se non ci si strappa i capelli per la trama c'è un onestà che un tantinello spiazza. La cura delle creature, le piccole citazioni ("Ho un brutto presentimento"), camei che non ti aspetti, e non mi riferisco ai droidi R2-D2/C1P8 e D-3Bo, ma alla coppia di alieni su tatoonie che poi incontrà Luke nella celebre scena della cantina di Episodio 4. Ci sono i suoni, che comunque ogni fan della saga adora risentire, il suono degli X-wing, i modellini degli incrociatori imperiali. Una messa in scena impeccabile. E alla fine poco importa allora se non tutto torna. Se il pilota dovrebbe aver perso la memoria o diventato pazzo che sia e invece alla fine tutto apposto, o se in tutti i film gli incrociatori sono impossibili da tirare giù, mentre qui invece con un astronavetta piccina picciò riescono a spingere il bestione in rotta di collisione contro un altra astronave, no. L'importante è il cosiddetto "hype". E Rogue One mantiene l'hype. Cazzo, lo manterrà di sicuro anche negli anni a seguire, sennò come vendono l'action figure di K2?

UNA RIFLESSIONE

Ultima cosa- attori morti che ritornano in vita in computer graphic. Quando ho visto l'ammiraglio Tarkin voltarsi e presentare la faccia dell'unico Dott.Frankenstein/Van Helsing di hammeriana memoria - Peter Cushing, il cervello mi è andato in corto circuito. Dicevo "figo c'è anche-no aspetta..." e il volto è ricreato in CG, facendomi domandare per metà film se fosse giusto o no. Insomma Cushing come verrà pagato? Non voleva fare neanche l'episodio 4! Gli facevano male i piedi con quei dannati stivali da nazista, tant'è che nelle scene stava in ciabatte! Perchè non mostrare Sir Alec Guinness allora, che invece proprio gli sembrava una stronzata (salvo poi ricredersi), ma altrimenti perchè non facciamo un altro Batman con il Joker di Heath Ledger, e riportiamo in vita Bruce Lee già che ci siamo. In effetti è questa la parte che mi ha dato i brividi in tutto il film. Poi si, c'è Darth Vader, che si scatena per qualche secondo nel finalissimo come contentino per i fan che non hanno mai visto l'ombra di una spada laser in 2 ore di film. E quella scena è potente, lo ammetto, come è potente la forza, ma ci credete che appena l'ho visto a metà film, mi sembrava un cosplayer grasso col casco sistemato male? Credo siano anche 2 attori diversi, visto che in quella prima scena ha delle spalle enormi, mentre nel finalissimo è un pò come abbiamo visto su episodio 3.

CONCLUSIONE

E quindi, ritornando alla domanda all'inizio: Perchè ora? Era necessario? Preferivo vedere la continuazione di Episodio 7, in tutta sincerità. Una storia come questa poteva essere raccontata in un secondo momento, in un fumetto, un cortometraggio, un videogioco (cosa già fatta, tra l'altro). Ma mettermela ora così, crea solo una gran casino secondo me. Finite stà nuova trilogia, anche se Mark Hammill non ha finito di far calare la panzetta, e poi se proprio volete spremere il franchise con gli spin off, fatelo pure. In conclusione, non è assolutamente un brutto film, ci sono le sparatorie, le astronavi, i camei, i suoni, quello che volete. Ma non gli scontri con la spada laser, eh. Anche a livello di trama avrei piazzato Vader come villain principale, che scende di persona a cercare i ribelli che rubano i piani della morte nera. Non sarebbe stato più figo? E' pure sulla locandina! E invece no. Sta per tutto il film a fare il bagno alle terme sul pianeta di lava. Insomma, è un giocattolone per i nerds accaniti della saga con il quale potranno divertirsi per un paio d'ore prima di buttare nell'angolino. VOTO: 3 /5

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