giovedì 18 ottobre 2018

|Recensione| The Predator - Ricapitoliamo con calma...

Lo scorso weekend sono andato al cinema. Nel multisala, c'era la solita scelta esagerata, ma mentre cose come The Nun ho già prefissato di vedermele a casa, mi sono trovato lo stesso in un bel dubbio, visto che ben due personaggi che mi piacciono molto avevano a disposizione un film tutto per loro. E quindi Venom o Predator? Avevo sentito parlare molto male di entrambi, ma poichè con uno dei due diciamo che ci sono cresciuto, indovinate per cosa ho optato? 



Se ci pensate, esistono film che a livello inconscio ci hanno segnato profondamente, specialmente se visti durante la nostra infanzia. Cose tipo i film propinati nel sabato pomeriggio da Italia1, ma anche quei Tv movie che abbiamo visto un numero esagerato di volte, e che se rivediamo oggi probabilmente vediamo tutte quelle 300 ingenuità che ci fanno domandare "ma perchè da piccolo l'ho visto così tante volte?".
Bene, Predator del 1987 di John McTiernan è -SI- un film che ho visto un numero esagerato di volte, ma che rivisto oggi mi fa dire "perchè ho aspettato tanto per rivederlo?"


C'è veramente poco da dire, un film quando invecchia bene, invecchia bene. E Predator è uno di questi. L'ambientazione della foresta amazzonica, il colpo di genio di creare un film che sia per una metà esatta un action con Schwarzenegger e per l'altra uno slasher fantascientifico come alla fine era anche l'Alien di Ridely Scott. C'erano le esplosioni, una soundtrack potente a cura di Alan Silvestri e un ultimo atto con una creatura che non si dimentica, creata dal genio di Stan Winston tra l'altro. E poi si, c'era Carl "Apollo Credd" Weathers, c'era Bill Duke, c'era Jesse Ventura e tutta quella voglia di mostrare i muscoli come solo negli anni '80.



Oggi, più di 31 anni dopo, è stato detto e fatto di tutto su Predator. Sappiamo ogni retroscena del film, del concept della creatura originale, di come Jean Claude Van Damme abbia fatto il dito medio alla produzione perchè non si vedeva il suo bel visino, di come Arnold e Ventura fossero in competizione praticamente ogni giorno di riprese, di come Sonny Ladham fosse un attaccabrighe numero 1, per non parlare del merchandise, che va dai giocattoli anni '90 fino alle infinite action figure della Neca, dei fumetti della Dark Horse comics, delle magliette, dei costumi, dei videogiochi per Pc dei primi del 2000, che online facevano la loro porca figura, ma sopratutto dei sequel.


i Predator della Neca. E la foto è del 2017
Predator 2 è quello che chiamo una "guilty pleasure". Un piacere colpevole, inferiore al primo, ma a pensarci bene un sequel perfetto. Non vuole ripetersi, ambientazione nuova e francamente quella che tutti volevamo - Los Angeles. La creatura è leggermente diversa, sempre a cura di Stan Winston, e sotto il mascherone c'è sempre Kevin Peter Hall, il gigante buono, il Bigfoot di "Bigfoot e i suoi amici", che purtroppo ci lascerà a distanza di poco. C'è di mezzo la cocaina, le bande rivali, il voodoo, ma anche qui le sequenze d'azione non mancano e se nel primo sembra un film action con i mercenari alla Chuck Norris tipo Rombo di Tuono, qui siamo dalle parte si un serial polizesco, almeno finchè la creatura non si mostra nel suo splendore.



E pure qui cosa dire, c'era Gary Busey, un enorme Bill Paxton (l'unico ad essere stato ucciso da un Alien, un Predator ed un Terminator, che carriera!), ma forse per molti c'è stata la delusione di non rivedere Arnold Schwarzenegger, ma al suo posto la vicenda di Mike Harrigan, interpretato con professionalità da Danny Glover.


"Ehi Rigs! Sei un gran figlio di-"
Poi alla fine del film c'era quello strano teschio dalla forma allungata, che preparava il terreno per la battaglia con gli xenomorfi di H.G.Giger, e che si consumerà solo nel 2004, con Alien Vs Predator di Paul Anderson, del quale non c'è poi molto da dire: è quello che si ottiene se si vuole un filmetto B-movie leggero e divertente, ma se si cercava un Kolossal che traesse il meglio dai due franchise se ne esce un pò delusi. Non c'è traccia di tutta la concettualità dell'universo di "Alien", (che - poveri noi - torna moltiplicata x100 da Ridely Scott in persona con Prometheus), ma al contrario gli xenomorfi sono visti come cagnacci senz'anima, delle belve per riempire lo schermo, senza pathos, senza terrore, che in effetti erano gli elementi che abbiamo adorato di entrambe le serie. Però alla fine i mostri si pestano come se non ci fosse un domani, e ci scappa pure la Queen Alien, quindi zitti e mosca.



