martedì 1 marzo 2016

|Che accidenti ho visto Ultimamente?| Vatican Tapes, Frankenstein, Cabin Fever, Deadpool, It Follows, L'esorcismo di Molly Hartley, Spring, Some Kind Of Hate, Un Occasione da dio, Tag, Il luogo delle ombre, Justice League Gods and Monsters.

Febbraio 2016 si stacca dal calendario, ed è tempo di aggiornarvi sull'ultima infornata.
Occhio che stavolta son tanti:  

THE VATICAN TAPES

Mark Neveldine non proprio uno sconosciuto. è il regista che insieme all'amico Brian Taylor ci ha portato Crank 1 e 2, Gamer e il sequel di Ghost Rider. In coppia, sono famosi per il loro modo "alternativo" di girare con la telecamera, ovvero seguendo l'azione sui pattini, sulle moto e in altri modi più o meno spettacolari per rompersi l'osso del collo. Qui, orfano del suo compagno di giochi, si butta in solitaria alle prese con UN' ALTRA storia di esorcismi. Non brutta, non bella, ma semplicemente la solita solfa. Coppia felice, lei ha un padre leggermente possessivo, così il diavolo ci mette lo zampino, la possiede, viene ricoverata, ma dopo aver combinato un casino nella clinica, viene sbattuta fuori a calci in culo. La soluzione sarà chiamare un oscuro prete direttamente da Roma, che intanto ha seguito tutto il film grazie a filmini vari, come un Batman psicopatico nella sua bat-caverna. Finale non proprio a tarallucci e vino (e di questo ne siamo grati). Per chi non ne ha mai abbastanza con questo sottogenere, può tentare la visione, mentre chi è convinto che di Esorcista ne esiste uno solo, continui pure così. VOTO: 2 /5



FRANKENSTEIN (2015)

Sulla carta ero abbastanza preso da questo progetto. Un altro adattamento della storia di Mary Shelley, già trasposta su film in svariate occasioni, da Boris Karloff a Robert De Niro. Eppure, questa volta forse hanno qualcosa di nuovo da dire. Un aggiornamento del prometeo moderno ai tempi di oggi. Non è proprio una novità, nella terza stagione di American Horror Story, il personaggio di Evan Peters subiva una cosa del genere, però qui si parla di una pellicola di 90 minuti tutta per la creatura. E a gasarmi era il nome dell'uomo in regia, Bernard Rose, colui che nel '92 ci aveva regalato il primo Candyman. Per non parlare del cast di supporto, da Carrie Ann Moss, allo stesso Candyman, Tony Todd, nei panni di un senzatetto non vedente. Il film è totalmente dedicato alla creatura. Dal suo risveglio, con le gioie della coppia di scienziati, al suo decomponimento, alla sua mancata soppressione. Ma dopo esser fuggito nel mondo esterno, sarà tutta una scoperta, l'amicizia prima con la natura, poi con un cane, fino al mitico Tony Todd. Poi ancora la conoscenza del sesso...più o meno, e la ricerca delle sue origini. Molto fine a se stesso, ma una visione la merita tutta. Se questa era la versione a basso budget, ora sono curioso di vedere il Victor Frankenstein di Hollywood, con James McAvoy e Daniel Raddcliffe. VOTO: 3 /5


CABIN FEVER (2016)

Accidenti che perdita di tempo. Mentre mi avventuravo alla visione di questo film, ogni minuto, ogni secondo, ci speravo, che cambiasse qualcosina dall'originale. Invece no. Eli Roth ha veramente "venduto" il copione originale a un tizio per farne un remake identico. Avrà perso una scommessa? No, perchè è l'unico motivo che mi viene in mente per fare una cosa del genere. Mi domando qual'era la posta in palio...Comunque Cabin Fever 2016 è una totale perdita di tempo. E' lo stesso film di Roth, con inquadrature diverse e attori più cani degli originali. Bhè, se è identico, sarà "brutto" come l'originale, no? Sbagliato! L'unico cambiamento che hanno fatto, è stato quello di togliere tutti i momenti what-a-fuck dell'originale. Le battute celebri come quello che spara agli scoiattoli "perchè sono gay", o i velocissimi momenti assurdi come la fisarmonica incastrata in gola, e i veloci fotogrammi con il calvo felice...scomparsi. La celebre danza di kung fu del ragazzino che vuole i pancakes...scomparsa. Pensavamo tutti che fossero scene del cazzo su Cabin Fever del 2003, eppure 13 anni dopo ce le ricordiamo tutte. Persino lo sceriffo Winston è diventato una donna, che invece di girare in bici, va in macchina, andando così a distruggere un altro personaggio "cazzaro alla Eli Roth", in qualcosa di più normale. Insomma se in questo remake hanno tolto tutto il weird, che rendeva cabin fever un qualcosa di abbastanza valido da vedere una volta, capite da soli quanto abbiano cagato fuori dal vaso. Ma almeno è un capolavoro di regia? No. C'è la scena iniziale ripresa come Shining con tanto di musica, se facevano un gioco di caccia alle citazioni almeno era divertente, ma purtroppo c'è solo quello. E le musiche? Vediamo nell'originale c'erano 2-3 tracce di Angelo Badalamenti (Twin Peaks, Nightmare 3) veramente inquietanti, più una manciata di musiche di David Hess direttamente da l'ultima casa a Sinistra. Qui invece, il nulla più totale. Niente, per me è bocciato. VOTO: 1,5 /5   


