lunedì 3 novembre 2014

|Che accidenti ho visto ultimamente?| Horns, 7500, Annabelle, Wolves, Wolfcop, See No Evil 2, Wrong Turn 6, Nymph, Liberaci dal male, Gingerclown, VHS Viral, The Town that Dreaded Sundown, No one Lives.

E anche questo Halloween è passato.
Non ci crederete, ma per la prima volta, ho assistito sul serio ad una città veramente investita dallo spirito della vigilia d'ognissanti.
La sera del 31 infatti, appena uscito dal lavoro, per tutta la strada percorsa mi son imbattuto in fantasmini appesi, streghe e fantocci legati ai pali, zucche sparse per ogni pompa di benzina, e gruppi di bambini organizzati per chiedere dolci e caramelle, accompagnati ovviamente da madri o sorelle/fratelli maggiori. I costumi andavano dal classico vampiro,allo zombie, alla morte con tanto di falce.


Oh, sarà la nostalgia, ma mi son divertito a vedere quei bambini uscire dal ristorante cinese, o dalla farmacia o dal panettiere con le buste piene di dolci. Mi sembrava di vedere un film americano.
Comunque, basta con quest'introduzione fin troppo lunga, come dicevo Halloween è passato, siamo a Novembre, e come ogni mese mi sembra giusto aggiornarvi sulla quantità/qualità di film visionati. Pronti? Allora via:


No Ones Lives

Una visione del trailer di questo film mi aveva convinto al 100%. La regia di un tamarro come Ryhei Kitamura (Versus, Midnight meat train) e protagonisti come Luke Evans (Dracula Untold) e Adelaide Clemens (Silent Hill Revelation). Ma quando il film inizia, la confusione regna, per poi dipanarsi pian piano imbottendo allo stesso tempo lo spettatore con trovate alla John Rambo dopo che ha visto i capitoli di Saw. Evans in questo film fa lo spaccone, e i "cattivi" vengono eliminati pian piano come in uno slasher. Solo che non ci dispiace per niente, visto che le interpretazioni non ci dicono davvero nulla. La Clemens è inespressiva e piatta, e la regia,da cui mi aspettavo tante trovate stravaganti "alla Kitamura" risulta invece più che controllata. Peccato, però intrattiene lo stesso. Da vedere una volta. VOTO: 2,5 /5  


V/H/S : Viral

Terzo capitolo che arriva puntuale come ogni Halloween, in seguito a quel film (già cult?) a episodi che portava le firme, tra i tanti, di Ti West e Adam Wingard. Bhè stavolta ci allontaniamo dalla casa con le videocassette vista nei primi due capitoli, e invece abbiamo come fulcro della vicenda una ragazza rapita e portata in un furgone, con il fidanzato all'inseguimento sulla bici,insieme alle volanti della polizia. Questo poi sarà intervallato dai classici 3 episodi. Nel primo (sicuramente il migliore) abbiamo un illusionista alle prese con i suoi trucchi di magia, grazie ad un mantello magico, con tutti i risvolti possibili. Nel secondo (molto carino), un uomo costruisce una porta dimensionale che si apre su una dimensione identica alla sua, e decide di scambiarsi universo con il suo doppione per 15 minuti. Peccato perchè non è proprio tutto uguale,eh... Nell'ultimo, un gruppo di skaters, durante il giorno dei morti comprano dei petardi e iniziano a spassarsela, poi però arrivano degli zombie sul modello de La notte dei resuscitati ciechi e... niente nemmeno sò dirvi più di tanto, visto che pare che l'abbiano girato a metà. Insomma due episodi godibili su 4 (contando la cornice), direi quindi che siamo ai livelli del primo...ma inferiori a quelli del secondo. VOTO: 2,5 /5


Wolfcop

Mamma mia che cazzata. Piccola cittadina, con tutti i suoi problemi (rapine,droga) e due sbirri in croce, un uomo e una donna, in gara a chi risolve più casi. Lei ne ha fatti una marea. Lui invece è un coglione pigro che dorme e beve per la maggior parte del tempo. Poi arriva la maledizione,e chiede all'amico di chiuderlo in cella durante la trasformazione. Ma visto che gli rimane la ragione, tanto da giocare a carte, Decidono insieme di andare a caccia dei cattivi. Si, un lupo mannaro in uniforme da poliziotto che và a whisky e ciambelle. "deve essere il film definitivo", penserete voi. E invece no, c'è una parte centrale di 5-10 minuti divertentissima (ancora rido) ma per il resto è una chiavica. I trucchi non sono nemmeno male, ma la fotografia colorata nell'ultima parte potevano risparmiarsela. VOTO: 1,5 /5