Del sequel invece, uscito velocemente sotto Natale del 2007 e diretto dai fratelli Colin & Greg Strause, si può dire che ha raccolto solo pernacchie, sia qua da noi che nel resto del mondo. A ragione, in effetti. Tutti si lamentano del fatto che sia troppo buio e che non si veda niente. Molto sbagliato secondo me, sarà che ho visto talmente tanti film horror illuminati al minimo, che ormai i miei occhi sono come quelli di Riddick. Lo sbaglio fatale di AVP2 Requiem è in una sceneggiatura scritta con il solo scopo di mostrare i mostri, senza soffermarsi sui personaggi. E'un b-movie anni '50 dove in effetti succede tutto - cittadina tranquilla scossa dall'elemento alieno, morti qua e là, i militari, non manca proprio nulla. Ed è durissima sorbirsi in mezzo la biondina, l'ex galeotto, il piazzaiolo, lo sceriffo, ognuno con i suoi problemi del quale alla fine non frega un mazzo a nessuno. E tantomeno quando muoiono. Non c'era niente di buono? Cavolo gli effetti speciali! Secondo me anche a distanza di 10 anni sono ottimi, e anche il look del Wolf Predator rimane qualcosa di interessante, con quella faccia ustionata. Era anche il preferito di Ian White, il Predator di entrambi gli AvP.


Perchè i Predator si riconoscono dall'altezza.
E comunque alla fine c'era quella bella scazzottata sul tetto dell'ospedale sotto la pioggia, oltretutto con la novità dell'ibrido, o il Predalien. E non dimentichiamo il finalissimo con Robert Joy che stringe alleanza con la Yutani Corporation, che diventerà la Weyland-Yutani creando questo collegamento vero con la saga di Alien. Insomma, si merita davvero tutta questa rabbia? E quasi dimenticavo- c'è la cattiveria di fondo, che se inizia con qualche squartamento ai danni dei senzatetto (alla Blob), si arriva ai bambini, con tanto di massacro su tutta l'ala maternità dell'ospedale, donna incinta compresa. Riguardiamolo, dai.



Come mi sono rivisto quest'estate Predators, del 2011 prodotto dall'ex-re mida dell'exploitation Robert Rodriguez, e diretto da Nimrod Antal. Un film che ripercorre situazioni già viste e battute già sentite, ma in un contesto diverso. Se infatti sembrano soldati in una giungla come nel primo film, sono in realtà mercenari di organizzazioni diverse (Spetnatz, Messicani, Cecchini, Yakuza, Psicopatici...) rapiti e confinati un un pianeta alieno, per giocare alla "caccia" con tre Predators "Bad Blood", ovvero senza onore e quindi esiliati dai loro simili. Anche qui, alti e bassi, con una prima parte un pò troppo lenta e una seconda molto più veloce dove a comandare sono proprio le creature, curate dal KNB (e non più da Alec Gillis e Tom Woodfruff come nei 2 AVP) e visivamente spettacolari. Personalmente ho trovato inutile e pesantissima, tutta la parte con Laurence Fishbourne, veramente evitabile, se l'avessero tagliata il film ne avrebbe guadagnato in velocità e scorrevolezza. Ah, si - non ho neanche sopportato Adrien Brody, specialmente quando vuole fare lo Schwarzenegger della situazione. Per collegarmi all'inizio del post, "Come ho fatto a vederlo 2 volte al cinema?" Probabilmente perchè era estate, costava 2€ e c'era l'aria condizionata.




THE PREDATOR
Arriviamo a oggi. C'è veramente tanto da dire. The Predator è il nuovo capitolo della saga, dalla gestazione travagliatissima. Alla regia Shane Black, uno che conosce benissimo la materia. E non lo dico perchè ha fatto la sua parte come sceneggiatore, regalandoci cose come Arma Letale e l'ultimo Boyscout, ma proprio perchè si era ritrovato a fianco di Schwarzenegger nel primo film! Ve lo ricordate? Dovreste - era Hawkins, l'unico che poteva grattarsi la schiena in quanto assente di bicipiti, tricipiti, quadricipidi e triceratopi. E infatti è quello che muore per primo. Alla notizia che si sarebbe occupato lui di questo nuovo sequel eravamo tutti calmissimi. Poi arriva la prima foto, con dei Predator su un carro armato, e immaginiamo già che avrebbe fatto scintille.