DEADPOOL

Allora, ci vado giù di piombo: Il film è divertente. Ho sorriso -il cazzo- mi sono proprio spisciato dalle risate in più momenti, quindi già posso dire che vale la pena di vederlo, viverlo e divertirsi. Ci sono anche cose che sono proprio geniali, come i titoli di testa, che nonostante abbiamo visto un sacco di volte (più nei videogiochi che nei film, in verità), hanno ben pensato di modificare un tantino i titoli, assicurandosi applausi fin dal primo minuto. E a dirla tutta, anche la scena post-titoli di coda ha un chè di geniale. E nel mezzo? Bhè sono tutte gag. Come in un certo senso ci si aspetta da un film di Deadpool. Avete mai letto un fumetto di Deadpool? Io pochissimi, e in quei pochi ho subito capito una cosa. E' un personaggio che funziona nelle scene di gruppo, ma non in solitaria. Se lo piazzi vicino a Wolverine o a spiderman, viene una bomba, anche se parliamo sempre di sorrisi. E di fan-service. Perchè un film/fumetto come Deadpool se lo vede qualcuno che non sa nulla di supereroi non credo che si diverta come un "devoto" della Marvel. E qui casca l'asino. La trama è quanto di più banale esista. Ed è vero, a una certa chissene frega della trama, è un film di supereoi quanto lo volete complicato? Bhè vi dico una cosa: X-men parlava di razzismo. Spiderman parlava di crescita e responsabilità. Ghost Rider parlava del parrucchino ignifugo di Nic Cage. Deadpool parla di...ehm...Non lo sò! Gag? Ecco parla di come prendere in giro un universo intero, quello Marvel. Di come riderci sopra, e funziona pure! Con tutta quella pubblicità ESAGERATA che hanno fatto, ci mancava pure che non funzionasse. Ma una volta che conoscete tutte le gag a memoria? Al diavolo, avranno già fatto il sequel. La conclusione è che è un film divertentissimo, ma se cercate anche qualcosa di più serio da un cinecomix, che vi lasci qualcosa dentro, bhè, attenzione che non è il genere. VOTO: 3,5 /5 


IT FOLLOWS

Bizzarro ed originale. E perchè no, a tratti anche inquietante. Per prima cosa, menzioniamo l'ambientazione: siamo nei tipici vialetti americani, di quelli che sembrano usciti dagli anni '70-80. Sul serio, ci aspettiamo un Michael Myers dietro una siepe da un momento all'altro mentre in televisione ci sono film horror/sci-fi in bianco e nero, eppure è ambientato ai giorni nostri, come testimoniano cellullari e ciaffi elettronici vari. Una ragazza va con un ragazzo, e tagliando corto, dopo il rapporto sessuale, gli lascia una maledizione. Un entità, che solo la vittima può vedere, si manifesta camminando verso di te. Può avere fattezze diverse ogni volta, totalmente casuali, e se riesce ad avvicinarti e a metterti le mani addosso, cercherà di ucciderti. Se ha successo inoltre, rivolgerà la sua attenzione alla vittima precedente. L'unico modo per salvarsi e fare sesso, scaricando la maledizione su qualcun altro. Alla fine non risulta poi così originale, il fatto di passarsi una maledizione come una catena di sant'antonio c'era già su Ringu, anche se si trattava di videocassette, e allora mi viene in mente Cherry Falls, dove il sesso, era l'unico modo per rimanere vivi, grazie al killer a caccia di vergini. Qui si fondono più elementi e nasce la metafora dell'aids, di come il sesso possa uccidere, specie tra le ragazze che si avventurano per la prima volta in quel mondo, vittime della scoperta, degli ormoni e dell'ignoranza. Una metafora che funziona, unita ad una buona regia, ad immagini significative (le persone che camminano verso le vittime, nonostante siano quasi senza makeup, sono inquietantissimi) e ad una colonna sonora stranissima e azzeccata. Da vedere anche solo una volta, e sicuramente non per tutti, ma per me è promosso. VOTO: 3 /5 