Wolves

Scritto, prodotto e diretto da David Hayter. Per chi non lo conoscesse, sappiate che è lo sceneggiatore dei primi due film di X-Men e di Watchmen. Ed è anche il doppiatore di Solid Snake in tutti i giochi di Metal Gear Solid. Ora, come ha pensato di girare un film sui lupi mannari non lo sò, nè tantomeno come mai sembra essersi ispirato ai toni teen alla twilight. Fatto stà che c'è l'Havok di X-men l'inizio che è un lupo mannaro, modello "I Was a teenage werewolf" (con tanto di giacca da scuola, nei primi minuti), scopre la maledizione come su Voglia di vincere, ma gli va un tantino peggio. Dopo aver trovato i genitori morti (colpa sua?) scappa e arriva (CASUALMENTE) in un paesino dove c'è una tribu di Lupi Mannari come L'ululato. Qui trova da discutere con il capobanda (Jason Momoa, l'ultimo Conan). Bhò, altri effetti speciali carucci e altri lupi mannari che parlano, però in tutta sincerità, mi aspettavo qualcosina di più da lui. VOTO: 2/5


The Town that dreaded Sundown

Remake e allo stesso tempo sequel del film "la città che aveva paura" del 1976. Lì il regista ambientava la sua storia nel 1946, anno dove è accaduto per davvero la seguente tragedia: Un killer con un sacco in testa,nell'arco di tre mesi ha ucciso diverse coppiette. Lo sceriffo ha addirittura chiamato un texas ranger, ma fatto stà che il killer dopo esser stato ferito, scomparve. Il film del 76 mescolava momenti da documentario- con tanto di narratore, al classico slasher, e divenne quasi famoso nel panorama horror come "il film che è stato copiato per il look di Jason in Venerdi 13 Parte2". Il film del 2014 invece, gioca la carta dell'omaggio. Negli anni nostri, la pellicola del 76 è omaggiata e proiettata ogni anno in un megaschermo, per non dimenticare il massacro, finchè un emulatore del killer (o l'originale?) entra in azione, prendendosela nuovamente con le coppiette. La nostra protagonista, al solito indaga da sola, in quanto toccata dalla vicenda in prima persona. Si rifanno gli stessi omicidi dell'originale, compreso quello assurdo con il trombone, aggiungendo qualche elemento di oggi, come le coppie omosessuali. Ma per il resto nulla di speciale. VOTO: 2,5 /5


Annabelle

Che disgrazia stò film. Il MONDO non parla d'altro sui social network: Chi lo definisce "miglior film horror dell'anno", chi gli dà del "capolavoro", e via dicendo. Il film dura un ora e 38, e non succede nulla. La bambola tanto acclamata se ne stà quasi per tutto il film su una sedia, e l'unico jumpscare del film è dopo 50 minuti. Quando più di 25 anni fa, un bambolotto di nome Chucky nella prima parte uccideva senza farsi vedere, per poi dopo i 50 minuti, rivelarsi e urlare di "non rompere i coglioni" alla co-protagonista del film. Qui invece musiche assenti, un finale che lascia profondamente insoddisfatti e dei personaggi che non hanno un minimo di appeal. Per quanto mi riguarda una delusione perfetta. Ah, e dato che molti non l'hanno capito, il regista non è Wan, ma Leonetti, un direttore della fotografia piuttosto bravo (unica cosa buona del film) che è passato già alla regia per il sequel di Mortal Kombat. VOTO: 1/5


Gingerclown

Porca troia stò film. Allora, nella trama c'è un Luna Park abbandonato... Oltre i cancelli ci sono un gruppo di ragazzi fighetti, che sfidano il nerd ad entrare. Dentro ci sono  pupazzi che hanno le voci di Brad Dourif (la Bambola Assassina), Lance Henrikessen (Aliens), e Tim Curry (It, Rocky Horror Picture Show). Poteva venire fuori un piccolo cult dal sapore anni '80, e invece il risultato è una schifezza inguardabile su tutti i punti di vista. Il meglio è tenuto fuoricampo, gli effetti speciali sono...bhò...mascheroni e ornamenti vari di Halloween pescati dalla spazzatura e cuciti alla meglio... Attori realmente che non sanno cosa fare, regia piattissima. Potrei dire tante cose brutte su questo film, ma perderei solo tempo. Fosse stato un corto di 5 minuti, sfruttando la location del luna park, magari era una cosa, ma registrare le voci di quel calibro, magari mentre stanno sul water ricattandoli di non dargli la carta igienica, è una cosa che non si fa. VOTO: 1 /5


