giovedì 24 aprile 2014

|Riflessioni| Cosa ne penso di "The Walking Dead" (No Spoiler)

il 31 Marzo era andato in onda l'ultimo episodio della 4° stagione di "The Walking Dead".
Ho aspettato un pò prima di scrivere questo post, anche perchè buttare a caldo le impressioni su questa roba mi sarebbe stato impossibile, visto che dall'euforia del momento avrei sicuramente sparato una marea di caxxate.
Ma ormai è passato quasi un mese, adesso ho la mente sgombra e posso finalmente fare il bilancio su questa serie... anzi, fatemi proprio riflettere un pò su Walking Dead.


Come saprete non sono un fan delle serie tv, proprio non riesco a seguirle quasi mai, e quando mi capita, esigo che siano poche puntate, entusiasmanti, ben dirette e sopratutto concluse.
Dead Set è un ottimo esempio che risponde a queste esigenze, però và anche detto che come tutti, da piccolo vedevo X-Files, Millennium, Twin Peaks, Flash, Xena, Hercules, 8 sotto un tetto e chissà cos'altro pur di passare il tempo prima di un film / cartoon.
Allora era facile - eri piccolo, non te ne fregava nulla, ingannavi il tempo come potevi, ed era facilissimo rimanere ipnotizzato davanti alla tv. Il giorno dopo a scuola poi, era una figata, perchè c'erano compagni di classe che parlavano della puntata del cartone animato del giorno precedente, e poi il gruppo più "figo" che invece spaventava gli altri con le avventure di Mulder & Scully.

Perchè gli anni '90 non era poi tutta merda come si dice in giro...
Oggi è completamente diverso, grazie a internet, lanciare un boom è facilissimo. il passaparola è un arma incredibile, ed unita ad una buona campagna marketing è impossibile fare cilecca.
L'ultimo esempio di prodotto pseudo horror che raccolse tanti consensi prima di internet fu Buffy l'ammazzavampiri, ma col tempo qualcosa cambiò. Arrivò Lost, per esempio, seguita da How i met yout mother, Scrubs, My name is earl, Dr.House, Shield e tanti altri. Telefilm del quale, lo dico subito mettendo le mani avanti - NON HO MAI VISTO e non ci tengo particolarmente.
Però non m'importava, per lo più erano Thriller o comedy, e se devo preferisco vedermi un film di quel genere, piuttosto che seguire quelle 20-26 puntate per poi rimanere comunque in sospeso. E non sono quasi mai autoconclusive, no, devi vederle tutte, in ordine e fare pure attenzione ai particolari. Mi consigliereste di vedere una puntata a caso di Lost? Non credo. Devi vederle dalle prime, anche se non saranno mai emozionanti come le ultime puntate delle ultime stagioni. Mica come X-Files, dove ogni puntata era un caso a parte e amen. Ma ripeto, non era mio interesse e non volevo nemmeno cominciare.
Un giorno però un amico incastrato con le serie tv, mi consigliò Dexter. E mi piacque. Così tanto da seguirlo fino alla quarta stagione. In seguito mi stufò anche quello.

Che diciamolo, si reggeva tutto su Michael C. Hall.
Ma mi sono allontanato troppo dall'argomento centrale del post. Tutto questo per dire che le serie tv erano cambiate tantissimo nel corso degli anni.
Dexter ai miei occhi mi fece capire che in tv potevano mostrare una motosega, un corpo nudo,secchiate di sangue, gole sgozzate e così via. "Non è una novità, lo fanno da un pezzo con CSI" mi dissero, ed avevano pure ragione.
Con queste premesse, immaginate la mia reazione all'annuncio nel 2010 di una serie tv su The Walking Dead, che fino ad allora era un piccolo fumetto che era appena riuscito a farsi vedere.
Robert Kirman, il creatore, aveva fatto nascere quest'albo, rigorosamente in bianco e nero, dove immaginava un poliziotto, Rick, che dopo esser finito in coma, si risveglia in un mondo post-atomico, dove i morti si rialzano per mangiare i vivi. Obiettivo primario - trovare moglie e figlio. Chi avrebbe mai immaginato che sarebbe durato fino ad oggi, e sopratutto, che avrebbe avuto un tale successo?