Poi arrivano i problemi: si vocifera che il film deve tornare al montaggio, che il test-screening è stato un bagno di sangue, problemi di budget, riscrittura totale dell'ultimo atto, nuove scene da girare da zero, e addirittura (follia completa), cose girate di giorno da rifare di notte. Solitamente quando sentiamo queste cose, in cuor nostro sappiamo che qualcosa è andato storto, e spesso c'entra sempre la casa di produzione. Ma è andata davvero così male? Le recensioni americane lo hanno distrutto, ragion per cui sono andato al cinema con il morale un pò a terra. Ma vediamo:
Il film parte in quinta. Anzi di più, a velocità supersonica, con un inseguimento tra un incrociatore dei Predator e un'astronave più piccola. L'inquadratura del titolo richiama il primo film, così come i Font utilizzati per le scritte. Leggo che in sceneggiatura ci ha messo le mani anche Fred Dekker (Scuola di Mostri), si alza un mezzo sorriso. Tagliando corto: un astronave si schianta nella giungla durante un operazione militare, e sostanzialmente Shane Black ricrea in 4 minuti tutto il primo film. Esatto, 1 ora e 45 in quattro minuti. Quando vedo il primo (e unico) cadavere spellato ho una mini-erezione, ma nulla in confronto alla visione della creatura invisibile-ma-visibile perchè imbrattata di sangue. Perchè non ci avevano mai pensato? La morale è che un alieno si schianta sulla terra, un soldato sopravvive e ruba qualche ricordino della sua tecnologia. I militari-scienziati di turno catturano l'alieno, e portano la Psylocke degli x-men (Olivia Munn) per fargli un meet and greet. Compare pure Jake Busey, figlio di Gary nella vita, e figlio del suo personaggio di Predator 2. Ci sono cimeli del primo film in una vetrina, ma gli omaggi finiscono qui.



Intanto il nostro eroe (che è il villain di Logan...si, alla Fox, piacciono i mutanti di X-men) è in un pullman con altri disgraziati in partenza per il patibolo, ma ovviamente la creatura si libera, gli eroi s'incontrano, si crea la squadra e...si corre. Perchè come in ogni film anni '80 c'è di mezzo un bambino da salvare. Sostanzialmente la prima metà di film è una cosa, che però è destinata a cambiare nel secondo tempo. Guardacaso la parte rigirata. Perchè nel secondo tempo, di cui non parlerò per niente, c'è un altra creatura -l'avete visto nel trailer- non è un grosso spoiler, è più grossa, più cattiva, è lo Schwarzenegger dei Predators.

LA RECENSIONE.

Non è un brutto film. Questo mettiamolo per inciso fin da subito. E' un buon sequel, pieno d'azione, pieno di parolacce, divertente, eccessivo, ma non privo di difetti. Difetti che purtroppo incorrono in enormi buchi di trama, visibili anche a chi ha il cervello sconnesso per tutta la visione. Personaggi secondari che arrivano, sembra che avranno un grande spazio più in avanti e invece quasi che vedi le forbici che li tagliano via dalla scena. Personaggi come il già citato Jake Busey, ma anche la moglie del nostro protagonista (che poi è Hannah di Dexter), per non parlare del cane pastore che l'ultima volta lo vediamo inseguire il pullman degli eroi come se dovesse salire (e tutti pensavamo "ecco, adesso muore il cane"). O i Cani-predator molto fini a se stessi, un pò come le moto-terminator di Terminator Salvation. Poi ci sono i difetti estetici, quelli che alcuni apprezzano mentre altri odiano, mentre altri ancora se ne fregano. Personalmente non mi sono piaciuti troppo gli occhi ritoccati in Computer graphic nei primi piani delle creature. Insomma di solito sono gli attori ad avere lenti a contatto gialle giusto per quei dettagli, tranne quella volta in Predator 2, dove c'è proprio una testa animatronica e pertanto un pò...finta. Ma mai lontanamente come uno sguardo senz'anima come quello fatto in CG. Per il resto non c'è nulla da dire, i mostri saltano, corrono, sparano e fanno tutto quello che hanno sempre fatto. I gadget sono tantissimi, e hanno tutti il giusto spazio. Le musiche. Le musiche sono sempre gli arrangiamenti degli stessi temi che abbiamo sentito mille volte, ci piace così ed è giusto che ci siano. Però se volevano anche osare qualcosa di nuovo, bhè, potevano. Passiamo ai personaggi. 



