martedì 6 giugno 2017

|Che Accidenti Ho Visto Ultimamente?| Shin Godzilla, XX, Alien Covenant, The Neighbor, Get Out, Raw, Leprechaun Origins, Devil's Domain, Lego Batman, The Devil's Candy

Nuovo appuntamento (un pò in ritardo, questa volta) con le mie mini-recensioni sugli ultimi film che ho avuto modo di visionare - Buona Lettura:

SHIN GODZILLA

Se il Godzilla di Gareth Edwards del 2014 non vi ha soddisfatto del tutto, e il prossimo capitolo americano (contro King Kong?) vi sembra troppo lontano, potete buttarvi sul nuovissimo capitolo della Toho, la leggendaria casa di produzione giapponese, che festeggia il loro Kaiju movie per eccellenza con questa ri-partenza, aiutati anche in cabina di regia dal papà di Evangelion, che dona il suo genio dietro a molti tratti (dal design della creatura, fino alle musiche). Detto questo, Shin Godzilla è un film molto, molto giapponese. Significa che dura due ore e che è parecchio lento. Un buon 70% del film è incentrato sulla burocrazia e sopratutto sulla politica, visto che per tutto il tempo vediamo giapponesi in giacca e cravatta che si spostano da una stanza all'altra per riunioni, meeting, aggiornamenti, consultazioni, e in generale un mucchio di chiacchiere (molte superflue),  e in un certo senso sarebbe quasi comico, ma alla lunga anche lo spettatore più deciso a seguire tutto al meglio, getta la spugna. Noioso quindi? Nì. Tutto inizia con un mostro che esce dall'acqua, e inizia a farsi strada dirigendosi verso Tokyo. Non sembra Godzilla, ma una creatura completamente diversa, così' tanto che già mi immaginavo lo scontro tra mostri nell'arco di una trentina di minuti. Mi sbagliavo. Essendo un nuovo capitolo che riparte da zero, ve lo dico prima, non ci sono altre creature, ma solo Godzilla. Gli americani invece hanno voluto il monster mash da subito. Comunque, la creature uscita dall'acqua, solo successivamente muterà diventando pian piano il Godzilla che conosciamo. O quasi, perchè il look del kaiju stavolta è davvero spaventoso. E solo nell'ultima inquadratura sarete daccordo con me, insieme a quel brivido che vi scorre lungo la schiena (Si, perchè guardate bene...di cosa è fatta la pelle di Godzilla?). Comunque, man mano che il mostro passeggia, i cervelloni cercano di evacuare la città, provano ad attaccarlo inutilmente con aerei, bombe ed elicotteri, ma alla fine tra mille chiacchiere, rimane alla base un lungo tira e molla se chiedere o no il supporto agli americani, che sgancerebbero sopra un altra bomba atomica, o se tentare con le armi chimiche. Ecco due ore di colletti bianchi che passeggiano, telefonano, fanno fotocopie, fax, si incollano ai computer, tutto per decidere tra queste due opzioni. Perchè vedere Shin Godzilla allora? Bhè, tanto per cominciare le scene di distruzione, abbondanti di CG, sono ben fatte, ma sopratutto c'è una scena a metà film (il primo attacco degli aerei USA) che vale da solo la visione, anche per scoprire come la visione giapponese di Godzilla, nonostante i 60 anni non sia cambiata - rimane sempre più colorato e vivace di quello americano, cupo, grigio e triste. Poi certo, entrambi sono imponenti, nulla da dire. VOTO: 3 /5 EDIT- e scopro ora che per qualche giorno lo danno anche al cinema! 