"Sarà il film di zombie che non finisce mai" disse uno dei realizzatori, la prima puntata ad Halloween 2010, chi andava a LuccaComics si metteva le mani nei capelli, chi la registrava, chi andava a casa degli amici (era su Sky), insomma era già un vero e proprio evento.
D'altronde, come non poteva esserlo se alla regia c'era Frank Darabont (Dune, The Mist), e alla produzione Gale Ann Hurd, la moglie di James Cameron e produttrice di tutti i suoi film? Insomma il valore di produzione era già alto, e la conferma di Greg Nicotero al make up era un ennesima spinta emozionale....e poi erano solo 6 episodi, come piace a me...potevo perdermela?

Nicotero significa sempre "Qualità nel make-up Efx"
Certo che no! E Walking Dead per me fù così': i primi 3 episodi erano "Woooaaaoo...." Città vuote, masse e masse di zombie, persone che piangono, cervelli che esplodono, sangue, frattaglie...tutto bellissimo. Gli altri 3 episodi però furono un accozzaglia velocissima svolta in fretta e fuga come quando, dopo una mangiata bellissima, arriva il tempo di defecare e tirare lo sciacquone.
Insomma una roba riuscita a metà, mi erano piaciuti molto i personaggi, che conoscevo già avendo letto il primo volume "Giorni Perduti", ed avevo apprezzato parecchio le performance degli attori, da Rick, a Shane fino al piccolo Carl, perchè no...ma mi accorsi subito che tra fumetto e telefilm ci sarebbero state due strade diverse.


Gli eventi infatti accadono diversamente, il fumetto in un certo senso tira dritto in un modo, e il telefilm spesso, si perde in sottotrame inutili o aggiunge personaggi talmente sensa spessore, che guardacaso spariscono molto velocemente dalle scene.

STAGIONE 2:

La seconda stagione ricordo che aveva una campagna marketing esagerata. Non solo al ComicCon, ma ovunque apparivano trailer, interviste, featurette, manifesti sugli autobus, sui giornali, OVUNQUE.
Persino una webseries ( diretta da Nicotero, 6 episodi).
E poi già sapevamo (dalle milioni di foto) che ci sarebbe stata una sequenza enorme su un autostrada. Cosa che accade nelle primissime puntate.

Esempi dell'operazione Marketing di Walking Dead. Camion con pezzi di cadaveri, ma anche manifesti e mani che escono da sotto le grate delle strade a ricordare di accendere la Tv.
E su S.O.S fantasmi la gente rimane sconvolta al trailer che proiettava Bill Murray che lo speciale di Natale di Scrooged:

"La tua vita potrebbe dipendere da questo."
Stavolta sparisce Frank Darabont per divergenze e arrivano nuovi registi, da Ernest Dickenson, fino allo stesso Greg Nicotero, che come per la prima stagione mette in scena degli zombie bellissimi.
Se devo esser sincero, non ho mai sentito dire nulla di buono dalle "masse" a proposito della Stagione 2. Ecco perchè, mi ero messo da parte e decisi di non fiondarmi da Ottobre a seguire la serie, anche se in seguito, a causa di un copioso rischio di spoiler da parte di Facebook, ripiegai astutamente a ripescare le puntate in streaming.
Negli episodi, in un certo senso, si inizia a respirare un eccessiva lentezza, i soppravissuti alla prima stagione vagano senza meta, poi accade un incidente e finiscono in una fattoria, dove passeranno quasi tutti i 13 episodi. Gli eventi ricalcano una buona metà del secondo volume "il lungo Cammino". E' brutto? No, per niente. Lento, assolutamente si, ma brutto, proprio no. La fattoria e l'ambientazione di campagna ricorda molto da vicino La notte dei morti viventi, e nonostante i personaggi parlino davvero troppo, in ogni episodio c'è qualcosa, qualche effetto speciale, qualche attacco, che riesce a mantenere viva l'attenzione, ma è tutto un accumulo, fino all'esplosivo finale, dove il gruppo si separa. In conclusione, se durava 8 episodi, e tagliava un pò di chiacchiere, sarebbe stata molto più bella.


