lunedì 1 febbraio 2016

|Che accidenti ho visto ultimamente?| Backcountry, Bone Tomahawk, Creed, Byzantium, Freaks of Nature, Grabbers

E stò Gennaio 2016 l'abbiamo staccato dal calendario. Ormai ci siamo ripresi dalle vacanze natalizie, abbiamo espulso tutti i pandori e panettoni, e siamo pronti per una nuova annata di cinema. Di seguito la prima infornata di quest'anno: 

BACKCOUNTRY

Un film preso praticamente a scatola chiusa, attirato solo dalla copertina raffigurante un orso incazzato, dalla struttura della cover, ovvero una steelbook edition, e dal prestigioso logo della Midnight Factory, che finora mi ha reso tanto contento (avete dato un occhio alla trilogia di VHS, si?) Di cosa parla Backcountry? Beh, dalle prime scene ricorda quello che abbiamo visto in un centinaio di film di genere, con una coppia che decide di farsi una bella gita in mezzo ai boschi. Quante volte è andata a finire bene? Qui, lui ha in mente un weekend da sogno, portando la sua bella in un lago incantato -rigorosamente fuori dal percorso di sicurezza del parco naturale- che si ricorderà per tutta la vita. Sicuramente quest'ultima parte risulterà veritiera. Come immaginate dalla locandina, i due finiranno alle prese con un orso bruno, ma attenzione, se decidete di guardare questo film solo per vedere un orso che fa a pezzi le persone, rimarrete delusi. Al centro dell'attenzione c'è la coppia, i loro problemi, le loro emozioni, il loro amore messo a dura prova dagli eventi. Il suddetto orso poi, compare dopo un ora buona, sbirciando in una tenda, e nonostante la tensione sia altissima, al pari della situazione tra la Weaver e lo Xenomorfo di Alien, alla fine è tutto già visto. L'attacco dell'orso c'è, è feroce, è dilaniante, è crudele. Gli effetti speciali di trucco ci sono, pochissimi, si contano su una mano, e sono inquadrati velocemente, ma fanno il loro dovere. E l'orso, è al 100% un vero orso bruno, niente fottuta computer graphic. Anche perchè alla fine ci troviamo ad un prodotto dal budget relativamente basso, due attori protagonisti non professionisti (uno è il cugino del regista), un vero attore più o meno mainstream (Eric Balfour, visto sul remake di Non aprite quella porta e Skyline), una location fatta di boschi e boschetti, e una telecamera sony red five. Più il fottuto orso, che io mai e poi mai mi sognerei di riprendere così da vicino. Il finale è quello che vi immaginate, e nonostante non vi soddisferà in pieno, ci ripenserete nei giorni a seguire. Backcountry è un buon film, e anche se non offre nulla di nuovo, o di speciale, merita comunque una visione. VOTO: 3,5 /5


BONE TOMAHAWK

Incredibile, ma lo scorso anno sono usciti ben due film incentrati sui cannibali e le loro terribili usanze. Uno è The Green Inferno, che a dir la verità è del 2013, ma dopo un calvario di due anni, ha trovato la luce persino nelle sale italiane, e l'altro è questo Bone Tomahawk, da noi ancora inspiegabilmente inedito. La trama e semplice: Si apre nel far west, con due rapinatori, che stanno finendo di razziare le loro vittime. Mentre sono in fuga finiscono nel territorio dei selvaggi, e quello più figo, vale a dire Sid Haig, ci lascia le penne. L'altro riesce a raggiungere la cittadina più vicina, dove secondo lo sceriffo Kurt Russell, il tizio non la racconta giusta. Di notte, il delinquente, apparentemente al sicuro dietro le sbarre, viene rapito insieme ad una dottoressa, e il prode sceriffo, insieme al suo vice e ad un paio di uomini si lanceranno all'inseguimento. Il problema più grande di questo film è la durata e l'eccessiva lentezza delle situazioni. Si toccano quasi le due ore, e i cannibali si fanno vedere dopo un ora e mezza. Le tre righe di trama che ho scritto sono narrate in 90 minuti, dove per carità, abbiamo un quadro più che sufficiente dei vari protagonisti, ma nemmeno troppo articolato come vorremmo. Centrale la figura di Patrick Wilson (Insidious, Watchmen), il marito della dottoressa che nonostante la gamba ferita decide di lanciarsi al salvataggio, ma anche lui la tira decisamente un pò troppo per le lunghe. Le musiche sono inesistenti, eppure nonostante il lento ingranare della vicenda, rimaniamo comunque a vedere come continua. E saremo premiati, perchè i cannibali sono cattivi come sempre, ci sono un paio di omicidi che sono decisamente più forti di tutto Green Inferno e il buon Kurt Russell rimane come sempre un figo da paura. Se siete amanti dei cannibal movie, e volete vedere cosa nasce dalla fusione col western dategli pure un occhio. VOTO: 3 /5