XX

Film composto da 4 episodi a tema horror, tutti diretti da donne non proprio famose, eccezion fatta per Karyn Kusama (Jennifer's Body, The Invitation). Nel primo, "The Box", abbiamo una storia tratta da un libro di Jack Ketchum (La ragazza della porta accanto) e rischia di essere il migliore del mazzo. Un ragazzino nota un signore in metropolitana con un pacco regalo color rosso, e chiede se può sbirciare il contenuto. Il signore lo accontenta. Da quella sera stessa, il ragazzino si rifiuta di mangiare. La mamma, il papà, la sorella, e chiunque intorno a lui, inizia a preoccuparsi, il padre decisamente perde le staffe, e il movente sembra essere collegato proprio al contenuto di quel pacco. Alla fine non tutto torna (il contenuto del pacco regalo è lasciato all'immaginazione), ma l'episodio funziona alla grande. Il secondo, invece, "la festa di compleanno", è più sul black comedy, con una mamma che sta preparando la festa di compleanno della figlia, e si ritrova a nascondere il cadavere del marito, trovato morto la mattina stessa. Ovviamente non vuole rovinare la giornata alla sua prediletta, già di per se parecchio viziata. Sembra una roba alla John Landis / Joe Dante, ma senza la scrittura, la regia e le capacità di Landis o Dante. Il che lo rende l'episodio più moscio del film. Il terzo, "Don't Fall", è quello più slasher, con 4 amici in gita in mezzo al deserto, che dopo aver scoperto un disegno in una caverna, avranno una notte parecchio movimentata, visto che una di loro verrà posseduta da un...bhò...demone? Un pò Evil Dead, un pò le colline hanno gli occhi, insomma guardabile, ma nulla di speciale. L'ultimo, "Her Only living Son", è quello diretto da Kusama, e tratta il tema dell'anticristo e affini, con una mamma alle prese con il figlio, probabilmente nato da un rapporto non proprio convenzionale. Buono il finale. Tutti gli episodi sono legati da intermezzi in stop motion decisamente inquietanti, con una stanzetta dove delle bambole si animano per catturare un uccellino e piazzarlo in una bambola-bambina. Non ne ho capito il senso, visto l'alto tasso alcolico nel sangue, ma sono sicuro che nasconde qualche significato importante che lega tutti- no, semplicemente non serve a un cazzo. VOTO: 3 /5 


ALIEN COVENANT

Bella gatta da pelare, questo Alien Covenant. Nella fottuta locandina c'è il primissimo piano di un Alien. La tagline recita semplicemente: "Corri." L'unione di queste due cose e la consapevolezza di avere Ridley Scott alla regia, basta per far bagnare qualunque fan delle avventure degli xenomorfi. Poi però, il ricordo di Prometheus, dignitoso Sci-Fi per conto suo / pessimo come prequel di Alien, ritorna come un calcio nelle palle, e allora era lecito aspettarsi la fregatura, casomai  che il buon Ridley volesse continuare quella strada, magari donando ai fan quello che mancava. Cioè l'alien. Adesso, mettiamo le carte in tavola: Alien Covenant ha diviso il pubblico, chi lo vede come un incazzatura e chi lo premia come "grande cinema". Per me è innegabile che Scott conosca bene la macchina da presa e i processi per tirare su un film che si elevi dalla mediocrità. E Covenant ha un paio di scene decisamente ben fatte, ben girate. Come l'attacco notturno all'aperto, o l'esplosione della navetta. Gli effetti speciali sono una bomba, e le musiche stavolta fanno l'occhiolino al fan, visto che qualcuna è presa di peso dal primo film della saga, come addirittura il font usato per i titoli di testa del film. E quindi se musiche, effetti e regia sono ottimi, cosa c'è da lamentarsi? Di tutto il resto, a cominciare dalla storia e della sceneggiatura. Che guardacaso sono la base di qualunque film. La storia (che soggettivamente può non piacere), è strettamente collegata a Prometheus, e per molti basta questo per storcere il naso. Ci sono scene scritte apposta per i criticoni in cerca di chissà quale significato, come la scena del flauto, e allo stesso tempo momenti per i ragazzini che conoscono solo il videogioco Alien isolation. Situazioni di pura follia, con personaggi talmente stupidi da risultare caricature, come la biologa che per isolare un esserino fa un disastro, o il capo della spedizione che infila di sua volontà la testa in un uovo alieno, semplicemente perchè l'androide appena conosciuto gli dice di farlo. Un altra verità è l'assoluta bruttezza dei personaggi. Non tutto, certo. David ovviamente è la punta, quello scritto meglio, interpretato dall'attore di serie A, Fassbender, ma tutti gli altri sono ben oltre il dimenticabile. Uscito dalla sala non ricordavo neanche un nome, segno che siamo ben lontani dai vari Hudson, Hicks, Vasquez dell'Aliens di James Cameron. E non è l'unico problema che ho avuto con Covenant. Dopo la visione, sono tornato a casa e mi sono messo a giocare ad Outlast 2. Dopo 3 ore di gioco, ho spento la ps4 e con pamela, ci siamo resi conto che non ci ricordavamo più neanche una battuta, di Alien Covenant, visto lo stesso giorno. è grave? Insomma, nel mio caso ho bisogno di una seconda visione, magari stavolta a casa (anche se questo giro l'esperienza al cinema non è stata male, con la sala semivuota,e un biker appassionato a fianco a me). Rimane il fatto che Covenant è un film con due anime, un primo tempo devoto alla continuazione di Prometheus, che procede a tirare fuori nuove creature e a prendersi decisamente troppe libertà (e il chestbuster? e le uova chi le caga?) e un secondo tempo che vuole accontentare i fan con il classico alien in giro per l'astronave con i pochi sopravvissuti che cadono uno ad uno. Detto questo, confesso - la discussa scena delle docce, per quanto veloce e ben sputtanata nel trailer, a me piace - ricorda uno slasher, perchè in fondo il primo alien è uno slasher. Solo che è nello spazio. VOTO: 3.5 /5 (ma sono sicuro che ad una seconda visione mezzo punto può aumentare o scendere).