STAGIONE 3:
Alla terza stagione, che ovviamente arrivo nell'Ottobre 2011, era tutto chiaro: il mese di Ottobre, era il mese di The Walking Dead. Era nata una moda, (perchè di questo si tratta) ma io in un certo senso ne ero fuori. Avevo letto solo i primi due volumi a fumetti, e quello che avrei visto (con calma) era tanto per passare del tempo, di sicuro non mi ci incastravo come migliaia di persone, che già correvano ad acquistare i cofanetti in dvd/blu-ray, a fare i cosplay, a ripescare le nuove edizioni a fumetti, (intelligentemente ristampate in edizioni meno voluminose) e così via.
Però nella terza stagione qualcosa cambiò. Se da una parte (parlo a titolo personale) alcuni personaggi avevano veramente stancato (Andrea in primis), ci sono state un paio di aggiunte mica da ridere, la prima è Michonne, ragazza di colore con katana e di poche parole che và a spodestare il Daryl di Norman Reedus dal trono del "personaggio più carismatico". 


E dall'altra parte il personaggio del Governatore, di cui, su internet si è detto proprio di tutto. (ora ci arriviamo).
Per quanto mi riguarda, la terza stagione è forse la migliore. Arriva Michonne, si barricano in un carcere, e dall'altra parte si và alla scoperta di questa Oasi perfetta con un capo dalla doppia faccia.
E' sicuramente la stagione dove succedono più cose: ci sono assalti, vendette, bugie, tutte cose che rendono quei personaggi di contorno come Herschell o Glenn più interessanti da seguire. Non vi dico nulla, in rispetto di chi non l'ha vista e la vuole seguire, ma posso solo dire che la terza stagione è la mia preferita in quanto ripescano il personaggio di Merle, fugacemente apparso nella stagione 1, e successivamente in maniera molto, molto vaga (60 secondi?) nella stagione 2 come visione / allucinazione. Si, ovviamente è il mio personggio preferito, anche perchè è l'unico attore che conosco veramente là in mezzo, quel Michael Rooker di Henry Pioggia di sangue.


STAGIONE 4:
E arriviamo finalmente alla stagione numero 4, conclusa il mese scorso, che, mi duole dirlo,mi è piaciuta a metà.
Se infatti la prima metà mi ha colpito positivamente, devo dire che la seconda mi ha fatto incazzare abbastanza, come se gli sceneggiatori stessero giocando, avessero questi personaggi, e nell'indecisione non riescono a toglierli di mezzo, ma al contrario ne aggiungono altri.
Di ben 16 episodi, mi son piaciuti solo i primi 8, e uno in particolare nella seconda metà, valido solo per il livello di cattiveria di una scena particolare che non ho mai visto su schermo.


E adesso siamo giunti ad un momento dove gli zombie sono richiestissimi ovunque. 

RIFLESSIONE:
The Walking dead dai fumetti, è giunto in tivù. Conta già di ben 2-3 videogiochi, gli attori dai semplici morti di fame che erano, sono richiestissimi alle convetions e le zombie walk per il mondo si sprecano.

Giochi multipiattaforma come lo sparatutto in prima persona TWD: Survival Insinct
O l'avventura grafica più "ragionata" a episodi per Pc.
...E ovviamente il tutto contribuisce ad una certa notorieta - e consecutiva felicità di tutto il cast.
Si ok, MA COSA CAZZO E' UNO ZOMBIE?
Perchè per i mocciosetti di oggi, lo zombie è quel corpo che deambula senza metà in attesa che un badass come lui gli pianti una pallottola in testa, o anche una sonora mazzata, va bene lo stesso.
Ma ci siamo ridotti a questo e basta.
Eppure prima di Walking dead, ci fu una prima esplosione di questo fenomeno, grazie al Dawn of the dead di Zack Snyder, e nello stesso anno, a Shaun of the dead di Edgar Wright. Due film, che piacciano o no, hanno fatto un vero casino. Dal 2004 in avanti, sono usciti più film di zombie che di qualunque altro sottogenere. Alcuni sono validi, altri almeno divertenti, ma per la maggior parte sono delle trashate senza senso.
Automation Transfusion, il remake di Day of the Dead, The Horde, Dead Air, Zone of the Dead, Plane of the Dead, Eaters, Siege of The Dead, sono solo alcune delle centinaia di rivisitazioni sul mito dello zombie che si sono susseguite.
Ci sono anche casi diversi, dove non sono proprio "zombie" nel senso stretto del termine, come 28 Giorni dopo o Rec, ma siamo sempre dalle parti del corpo sensa ragione che t'insegue per infettarti.
E qui fissiamo un punto: La corsa. i morti non corrono. "Sei in decomposizione, ti si spezzerebbero le caviglie"
Romero stesso è tornato alla regia per portarci qualche altra storia di genere. Con Land of the Dead, (NON) finisce quello che aveva cominciato, e con i sucessivi Diary of the dead e Survival of the dead non fà che darci altri spin-off senza mai proseguire realmente le vicende dei suoi "ghouls".