CREED

Questo mi ci hanno trascinato al cinema per i piedi. Perchè, seriamente, di vedere Michael B. Jordan, la nuova torcia umana dei Fantastici 4 del 2015, nei panni del figlio di Apollo Creed, per cercare di tirare su ancora qualche soldo dai fan del franchise di Rocky Balboa, non è che mi andava tanto. E io mi ritengo un fan della saga di Rocky, come tanti di voi scommetto. In fondo chiunque ha passato qualche pomeriggio in compagnia di Stallone e dei suoi montage per l'avversario di turno, tutti abbiamo canticchiato le canzoni, e imitato i colpi, per non parlare delle battute... cavolo ho pure un action figure di rocky 4 davanti al box bluray della saga! Però già con il sesto capitolo, nonostante l'incredibile prova drammatica di Sly, ho sentito fino in fondo quella voglia di concludere una volta per tutte quella saga. Era un contentino, in fondo il quinto non era piaciuto a nessuno -tranne a me- e con quello sembrava davvero che fosse tutto finito. Ma mi sbagliavo. E Pamela non voleva perdersi una volta in più di vedere sly al cinema, e sapete cosa? aveva ragione. Il film è esattamente quello che ci si aspetta. Sappiamo già tutto, come inizia, come proseguirà e pure come potrebbe finire. C'è solo un ostacolo, che non andrò a svelare, e che sinceramente è una vera arma a doppio taglio. Da una parte mi stà bene, dall'altra mi ha depresso profondamente. Michael B. Jordan è stato bravo, ma penso che poteva essere intercambiabile. Voglio dire, Rocky è unico. Clubber Lang, Ivan Drago sono unici. A suo modo, anche Tommy Gunn ce lo ricordiamo bene. Ma già il Mason Dixon dell'ultimo film, e i due pugili di questo sono dimenticabilissimi. Non hanno carisma, non sono eccessivi, non lasciano nulla. Era la magia degli anni '80? Può essere. Parliamo dei lati tecnici che non mi hanno convinto troppo: sono andato al cinema per le musiche. Volevo sentire il tema di Rocky, e mi hanno accontentato per pochi secondi, ma va bene così. E il resto? Le musiche di sottofondo sembrano più da un film di Nolan che di Rocky, più ovviamente il rap...che era la scelta più logica. Lo slow-motion, usato più volte nel film, anche quando non serve, come le motociclette che sorpassano il nostro Creed mentre corre per arrivare sotto casa di Rocky, dove il rap prende il sopravvento e copre le parole del protagonista, che in quel momento potrebbe veramente elencare la lista della spesa o chissà che altro, mentre sbraita davanti ad uno Sly più che confuso. Ma parliamo delle cose positive. Alla fine è un Rocky. Stallone è l'anima di questo film, senza di lui, non staremmo qui a parlarne. Non sarebbe nè Million Dollar Baby, nè Bomber per dire. Ma grazie a dio c'è Stallone, e allora ecco che arriva quella fetta di dramma che abbiamo imparato ad apprezzare nella sua seconda giovinezza. Quella classe quando si rimette il cappello, quei tocchi di ironia sempre apprezzati. Adriana se nè andata (nonostante in sala un coglione continuava ad urlare il nome di Adriana, così, per puro sollazzo), e Paulie pare che l'abbia seguita. La nostra infanzia ci stà lasciando, e rimangono solo operazioni commerciali che alla fin fine rimangono dei contentini. Quando non sono remake. VOTO: 3,5 /5  