THE NEIGHBOR

Ultima fatica di Marcus Dunstan, che dopo esser stato dietro ai sequel di Saw (dal quarto in poi), e averci portato i due The Collector / The Collection, continua a tirarsi dietro nei suoi film due cose - Le trappole, e il povero Josh Stewart. Qui stavolta, Stewart rischia la pelle come trafficante, e sogna di cambiar vita, magari con la sua ragazza. Avrà altro da pensare quando scopre che il vicino, insieme ai figli, svolge traffici ancora più loschi dei suoi, sequestrando belle ragazze e chiedendo paurosi riscatti. Finirà immischiato quando la sua bella verrà catturata per aver ficcato il naso dove non doveva. Gli eventi prima migliorano, poi peggiorano, fino al finale, più che soddisfacente. Buone le prove attoriali di tutti, ma nulla di speciale ne come trama, o musiche o effetti. Anche le location non sono tantissime, in quanto vediamo per lo più la casa e gli scantinati dei rapitori. Buona la regia e la fotografia, ma questo si sapeva già. Rimane comunque un thriller abbastanza semplice e scontato, ben lontano da un Collector o Saw che sia.  VOTO: 2.5 /5


GET OUT

Ecco questo è stato un piccolo caso questo mese. Get Out - Scappa, è un film largamente pubblicizzato, che sembra essersi elevato al di sopra dei soliti film horror. Il problema è che non è nemmeno un horror. E' un thriller, non lontano da una puntata di Black Mirror, senza tecnologia ma sempre con un elevata carica sociale. Il tema centrale è il razzismo, urlato allo spettatore in ogni fotogramma del film, dove un ragazzo di colore va a trovare la famiglia "cool" della sua fidanzata. La mamma psicologa si offre di togliergli il vizio delle sigarette tramite l'ipnosi, e succede un macello. Senza contare il fatto che ci sono altre 3 persone di colore, e sembrano tutte molto strane. A parte che quando si capisce il "piano malvagio" dietro la normale facciata borghese, risulta talmente ridicola e stupida che è difficile non incazzarsi, ma a parte questo il film è davvero troppo tirato per le lunghe. Troppo lungo, troppe situazione inutili, ovviamente create per depistare lo spettatore, ma che rimangono prive di interesse, e persino stupide, dopo il colpo di scena. Vedi il cervo investito, o la scena della cena. Certo, rimane un buon esperimento, l'attore protagonista è bravissimo, ma per quanto mi riguarda tutti i temi di questo film sono già stati trattati mille volte meglio, se vogliamo la differenza di classe tra i ceti sociali, c'è Society di Yuzna, se vogliamo il razzismo, bhò, a scelta tra Candyman e La Notte dei morti viventi. Se vogliamo tutti e due, La casa nera di Craven. Il regista Jordan Pelee è furbetto, ma veramente, il movente (che non vi spoilero) è da b-movie anni 50, un pò troppo fuori luogo dal resto del film. VOTO: 3 /5