L'ESORCISMO DI MOLLY HARTLEY

Se non vi basta l'ondata di film del filone esorcistico che escono al cinema, vi basta andare al videonoleggio per imbattervi in prodotti direct-to-video del quale non avete mai sentito parlare. E come per i sequel di Wrong Turn, questo esorcismo di molly Hartley, è esattamente quello che ci si aspetta. Un filmetto per il noleggio prodotto dalla Fox, pertanto di buona qualità per quanto riguarda le immagini, ma comunque una cosetta che non si eleverà mai al di sopra della media. Si apre con un autentico plagio dell'Esorcista di Friedkin. Due preti, porte bianche, posseduta legata a letto, finale tragico con volo dalla finestra. Il prete sopravvissuto finisce al gabbio, però. Più o meno contemporaneamente, una ragazza compie 25 anni, e nel mezzo del festino, dopo essersi fatta di droga con degli amici, e dopo dell'avvincente sesso a tre, si sveglia la mattina dopo con la polizia in casa e due cadaveri nel bagno. Così, al gabbio a far compagnia al prete. Lì dentro, più un ospedale psichiatrico che un carcere vero e proprio, si manifesta la possessione, in realtà più complicata di quello che sembra. Che culo, che c'è un prete-esorcista proprio nei paraggi,eh? Tutto il campionario classico: vomito, levitazioni, segretucci, e un finale che in effetti era un pò telefonato. Tutto condito con una CG un pò cheap, e un finalissimo che lascia la porta aperta per un sequel, che tutti sapremmo già scrivere, tra l'altro. VOTO: 2 /5


SPRING

Te lo spacciano come una storia d'amore condita dall'orrore, ed è proprio così. Ragazzo americano perde la mamma, poi viene momentaneamente licenziato dal suo lavoro di barista per una rissa, pertanto, anche su consiglio degli amici, si fa una bella vacanza nella nostra Italia, più precisamente nei dintorni Napoli. Lì trova lavoro come aiuto contadino, e dopo essersi fatto un paio di amici (stranieri anche loro), decide di mettere gli occhi sulla ragazza più carina del paese. Solo che lei non ci stà, almeno all'inizio. Potrei fermarmi qui, per chi volesse buttarsi nella visione, anche se la locandina mostra chiaramente troppo. La verità è che risulta un pò troppo pretenzioso, e il mix amore/horror non è troppo bilanciato, in quanto su un ora e cinquanta, ci sono 2-3 scene horror, tra l'altro velocissime. Il cast è volenteroso, e non malvagio, anche se è dura reggere per tutta la visione quando siete solo in due. Insomma, fosse durato 25 minuti di meno, e inserendo più tensione/orrore, ne sarebbe uscito qualcosa di più vicino alle mie corde. Una cosa la posso dire: l'ambientazione italiana è fantastica. A parte che ci sono stato fisicamente (grotte comprese), questo film è la prova che lo stivale è perfetto anche per il nostro genere preferito. VOTO: 2 /5

SOME KIND OF HATE

Un altro titolo che difficilmente vedremo mai dalle nostre parti. Inizialmente abbiamo questo ragazzo metallaro dalla vita incasinata, nessuno lo capisce a scuola, tra emarginazione e insulti vari, e a casa la situazione è ancora peggiore, con il padre alcolizzato (Andrew Brianarski! per una scena sola!) che per poco non lo pesta, fino al giorno della reazione. Un bullo gli rompe le scatole e scatta la violenza, seguita da un periodo di riformatorio in un campo che sembra quello della famiglia Addams 2. Qui ci sono altri bulli che vogliono fargli perdergli nuovamente le staffe, e non solo c'è pure una "miss-oggetto-femminile-sexy-immancabile" che gli da pure troppa corda. Poi, senza motivo spunta fuori il fantasma di una tizia con una catena al collo fatta di lamette da barba, che sembra invaghirsi del nostro metallaro, iniziando a fare fuori gli odiati bulli. Ciò che ne segue è abbastanza scontatuccio... Insomma siamo dalle parti di Morte a 33 giri, però col fantasmino incazzato. Il messaggio ovviamente è la critica verso il bullismo e le conseguenze che comporta. Nulla di speciale, ma abbastanza divertente, come visione unica. VOTO: 3 /5


UN OCCASIONE DA DIO

Questo per esempio mi ha fatto arrabbiare. Dal trailer sembrava la scopiazzatura di Una settimana da Dio, con Jim Carrey, e credo che lo abbiamo pensato tutti, dal primo all'ultimo. Poi però leggi i nomi, e vedi che oltre al Simon Pegg protagonista, ci sono al doppiaggio i Monthy Phyton, più la voce di Robin Williams (per un cane). Come può non essere divertente? Eppure non lo è. Fiacco e stupido, e non ne capisco nemmeno io la ragione. Credo che manchi qualcosa in fase di scrittura, eppure lo stesso Pegg sembra che non abbia voglia. Non saprei, magari una seconda visione sembrerà migliore, eppure ho la sensazione che potrei odiarlo ancora di più. VOTO: 1 /5

