giovedì 31 gennaio 2019

|Recensione| Creed 2

Dal 25 Gennaio è nelle sale Creed 2, il sequel dello spin-off della mitica saga di Rocky Balboa



Come saprete infatti, il buon Rocky aveva appeso i guanti al chiodo già nel 1990 con il quinto capitolo della saga, ma dopo una serie di insuccessi commerciali, il suo alter-ego Sylvester Stallone decise di indossarli ancora una volta per Rocky Balboa (2006). Ecco, se vogliamo fissare un punto della rinascita di Stallone, è proprio con il film del 2006, perché tra la fine degli anni '90 e i primi del 2000 era incredibile come non azzeccasse più una pellicola. Una caterva di insuccessi commerciali: forse ok l'intro di Taxxi 3, ma fiacco con La rivincita di Carter, pessimo su Driven, pernacchie su Spy Kids 3, e di cose come Avenging Angelo meglio non parlarne - a voler trovare qualcosa di buono in quel periodo forse posso tirare in ballo D-Tox, ma credo che l'abbiamo visto in 5. Il fatto è che doveva riconciliarsi con quello che era, e Rocky era quella scelta. Poi certo, la trama di Rocky Balboa è una barzelletta, con la scommessa virtuale e il match tra un sessantenne che vuole solo riposarsi e un giovane scattante che vuole rimanere all'apice, eppure rivedere quei personaggi, quel quartiere, e sentirsi di nuovo in compagnia di Rocky ha premiato largamente Sly. Da lì ricomincia la sua carriera, la sua seconda vita se vogliamo, con tutto quello che verrà dopo (tipo I Mercenari).


Però come lasciare i fan di Rocky? La scelta più ovvia era Creed, chiaramente. Passare il testimone ad una nuova generazione è una cosa buona e giusta, poi certo può piacere o meno, ma tanto il ricordo di Balboa sarà indelebile. Adonis Creed è il figlio di Apollo Creed, ucciso sul ring da Ivan Drago su Rocky 4 (1985), e per qualche motivo salta fuori solo ora, per raccogliere l'eredità del padre e diventare un pugile. E ovviamente Rocky sarà la persona giusta per fargli da mentore, allenatore, e perché no, pure da padre per certe cose. Era la trama del primo Creed (2015) che ci aveva fatto lasciare la sala del cinema in un fiume di lacrime. Perché Stallone mette tutto il suo amore in questi personaggi, e ci culla nelle loro storie tra i problemi esistenziali, gli amori, la ricerca del loro posto nel mondo, e quando si arriva al montage dell'allenamento siamo tutti con loro, a sentire ogni goccia di sudore sulla nostra pelle. Poi c'è quella brutta storia del cancro, con il quale Rocky non voleva combattere. In quel finale metaforicamente stupendo c'era tutto quello che serviva: Si ripercorre la famosa scalinata di Philadelphia e Rocky svela al suo pupillo che se guardi in cima da quelle scale puoi vedere tutta la tua vita. -"Com'è la tua?" -"Non è male, e la tua?" -"Non è male."
Metteteci che Creed l'ho visto una volta sola al cinema, e nonostante ho il bluray, è ancora incartato e buttato da qualche parte. Per dire come mi è rimasto impresso quel finale.

LA RECENSIONE

Creed 2 si apre meravigliosamente. Con Dolph Lundgren. Che si alza dal letto, sveglia il figlio con un pugno mentre dormiva sul divano e iniziano l'allenamento mattutino. Ci sembra giusto: Il figlio di Drago vuole sfidare il figlio di Creed. E' la cosa più naturale che poteva succedere, quasi che poteva scriversi da sola. Dall'altra parte abbiamo Adonis che vuole portare al livello successivo la relazione con la sua fidanzata, ovviamente dopo aver sconfitto il campione in carica e portarsi a casa una nuova cintura, oltre che a un'enorme carico di responsabilità. Creed 2 l'ha scritto Sly ma non l'ha diretto, ed è scolpito nelle nostre teste il momento quando su instagram ha caricato un video - di notte in mezzo al deserto, dove ci rivela che è l'ultima volta che vedremo Rocky. Ecco che quindi entriamo in sala già con un velo di tristezza, eppure siamo sicuri che vedremo ancora una volta un carico di emozioni come solo Stallone sa portare. E c'è, sicuramente. Adonis avrà una figlia, che nascerà svantaggiata, portandosi dietro l'eredità della madre con qualche problema di udito, eppure la lezione che Balboa ci ripete tutte le volte è che se cadi ti devi rialzare, e in ogni modo devi guardare avanti. Più o meno la solita solfa, in un certo senso.



Di straforo c'è anche la sottotrama del figlio di Rocky (Milo Ventimiglia, visto sul film del 2006) che per qualche motivo non si vede da anni con il padre. E insomma, Rocky ha un nipotino, ma non l'ha mai visto e ha paura di prendere il telefono. Questa cosa è accennata una volta nel corso del film, per poi essere ripresa all'ultimo minuto. Il Cancro di Rocky: Viene menzionato una volta da Adonis con la frase "io ero con te quando hai sconfitto il cancro" e non se ne parla più. Cioè il punto emotivo più alto del film precedente svincolato con codardia in questo modo. Ah si, perchè come immaginate Adonis accetta la sfida di Drago, ma senza allenarsi con Rocky che invece gli dice di lasciar perdere. Ne consegue che le prende da tutte le parti, fino alla rivincita. Insomma nulla di nuovo sotto il sole. L'unica cosa azzeccata secondo me, è proprio il rapporto della famiglia Drago, che purtroppo non ha abbastanza spazio nel film. In fondo il titolo è "Creed", mica "Drago". Se gli diamo un film tutto per loro, o magari una serie tipo Cobra Kai? Secondo me hanno molto di più da dire loro, rinnegati dalla Russia, cresciuti senza Bridgette Nielesen (che compare due volte, ma solo per far presenza) e che sembrano i cattivi, ma in realtà cercano come tutti, (come Creed) il loro posto nel mondo.

LA CONCLUSIONE

Creed 2 non è brutto; solo che non mi offre quasi nulla di nuovo. Sembra il solito capitolo di Rocky, con lo stesso canovaccio. Michael B. Jordan è molto bravo e Stallone è sempre a suo agio nella parte, però hanno preferito andare sul sicuro ripetendo la stessa cosa, piuttosto che tentare una nuova strada. Come ho già detto, io avrei dato più spazio alla famiglia Drago, che sono i personaggi più interessanti del film, e avrei sviluppato i loro problemi in maniera parallela a quelli di Creed, in modo che al match finale il pubblico si troverà diviso per chi tifare, in quanto ognuno merita di vincere, anche se alla fine non è veramente importante. Il montage tipico della serie, qui vince il premio come punto più basso della saga, così come la soundtrack, fatta di rap, certo, ma non abbastanza pompato per un film del genere. Resta solo da aspettare il bluray con le scene eliminate - gira su internet infatti, una clip da dietro le quinte con Lundgren che aggredisce Stallone. Ovviamente mi ci sono imbattuto prima di vedere il film, e l'ho aspettata per più di due ore, prima di capire che forse era stata tagliata. E' una scena che sicuramente era di troppo, però come contentino ai fan poteva starci. VOTO: 3 /5

3 commenti:

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  2. Insomma nulla di nuovo sotto il sole. L'unica cosa azzeccata secondo me, è proprio il rapporto della famiglia Drago

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