See No Evil 2

Il Collezionista di Occhi era un film del 2006, prodotto dalla WWE del wrestling e diretto da Gregory Dark, un nome finto dietro al quale si nascondeva un regista di film porno. Eppure, il wrestler Kane funzionava benissimo come boogeyman alla Jason Voorhees, e la regia non era nemmeno malvagia. Ora, 8 anni dopo, qualcuno ha ripescato questo film e ha ben pensato di tirarci fuori un sequel. Alla regia, due DONNE. Alle prese con uno slasher. Nel cast, Danielle Harris (Halloween 4-5 e i due di Rob Zombie) che ormai recita allo stesso modo in tutti i film, e Katharine Isabelle (Licantropia), che invece credo abbia scoperto gli effetti della cocaina, visto che sono due film di fila che recita come se fosse uscita da un cartone animato, con tante espressioni da fintamentecattafica (per la cronaca, l'altro è American Mary). E Kane? C'è anche lui, con un pò di panzetta, ma sempre enorme. Stavolta per la trama, si giocano la carta Halloween 2, giù usata in altri slasher (vedi Cold Prey 2, per esempio), ovvero con il boogeyman che si sveglia in ospedale, e gira per i corridoi in cerca di vittime. Il film è godibile, si lascia guardare, ma è sicuramente inferiore al primo. Splatter contenuto, e l'unica cosa che vi rimane, è sicuramente Katharine Isabelle e le sue uscite schizofreniche. Bruttarello il finale. VOTO: 3 /5


Wrong Turn 6

Il primo Wrong Turn non era malvagio. Un sentito omaggio allo slasher anni '70, fortemente voluto da Stan Winston. Dal sequel, si è riciclato nel direct to video, con risultati parecchio varieggiati. Il secondo era una festa dello splatter altamente sopra le righe, ma divertente. Il terzo era una porcheria incredibile, che si salvava giusto in una scena. Il quarto prendeva una piega diversa, andando a scavare nel passato dei montanari, giocandosi anche lui, la carta-ospedale, e risollevava un tantino la saga, per arrivare poi col quinto capitolo, che si elevava ancora di un pò grazie ad un villain del calibro di Doug Bradley (il pinhead di Hellraiser), che praticamente rubava la scena ai cannibali. Con questo sesto,stanco, inutile capitolo, torniamo ai livelli del terzo film. Lento, brutto e patetico. Un gruppo di amici, va in un villone per assicurarsi un eredità, ma le vicende si intersecano con quelle dei freaks montanari, buttando via per sempre la piega presa con Doug Bradley. Un paio di omicidi veloci divertenti infilati dentro quasi a caso, e una metafora del cacciatore recitata malissimo dalle ultime persone che vorreste vedere. Da linciaggio. VOTO: 1 /5 


Liberaci dal Male

Scott Derrickson passo dietro la macchina da presa verso il 2000, con Hellraiser 5- Inferno. Uno dei capitoli di rottura della saga di Pinhead. Fatto sta, che l'esperienza horror gli era piaciuta, ed ecco che cerca di non ripetersi tirando fuori uno stile tutto nuovo per L'esorcismo di Emily Rose. Poi ci fù quello scivolone nella fantascienza, con il remake di Ultimatum alla terra. E infine il ritorno alla grande con Sinister. In 4 film non si è mai ripetuto, e più o meno sembrano diretti da 4 registi diversi. E con questo Liberaci dal male, non si fa eccezione. Eric Bana è un poliziotto alle prese con una serie di strani eventi che collegano 4 ex-soldati, che sono finiti per impazzire. Alla fine come immaginate, ci vorrà un esorcismo per risolvere la cosa. La regia è ok, ma è veramente troppo lungo, e in molti punti gira a vuoto. C'è il collega sarcastico, ma non aiuta più di tanto, senza contare che alla resa dei conti ci sono più passaggi veramente imbarazzanti. Dalla musica a tutto volume durante l'esorcismo, al prete ultragiovane che molto comodamente all'occasione è anche un esorcista. A stò punto meglio il RitoVOTO: 2 /5


Nymph

La curiosità c'era. Sapevo che era un film a basso budget, ma conoscendo il regista serbo (che ho anche incontrato di persona ad un festival) poteva venir fuori qualcosa di divertente, come in fondo era stato Zone of the dead. Anche qui infatti condivide la stessa protagonista, Kristina Klebe (Linda sull'Halloween di Rob Zombie...e si ho incontrato anche lei, ed è carinissima). Metteteci anche la location esotica, un tema poco affrontato come le sirene assassine e una piccola parte per il nostro Franco Nero (Django) ed ecco che la curiosità c'è per forza. Eppure il film non morde. Si prende fin troppo tempo per introdurre la storia, capisco che il budget è basso, ma far trascorrere una prima ora mostrando solo feste e passeggiate non è un buon modo per preparare lo spettatore. Inoltre, quando finalmente vediamo la sirena, il make-up è veramente troppo sbrigativo, quasi impossibile da vedere per un film del 2014. Ci sono cosplayer che possono tirar fuori cose più cazzute. E poi, persino Stuart Gordon su Dagon, con pochissimi soldi ha tirato su un piccolo cult. Rimangono due bravi attori sprecati, che speriamo di rivedere presto in qualche opera di genere. VOTO: 1 /5