C'è la situazione opposta di AvP2. Abbiamo militari, scienziati e mercenari che ovviamente arrivano, dicono la battutina e muoiono, eppure ci rimangno impressi. Ognuno ha la sua storia, si come AvP2, ma in qualche modo è più interessante. C'è Nebraska, che fino alla fine non voleva dire a chi ha sparato per essere lì, c'è il credente, ma sopratutto c'è Thomas Jane, ex-Punisher con la sindrome di Tourette. La scena sul pullman dove si incontrano un gruppo di pazzi, può sembrare messa li con il compito di presentare "un gruppo di figli di puttana" da reparto psichiatrico, eppure è una cosa che nel corso del film viene sviluppata, ampliata in maniera tale da dare tridimensionalità a questi poveri cristi. Non è come la bionda di Avp2 che chiede se il ragazzino in classe fissa l'orologio o il suo culo. E a proposito di culi, Olivia Munn è l'unica donna in mezzo sti tizi, tutt'altro che macho, ed è assolutamente validissima. Non è l'americanata classica con la donna che forzatamente all'ultimo spara la battuta come Sanhaa Lathaam su AVP, questa ci prova, ma alla fine casca, si spara su un piede e si addormenta. Il che mi porta a parlare dell'ironia di fondo. Shane Black e Fred Dekker. Cosa ti devi aspettare da loro? Sicuramente non ti devi aspettare Prometheus. Era chiaro come il sole che l'atmosfera sarebbe stata questa. Parolacce ogni 2x3 come su L'ultimo Boyscout, e sorrisi o mezzi sorrisi anche quando muore la gente. Uno su tutti il predator che fa il pollicione con una mano mozzata. Arriviamo al bambino.



Cosa ci fa un ragazzino autistico in tutto questo? Salva il mondo come in ogni film anni '80. Nella prima scena lo vediamo preso in giro a scuola, come in ogni film anni '80, poi lo vediamo preso in giro anche "in maschera" mentre si festeggia Halloween, di nuovo - come in ogni film anni '80, e infine c'è la rivalsa, ancora - Come in ogni stramaledetto film anni '80. Ti viene in mente così, da sè, a pensare a WarGames, a Explorers, Navigator, e via dicendo - e ancora ti chiedi come mai non hai mai avuto una vita così movimentata, visto che da piccolo vedevi in tv che praticamente ogni bambino metteva piede in un astronave aliena o aveva un cucciolo di qualcosa di mostruoso da accudire. La vita reale è una merda, meglio i film. La sostanza: Shane Black è fissato a mettere i ragazzini con super-avventure nei suoi film, e nemmeno su Iron Man 3 ce lo siamo risparmiato, eppure a differenza di molti casi, nei suoi film non sono mai noiosi, e se vai a vedere c'è molto di più sotto quelle battute idiote. Poi ovviamente non è perfetto, le forzature sono tante, anche perchè il padre non può essere un supersoldato così giovane e che da come lo descrive la moglie ha fatto talmente tante cose che manco Rambo.

CONCLUSIONE

Potrei parlare per ore di Predator (come su tante altre cose), ma visto che non sono un vero recensore finirei sempre per divagare a parlare di cose che non c'entrano un accidenti. Quindi tagliando corto, io mi sono divertito con "The Predator", ci ho trovato quella ora e mezza spensierata a base di parolacce ed esplosioni, come in un certo senso volevo che fosse. Nulla toglie che è pieno di difetti, tutte nella seconda parte, del quale volutamente ho preferito non raccontare, e sicuramente gli ultimissimi minuti (che preparano ad un ulteriore sequel) sono talmente stupidi da prendere o lasciare. Però come diceva David Lynch "non guardare la ciambella, concentrati sul buco" (o era qualcun'altro? O era il contrario...vedete perchè non faccio il recensore?) e insomma non fermatevi solo sull'ultima scena, o sugli occhi in CG, cercate di apprezzare anche tutto quello che sotto sotto vi ha divertito, e checazzo. VOTO: 3.5 /5

2 commenti:

  1. Per me un bel film, ma si poteva fare di meglio, alla fine di tutti è sei i film della saga lo metto penultimo, poco prima del primo AvP.
    Qui ci sono cose divertentissime come i pazzoidi, lo splatter e il linguaggio sboccato, ma altre cose lasciate completamente al caso, senza un senso logico, il finale, proprio l'ultima scena è bruttino. Nel complesso comunque è valido e fottutamente divertente, ma noto che come voto gli hai dato lo stesso che hai dato a Halloween 2018, eh per me questo è abbastanza sotto al film di Green.

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  2. Un film decente https://filmstreaming.page/310-the-nest-il-nido-2019.html Vale la pena dare un'occhiata, è molto interessante e spettacolare, penso che ti piacerebbe anche tu onestamente

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