BYZANTIUM

Altro film comprato a scatola chiusa, attirato sostanzialmente dalla copertina in versione Steelbook, dal fatto di non avere nessun horror tra le mani da vedere la sera, e -ultimo ma non meno importante- di portare la firma in regia di Neil Jordan. E' un film che tratta la tematica assolutamente non nuova- dei vampiri, e non è nuova nemmeno al regista che l'ha già affrontata (alla grande) con Intervista col vampiro, dall'omonimo romanzo di Ann Rice. Qui, come nel filmone con Cruise e Pitt, abbiamo allo stesso modo una coppia di vampiri, solo che sono due donne in fuga dai loro simili che intendono sterminarle, in quanto hanno violato il loro codice ovvero niente donne-vampiro. Nulla di nuovo dunque? Bhè qualche immagine carina c'è, a cominciare da Gemma Arteron, indimenticata su Bound con Jennifer Tilly, che anche qui nonostante l'età la vediamo nelle prime scene a lavoro in uno stript-club. A parte questo, c'è la novità che questi vampiri non hanno i canini, ma bensì un artiglio tipo apriscatole, e -la più bizzarra di tutte- il modo in cui si entra a contatto con la maledizione, ovvero attraverso una grotta colma di pipistrelli dove devi affrontare un tuo doppione, che poco dopo dipingerà la cascata di un rosso sangue. Non è assolutamente un film eccezionale, ma fa della sua semplicità la sua forza, e riesce a raccontare una storia non proprio originale (cosa difficile in questo genere) ma comunque interessante, e sopratutto ben resa dalle protagoniste. Non credo che valga l'acquisto come ho fatto io, a meno che non siate fan spudorati del genere. VOTO: 3 /5


FREAKS OF NATURE

Dal trailer si presenta come una grossa cazzata senza ritegno alcuno: Umani contro Zombie, Vampiri e Alieni. Della serie: Come sbagliare? Fare un film horror ed infilarci dentro tutto, è un pò come fare la spesa giornalmente, sperando di non avere il mal di pancia il giorno dopo. Ci buttiamo dentro tutti i mostri conosciuti, condiamo con sangue, splatter, roba che sporca,  roba in CG che invece non sporca, ma rende tutto più "cool", qualche ragazza sexy, un pò di ironia, battute sulla cacca, sui nerds, e ci siamo. A me non è venuto il mal di pancia, l'ho trovato divertente, un prodotto di intrattenimento puro e sincero. Nella trama Zombie, vampiri e umani convivono tranquillamente. A scuola ognuno ha i suoi problemi ma -pace. Poi arrivano gli alieni, e ognuno dà la colpa alla categoria opposta. Ne nasce una piccola guerra dove alla fine, con la solita mentalità americana -tra "fuck you" vari e colpi di scena più o meno telefonati, finisce più o meno a rose e fiori. Non una perdita di tempo, valido come cazzeggio, nullapiù. VOTO: 3 /5


GRABBERS

Per la serie "cacchio, è di qualche anno fa, e me lo vedo solo adesso", ho ripescato questo Grabbers, che mi ero riproposto tante volte da vedere e rimandavo sempre. Era il 2011, cinque anni sono sufficienti. Non sò perchè ci ho messo tanto, perchè stò Grabbers è più che buono. Una specie di Tremors fatto dagli inglesi. Isoletta, popolazione minima, paesino dove tutti conoscono tutti, tre poliziotti in croce, la nuova arrivata, e l'orrore, che viene dal mare, sottoforma di mostriciattoli tentacolati che a contatto con l'acqua traggono forza e incazzatura verso l'uomo. Unico punto debole: l'alcool. Insomma, io sarei più che al sicuro in un film simile, ed infatti l'opzione migliore, secondo lo sbirro di zona, e portare tutti i paesani nell'unico pub e farli ubriacare per stare al sicuro dai mostriciattoli, per lo meno fino alla fine del diluvio (un caso?). Seguiterà l'assedio, ovviamente. Molta ironia, CG trashona  ma non invadente,e buone prestazioni da tutti. Intrattenimento ben fatto e divertente. VOTO: 3.5 /5

3 commenti:

  1. A Creed darei un voto in più! Byzantium non mi è piaciuto, Freaks of Nature, Bone Tomahawk e Backcountry erano già in lista d'attesa, Grabbers non lo conoscevo ma i filmacci del genere mi piacciono sempre... metto in lista anche quello!

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    1. Creed un 4,5 /5 è veramente troppo- non mi ha detto nulla di nuovo, e quel poco di già visto lo hanno detto meglio i film precedenti. Rimane un buon film, certo. Byzantium bisogna vederlo in un ottica particolare, è dura tirare fuori qualcosa di decente con devi vampiri con due soldi. Gli altri guardali che meritano :-)

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    2. Finalmente sono riuscito a vedere Bone Tomahawk... anche questo a me è piaciuto più che a te, mi sa :) Piano piano recupererò gli altri...

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