RAW

Praticamente l'altro film che ha smosso un pò il mese insieme a Get out. E tra i due preferisco sicuramente questo. Justine è una ragazza che sta per affrontare il suo primo anno alla scuola di veterinaria. Come da prassi deve svolgere tutti i riti di iniziazione insieme agli altri studenti, che prevedono party, letti gettati dalla finestra, docce di sangue e...mangiare una polpetta. Probabilmente è quest'ultimo il più difficile per Justine, visto che è vegetariana, come tutta la famiglia. Tranne sua sorella Alexia, che infatti frequenta lo stesso istituto da qualche anno. Mangiare quella polpetta cambierà drasticamente la vita di Justine. La carne metterà in moto qualcosa in lei, inizialmente a livello fisico, visto che il suo corpo esploderà in una strana dermatite, ma sopratutto a livello mentale. RAW è un film sicuramente particolare, strano, un pò morboso. Il tema è il cannibalismo, visto con un occhio da chi parla dell'ondata vegana che ci ha travolto negli ultimi anni. Ma non pensate di vedere Blood Feast, ecco. E' una storia di una ragazza outsider, dell'amicizia con la sorella e in generale del cambiamento. E insomma è questo il futuro dell'horror. Non più mostri e pazzi con le motoseghe, no. L'horror diventa teoria, diventa sociale, affronta i temi che scottano, magari anche con troppa serietà. Così quando arriva il momento di entertaiment, che sia un dito mozzato, o una gamba mangiucchiata,  ci sembra quasi fuoriluogo, che sia il climax di Get Out o di questo Raw. Non sò se mi piace granchè questa direzione... VOTO: 3.5 /5


LEPRECHAUN ORIGINS

Incredibilmente brutto. Come difendere un film che prende un personaggio come il Leprecano interpretato dal Warwick Davis di Willow per sei (S-E-I) film, appioppargli la parola "origins" nel titolo, come se stessimo per vedere un prequel, per poi fare il cazzo che ci pare e cambiare totalmente il boogeyman? Il film è del 2010 e fino a oggi ho cercato di risparmiarmelo, ma ecco che la voglia di completezza ha avuto la meglio, ed eccomi quà, pentito e in parte incazzato. Il leprecano che conosciamo è piccolo di statura, parla in rima, e uccide "alla freddy" i poveri stronzi che gli sottraggono il suo oro. Ha un tema musicale tutto suo, e il registro attuato è quello dello slasher comedy. In questo prequel invece, abbiamo uno slasher puro, con il gruppetto di 4 che si avventura nel paese e finisce come pasto omaggio al leprecano, che -udite-udite- attende che gli abitanti del villaggio gli portino sacrifici umani di tanto in tanto. Non parla in rima, anzi non parla affatto, e ha l'aspetto di un demone qualunque, a metà tra una creatura di the descent e ...bhò, fosse inquadrato bene. Poi, certo, la fotografia è buona, e lo splatter nonostante sia contenuto, non manca, eppure nonostante tutto, non ha mordente, i personaggi (tra cui c'è pure il Brendon Fletcher di Freddy Vs Jason) non ci mancano una volta morti, non sono simpatici, non spiccano tra le figure viste e straviste sul genere...mentre ancora me la ricordo bene la Jennifer Anniston del primo film, accompagnata dal tardone grasso col ragazzino più sveglio. E' evidente che la WWE (la federazione di wrestling, che produce questo film, come per See No evil) si è persa qualcosa per strada. Io preferivo rivedermi il quarto, quello nello spazio. E ho detto tutto. VOTO: 2 /5


DEVIL'S DOMAIN

Un altro prodotto amatoriale fatto con poco e che difficilmente si merita il vostro tempo. L'equazione è sempre quella: protagonisti presi dalla strada, un tema attuale (il cyberbullismo), qualche effetto speciale easy, magari un mostro in costume non in CG, e non dimenticate l'attore grosso comprato con una cassa di birra o chissa cos'altro. In questo caso, la cassa di birra và a Michael Madsen, e dio solo sa quanto ne ha bisogno. Detta in parole povere, la poveretta di turno è tartassata a scuola, gli fanno uno scherzo pessimo e mettono il video sui social. Ovviamente è preda per il diavolo, che sottoforma di splendida femmina (si perchè la protagonista preferisce anche la patata, giusto per mettere altri temi che vanno di moda), si offre di farla pagare a tutti. Poi come sempre c'è l'altro lato della medaglia, che dopo mille libri, film, fumetti nessuno si ricorda mai che nella vita niente è gratis. Cosa volete che vi dica, si arriva ai titoli di coda senza avere un ictus, ma scommetto che vi guarderete bene da vederlo una seconda volta. VOTO: 2 /5 