TAG

Sion Sono è un signor regista. Ricordo Cold Fish, e -anche se ammetto che non ci ho capito una mazza- Suicide Girls. Questo "Tag", lo dico da subito non sarà mai ai livelli dei film menzionati, sembra una stronzata della Shushi Typhoon, eppure ha un suo perchè. Il film inizialmente è tutta una corsa, anzi non solo inizialmente, diciamo che la ragazza passa buona parte del film a correre. Dopo una prima parte molto confusionaria, con un pullman segato a metà da una forza invisibile che ricorda di brutto Evil Dead, si prosegue con una professoressa che inizia a tranciare gli studenti a colpi di fucile, per poi cambiare proprio le carte al film passando in un altra "dimensione" con un matrimonio con un tizio con la testa da maiale. E da lì parte il What-The-Fuck! In più momenti del film ho pensato "ma cosa cazzo stò guardado..." eppure il film è velocissimo, e a dirla tutta ho azzeccato la spiegazione (che grazie a dio,c'è) prima che venisse rivelata. Non brutto, non bello, evitabile e guardabile, fate voi. Di sicuro lo apprezzate se vi piacciono i film di Nishimura e compagnia. Curiosità -A una certa (a scuola, fuori dall'aula dopo il massacro), scatta pure qualche secondo di Bernard Hermann con Psycho...  VOTO: 2 /5

IL LUOGO DELLE OMBRE

Una delle cose più inutili insieme al remake di Cabin Fever. In regia Stephen Sommers (La Mummia, Van Helsing), protagonista Anthon Yelchin (Star Trek, il nuovo Fright Night), nei panni di Odd Thoms, un ragazzo che vede normalmente spiriti e demoni in mezzo a noi. Alcuni cerca di aiutarli, mentre altri li evita. Poi c'è di mezzo la fine del mondo, e allora sente che deve fare qualcosa. Insomma immaginate il flashback di 30 secondi del film di Constantine con Keanu Reaves, e allungatelo a un ora mezza. Gonfiatelo di effetti speciali che sembrano più vecchi di Constantine, quasi da serie tv stile Supernatural, conditelo da un tema musicale poco adatto, scene in slow motion fino all'esagerazione (ma da Sommers, questo si sà)...no, davvero, contatele solo nei primi 5 minuti! Un grande Willem Dafoe che più sprecato di così era solo in American Psycho...e in generale l'unico momento dove ho sorriso, è stato nel cameo di Arnold Vooslo, nei panni di un fantasma che fa i gestacci con il suo stesso braccio mozzato. Ed è comunque una schifezza. VOTO: 1,5 /5

JUSTICE LEAGUE: GODS AND MONSTERS

Se al momento della distruzione di Krypton, fosse stato il generale Zod a dare i suoi geni al piccolo Ka-El? Cosa sarebbe successo? E' quello che scopriamo in questo ennesimo lungometraggio animato dell'universo DC. In pratica la Justice League sarebbe formata sempre da Batman, Superman e Wonder Woman, ma sarebbero tutti un pò diversi. Il più evidente, rimane Superman, con le stesse fattezze e vestiti del generale Zod, un pò più burbero, al punto che uccide i cattivi come se stesse strappando le erbacce. Poi c'è Batman, che non è Bruce Wayne, ma Kirk Langstrom (Man-Bat) ed è un vero vampiro (doppiato da Michael C. Hall, meglio noto come Dexter). E infine Wonder Woman, uscita da una strage su Akopolypse nel giorno del suo matrimonio forzato col figlio di Darkseid. Un piano malvagio per mettere la terra contro la questa nuova Justice League, è l'intrattenimento è assicurato. Nulla di nuovo, anche nonostante le nuove origini dei personaggi, sa tutto di già visto, ma si lascia guardare tranquillamente. Di divertente potreste trovare i vari easter eggs, come i riferimenti a Cyborg, ai camei di Victori Fries e altro. Ma la parte migliore, sono i corti su youtube che anticipano questo film, tra cui, il mio preferito, quello con una Harley Quinn psicopatica che leatherface levati di mezzo...(diretto da Bruce Timm, tra l'altro). VOTO: 2,5 /5

And that's all freaks!

1 commento:

  1. Di questi ho visto solo Deadpool (gran personaggio e buon film) e It Follows (uno dei migliori horror dello scorso anno). Almeno tre degli altri film di cui parli però sono già in lista recuperi :)

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