La bibbia del genere. (almeno i primi 3).
Si, Ghouls, lui li chiama così'. In principio sono corpi morti che si cibano dei corpi vivi e nient'altro. Sono un problema che mette seriamente in pericolo la razza umana, come è già successo in passato con malattie e pestilenze, ma Romero, vuole infilarci un messaggio, cioè che forse la razza umana non merita proprio di sopravvivere.
Proprio perchè non facciamo altro che farci la guerra, che ammazzarci tra di noi, per far prevalere il più forte, che come di diritto deve comandare.
E gli zombi? Loro siamo noi, è ovvio. Andiamo al centro commerciale anche da morti, teniamo in mano oggetti anche se non sappiamo come si usano, e davanti ad un buffet mangiamo come animali.


Su The Walking Dead queste cose ci sono, gli zombie sono lenti, Kirkman non è uno scemo, e probabilmente avrà in camera, in macchina, in bagno, ovunque, un santino con la faccia di Romero.
E lo dimostra in continuazione, con le sue continue citazioni, sia nel fumetto, che nella serie tv (anche se su quest'ultima credo che sia tutto merito di Greg Nicotero, che ha lavorato con Romero da Day of The Dead in avanti).

Come dimostra il caratteristico Zombie redneck da Dawn of the Dead (visto nella Stg3)
..e l'ancor più caratteristico Bub, da Day of the Dead (visto sulla Stg4)
E cosa dire dei personaggi di Kirkman? Non si pongono più o meno gli stessi problemi già affrontati dai vari protagonisti dei film di Romero? Anche se si vuole inventare un personaggio carismatico, un villain, se vogliamo... non finiamo comunque sul "già visto"?
Prendiamo Il Governatore. A parte quella puntata dov'era conciato come Snake Plissken, per tutta la terza stagione, non sò voi, ma io vedevo il capitano Rhodes de "il giorno degli Zombi" (Day Of the dead), magistralmente interpretato da Joe Pilato.


Sono entrambi due personaggi bellissimi, e ambedue perfettamente caratterizzati dai rispettivi attori, ed hanno obiettivi diversi e caratteri diversi...eppure nonostante tutto non trovate somiglianze? Sottigliezze? 
Kirkman, come dicevo, non è stupido, per arrivare ad infettare l'universo Marvel con i Marvel Zombies ce ne vuole proprio...ma ciò non toglie che la sua creatura vive meglio su carta in chiave fumettistica, in un angolo che effettivamente mancava di essere "infettato".
Sullo schermo è iniziato come un esperimento, che è riuscito a metà, e poi è andato via via a perfezionarsi.
Ma ora basta, perchè la stanchezza è arrivata, i personaggi sono stanchi, si sono sviluppati al massimo, i bambini sono cresciuti, Carl è cambiato, Rick pure, i deboli sono morti e nessuno avrà molto altro da aggiungere. Potranno svilupparsi ancora, potrebbero esserci altre perdite, ma alla fine siamo sinceri: tutto si riduce a trovare un posto, barricarsi, aspettare un tipo di cedimento interno o esterno, qualcuno muore e alla fine si ritrovano di nuovo nomadi.
Seriamente lo schema di ogni stagione sembra esser questo fin'ora,e io spero in una quinta ULTIMA stagione che cambi le carte e tiri fuori le palle per ucciderli tutti o salvarli tutti. Ma opterei per la prima.
Tutte cose che Romero aveva già detto nel 1968 con un solo film di manco 90 minuti. Ora potete studiarci, scrivere libri, tirarci fuori fumetti, videogiochi, centinaia di film...ma il modello rimane quello.