7500

Takashi Shimizu, il regista di The Grudge, era da un pò che non si faceva sentire. E da come ho capito, la gestazione di questo 7500 è stata piuttosto lunga. Partiamo dalle cose positive, prima di tutto la durata: meno di un ora e 20 minuti. Poi c'è il cast, che spazia da ragazze sexy e brave come Amy Smart (Crank) e Scout Taylor Compton (gli Halloween di Rob Zombie), irriconoscibile in quanto imbruttita da un tremendo trucco da darkettona, fino al biondo Ryan Kwanten, il Jason Stakehouse di True Blood. Tutti sono a bordo di aereo, e va più o meno tutto bene, ma dopo una turbolenza, iniziano a sparire le persone. E nello specifico, ogni persona che si allontana incontra una nebbia, una mano bianca (Kayako,sei tu?) e poi schermo nero. Shimizu sembra che voglia prendere in giro gli spettatori, o comunque farli incazzare, insomma tutto tranne che divertirli, tenendo tutto sempre fuoricampo. Mette sullo schermo dell'aereo William Shatner nell'episodio "Incubo a 20.000 piedi" di Ai Confini della realtà, come se volesse fare l'occhiolino allo spettatore,e dirgli "stà calmo, e aspetta"..e poi finalmente arriva il finale rivelatore con tanto di spiegone illustrato. In conclusione - se era un corto di 20 minuti era ok. Se voleva fare un episodio di Ai confini della realtà, già un pò meno, e comunque per andare a scomodare Takashi Shimizu, proprio no. VOTO: 2 /5


Horns

Alexandre Aja mi è sempre piaciuto, e finora bene o male, tutti i suoi film mi hanno sempre divertito. Alta tensione era divertente, e le Le Colline hanno gli occhi, Mirrors, Piranha 3D, nonostante lasciavano intendere che era caduto nel girone infernale dei remake, devo dire che mi sono piaciuti. Con il suo ultimo film, Horns, stavolta prende il materiale da un libro, dove un ragazzo, innamoratissimo, si ritrova con la fidanzata morta, e con tutto il paese che gli dà dell'assassino. Ma lui non ricorda assolutamente nulla! Come se non bastasse gli crescono un paio di corna in testa, e le persone improvvisamente iniziano a comportarsi stranamente... Se dovessi dirvi a cosa somiglia vi direi- prendete il Corvo di Alex Proyas, togliete tutto il dark, metteteci un pò di teen movie, più una spruzzata di Stand by me. Condite con una colonna sonora azzeccatissima, che include pure "Where is my mind" (che sappiamo a memoria grazie a Fight Club). Il film ha dalla sua le classiche inquadrature elevate di Aja, che dopo Mirrors se non piazza la telecamera al contrario non è contento, e il bravo Danielle Radcliffe, che proprio si vuole togliere di dosso l'immagine di Harry Potter. Il film non è bellissimo, sia chiaro. Ha una prima metà che funziona, seguito poi da qualche rallentamento, e un finale che può non piacere. Comunque un occhiata se la merita. VOTO: 3 /5


Transformers 4

Cosa mi ha spinto a vedere il quarto capitolo di Transformers non lo sò nemmeno io. Cosa posso dire, è esattamente come gli altri, solo ancora più grosso. Due ore e quarantacinque minuti dilungati, gonfiati all'impossibile. Inquadrature frenetiche, esplosioni e bandiere americane. Sceneggiatura che include dialoghi da quinta elementare del tipo: "ti uccido - brutto cattivo -ecc." C'è un Mark Whalberg sempre talentuoso che và a rimpiazzare quel cane di Shia LaBeuf, ed è l'unica cosa positiva. Non fa per me, ma a chi piace... VOTO: 2/5

E questa è stata l'ultima grande infornata. Da adesso in avanti avrò decisamente meno tempo per vedere film, poichè ho veramente pochissimo tempo da dedicarci. Insomma se la rubrica |Che accidenti ho visto ultimamente?| sarà notevolmente ridotta, o addirittura assente, non spaventatevi (capirai...)

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