LEGO BATMAN

Mai piaciuti i lego. E in tutta sincerità non capisco come fanno le persone sopra i trent'anni a comprare ancora stè robe. Seriamente, ho visto in un negozio la base operativa dei Ghostbusters, più di 100€. E ho visto gente spendere somme simili e tornare a casa tutti contenti per caricare la foto sui social di questo mostro grosso come il case di un computer piazzato là in mezzo al salotto. Per non parlare del merchandise di Star Wars, praticamente una categoria a sè, e che dire dei videogiochi... E dei film ora. Adesso, tiro fuori un minimo di umiltà, metto le mani avanti, e ammetto che "The lego movie" mi aveva anche divertito. Sarà perchè nel finale (piccolo spoiler), si vedevano persone vere che affrontavano questa cosa di avere una certa età per giocare ancora con stì fottuti mattoncini. Ma a dir la verità, quella era la parte di riflessioni, mentre per quanto riguarda le cazzate, erano le parti con Batman che mi facevano sorridere di più. Pensate adesso alla mia reazione verso un film del genere solo su Batman. Eppure, durante la visione non ho avuto neanche un decimo del divertimento provato con il film precedente. Lego Batman è al 100% un prodotto per bambini, che potete tranquillamente tirare fuori come scusa se avete figli o nipotini piazzati davanti alla televisione. Capisco la morale, capisco tutto. Ma le gag non sono poi così divertenti. VOTO: 2.5 /5


THE DEVIL'S CANDY

Questo film australiano porta la firma di Sean Byrne, che aveva esordito nel 2009 con l'ottimo The Loved Ones (sarà ora di portarlo anche in italia?). Stavolta si parla del diavolo...e del metal (tanto per cambiare). Sembra infatti che la figura del metallaro sia particolarmente cara a Byrne. Comunque, la trama ruota intorno ad una casa, dove nei titoli di testa vediamo un tizio buttare la mamma giù per le scale dopo aver suonato una chitarra. E no, non era un pezzo country. Potremmo pensare che questo ha una rotella fuori posto, e invece no, è stato "il diavolo", che qui si esprime come una vocina che ti sussurra all'orecchio dicendoti non come vincere al totocalcio, ma di esprimerti con tutta la violenza che hai in corpo. Come da prassi, arriva una nuova famigliola felice ad abitare la casa, (indovinate, - padre e figlia metallari convinti), tutti innamorati persi, almeno finchè il papà non inizia ad essere talmente preso a pitturare, che inizia a sentire le vocine e si scorda persino di andare a prendere la figlia a scuola. Come se non bastasse, ci sono visite notturne, chitarre regalate, stalking, insomma di carne al fuoco ce nè per un bel thriller. Solo che se volete l'horror e la follia, non sarete accontentati. The Devil's Candy è forse un film più introspettivo, più raffinato rispetto al precedente The loved ones. E di fatto ho preferito quello. Per il binomio metallari e diavolo, c'è di meglio per passare il tempo, da Morte a 33 giri a Deathgasm. Spero in un ritorno per Byrne con qualcosa di più "estremo". VOTO: 3 /5

E questo è tutto per il mese di Maggio. C'è stato un piccolo ritardo, ma sappiate che è perchè stò buttando giù qualche progettino per il canale youtube. Ne parleremo in seguito, sicuramente.

3 commenti:

  1. Get Out e Raw al momento sono i migliori horror visti quest'anno, sebbene preferisca il secondo, più originale e raffinato senza risultare antipatico come molti dei suoi vecchi fratellini francesi e belgi.
    Alien Coventant, da non appassionata della saga mi è piaciuto anche se sì, i personaggi sono davvero stupidi al quadrato. Fortuna che c'è Fassbender a sollevare tutto.
    The Devil's Candy l'ho trovato delizioso, soprattutto per com'è costruita la famiglia: finalmente personaggi simpatici ed umani, non la solita accozzaglia di dementi disfunzionali.

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  2. Dopo quello scempio di Prometheus ero stra preparato per il peggio, ma dopo la visione di Alien Covenant sono uscito dalla sala felice e gasato, il buon Ridley è tornato in carreggiata e ci ha regalato un fanta horror della madonna, ok qualche difettuccio qua e la ce è innegabile, io di certo averei dato ancora più spazio ai mitici Xenomorphi, ma nel complesso sono stra soddisfatto e non vedo l'ora di prender il dvd ;-)

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  3. ah ps. Devil's candy uscirà in italia a settembre per midnight factory ;-) sono curioso da fan dell'horror e del metal non me lo lascio scappare

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