E sui fumetti George stà lavorando...
Si, sono al corrente di "Ho camminato con uno zombie" o "White zombie", ma nessuno ha mai reinventato gli zombi dopo quello che ci ha fatto Romero. (E non ditemi Warm Bodies). Ci hanno provato in tutti i modi, Da Dan O'Bannon con i suoi morti viventi che parlano,o l'ottima resa nei videogiochi di Shinji Mikami per i primi Resident Evil, tutto un successo a parte, ma in ogni caso, tutti si devono scontrare con il nome di Romero, e pagare pegno per capire dove stà l'omaggio e dove stà l'inventiva.

Il gioco che diede la definizione di Survival horror
E qui dopo tutte queste parole mi chiedo : "Ma chi segue The Walking Dead, ha mai visto La notte dei morti viventi?" Quando la sera su Rai3 nel programma fuori orario, trasmettevano il film di Romero in inglese coi sottotitoli italiani, non c'era tutto questo casino, mentre invece oggi, il mondo, si copre di una campagna marketing fuori di testa per una serie tv.

Certo, magari mi sbaglio, ma secondo me il pubblico di The Walking Dead è composto per un 50% da videogiocatori appassioanti di sparatutto, un 25% di nerd che seguono tutte le serie e un 25% invece che ha dietro una cultura vera e propria su questo sottogenere.
Poi ovviamente, in coloro che fanno parte del primo caso magari si accende una scintilla che li porta a scoprire da dove tutto è iniziato, ma seriamente ci credo poco.
E voi, cosa ne pensate?

4 commenti:

  1. ottima riflessione Jason, come sempre ;-) che dire direi che più o meno la penso come te.
    A me piacciono le serie, non ho problemi a seguirle, e Walking sembrava essere davvero super e x un po lo è stata, ma poi ha iniziato a essere troppo altalenante, ovvero:
    prima stagione: corta, cmq bella dall'inizio alla fine
    seconda stagione: prima metà orrenda, pareva beautiful con gli zombi, poi dalla scena del granaio, col ritrovamento di Sophia in poi, figata pazzesca.
    terza stagione: eccezionale dall'inizio alla fine soprattutto grazie all'immenso governatore, uno dei cattivi più spietati, inquietanti e affascinanti di sempre, David Morrisey da oscar.
    quarta stagione, dall' inizio fino a metà (battaglia finale col governatore ) stupenda, seconda parte aberrante, noiosa, scritta malissimo e inconcludente.

    QUindi questa è una serie che poteva dare tanto, ma che alla fine si sta rivelando non dico una bufala, ma una serie meno bella di quanto poteva sembrare all'inizio.
    Speriam bene x la stagione 5, ma ho seri dubbi.....

    Se posso consigliarti un telefilm bellissimo, che è finito, son solo 5 stagioni e non lunghissime, "Breaking Bad" non è horror è crime /noir ma è favolosa, e lo è dall'inizio alla fine, il protagonista Bryan Cranston è qualcosa di superlativo, non a caso Anthony Hopkins gli ha scritto di persona complimentandosi con lui x la performance.

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    1. Su TWD insomma la pensiamo allo stesso modo.
      Per Breaking Bad, su internet non si parla d'altro. Per il momento la evito proprio perchè se la guarderei ora la odierei al massimo, visto tutta la gente intorno che ne (s)parla. La eviterò con cura e quando sarà passata di moda, proverò a spararmela.

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    2. eh eh guarda solitamente anche io quando si parla troppo di una cosa tendo a scartarla, ma questa credimi, il parlarne così tanto è giustificato al 100%, per me se inizia a guardarla te ne innamori subito perchè è veramente una bomba

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    3. alla fine infatti l'ho vista (4 mesi dopo XD )

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